Terzo: come siamo arrivati a parlare di questo?
Te lo spiego io come: ad intervalli quasi regolari, su questo altrimenti interessante topic, arriva qualche fenomeno a sostenere la bella tesi che Topolino sarebbe fascista ed altre amenità perché una delle sue attività principali è combattere il crimine, usando generalmente toni da espropri proletari anni '70, sui "poveri criminali" (prescindendo dalle opinioni politiche di ciascuno sulla realtà, ma...in Disney?
davvero?), e sui ricchi che se la spassano, e che sarebbe cosa buona e giusta rapinare.
In altre occasioni sono rimasto coinvolto in discussioni del genere, oggi no, ma vedo che ogni volta c'è qualche anima pia che cerca di combattere contro i mulini a vento, spiegando la realtà più basilare ai suddetti fenomeni.
Tra parentesi, per riprendere invece il secondo punto: purtroppo è anche questione di prospettiva storica, se uno avrà letto storie anni '30, vedrà Topolino parecchio anticonformista (anche se pure là, combatteva i criminali per senso del dovere innato), se uno ha letto tanti (più o meno brutti) gialli anni '60 e '70, lo vedrà pure come un conservatore che sfida il crimine per il gusto di farlo (infatti proprio in quell'epoca sono nati molti pregiudizi sul Topolino fumettaro, al quale la gente preferisce Paperino in maniera plebiscitaria), se infine uno segue la rivista di oggi, con Casty, Artibani, le nuove Parodie, ecc...probabilmente trova una rappresentazione del Topolino più "vero", che riesce persino a mettere d'accordo la visione americana dei cartoni con la nostra.
Però bisognerebbe avere un po' di prospettiva, se si leggono e collezionano tanti fumetti, un po' di capacità critica, suvvia! E poi, i personaggi dei fumetti vengono interpretati in tanti modi diversi, mica sono persone reali: come si fa ad incasellarli una volta per tutte, secondo il proprio (pre)giudizio?
Per quanto, riconosca che per il lettore occasionale, o meno esperto, sia possibile incorrere in certi errori, anche in buona fede (a differenza, cioè, da chi ha fomentato la discussione).
Per dire, io, (e credo come me molti altri), considero Topolino come qualcuno di assolutamente lontano da quello stereotipo, anzi, nelle storie in cui sta antipatico a me, è per il motivo opposto: un certo buonismo, una certa propensione (degli autori) a proporlo come esempio, ma nel modo sbagliato...un certo modo di comportarsi che non sembra neanche "genuino", ma "forzato"...una certa correttezza politica spicciola, all'acqua di rose...non so se rendo l'idea. Topolino, quando è scritto bene, sembra una persona di sinistra (moderata) nel senso migliore del termine, quando è scritto male...è il perfettino antipatico che pensano tanti.
Ma di certo non fascista. Fascista mai