Papersera.net

Qualcuno ricorda la prima storia sul cui titolo sono comparse faccette varie, bastoni da passeggio, tube o berretti a seconda dei personaggi nominati?
Io ho sempre preferito i titoli semplici e puliti oltre che con caratteri squadrati, tipo questi:

http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++831-A
http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++855-A

In effetti negli anni 60/70 i titoli delle storie erano quasi sempre così, poi mi sembra che verso la fine del decennio o nei primi 80 si sia cominciato ad 'arricchire' il look dei titoli, gonfiando le lettere che erano più gommose e inserendo fra esse tutti quegli ammennicoli che oggi si alternano discretamente con titoli più sobri ma che nel recente passato erano predominanti.

trovo comunque belli e divertenti i titoli con effetti ricercati, diventano anch'esse parte della storia e rappresentano la creatività e la bravura del disegnatore al pari di una vignetta. ovviamente, come per tutte le cose, è meglio non esagerare

I titoli staccati dal resto della pagina li trovo un po' freddi.
A me sono sempre piaciuti quelli che quasi introducevano, o sintetizzavano, la storia, anche se cosi' potevano apparire ripetitivi...pero' spesso proprio cogliere quella piccola differenza invitava a inoltrarsi nella vicenda.

Io non presto molta attenzione alla grafica del titolo, comunque credo che ogni stile è figlio del suo tempo. Probabilmente i titoli squadrati andavano bene negli anni '60-'70 quando anche il modo di disegnare e la colorazione erano molto semplici. Oggi sicuramente un titolo più particolare è adatto alle tavole attuali i cui disegni sono molto curati negli sfondi e hanno una colorazione vivace e piena di sfumature.

I titoli staccati dal resto della pagina li trovo un po' freddi.
A me sono sempre piaciuti quelli che quasi introducevano, o sintetizzavano, la storia, anche se cosi' potevano apparire ripetitivi...pero' spesso proprio cogliere quella piccola differenza invitava a inoltrarsi nella vicenda.

è vero; ci voleva inoltre una certa abilità a fare in modo che una sola vignetta fosse talmente significativa da sintetizzare la storia e attirare nello stesso tempo il lettore a proseguire nella lettura..  

io preferisco lo stile squadrato e pulito degli anni '50/'70, ma anche quello di oggi un po' vivace e particolare non mi dispiace affatto (certo ci sono le date esagerazioni come titoli che pigliano tutta la pagina o in parte illeggibili)
da menzionare i titoli che adottò il mensile zio paperone all'inizio della sua fase barksiana, con titoli anche abbastanza "infantili" rispetto al taglio collezionistico della testata (tipo questa se non sbaglio) e quelli delle storie estere (prima sul mega2000/3000 e poi topolino, intorno al n.1900), con effetti computerizzati un po' alla wordart, che all'epoca parevano quasi sperimentali
poi magari uno dice "chissenè" dello stile del titolo, l'importante è che la storia sia bella, giustissimo ma io penso che il titolo, così come i colori, la carta del fumetto.....etc contribuiscono almeno a livello di inconscio all'apprezzamento di una storia
cosicché magari se sei cresciuto a pane e topolini anni '70 ti abitui a un certo tipo di caratteri grafici, poi prendi un topo di oggi e lo trovi arduo da digerire, ma non perchè le storie siano brutte, è solo quell'impronta grafica che è cambiata...e che è ovvio che sia cambiata!, che consiste appunto nello stile dei titoli, nei colori e compagnia bella
questo imho eh

Per quanto riguarda la grafica dei titoli, un'artista che si è impegnata tanto in tal senso ma che tende ad esagerare nella personalizzazione dei caratteri (IMHO) è la Molinari

Vian è bravissimo nei titoli! un esempio è il secondo episodio di Victorian Ladies!

Io preferisco quelli di adesso, con appunto bastoni e cappellini che si introducono nelle lettere del titolo.
Mi piacciono sopratutto quelli in cui il nome del protagonista è scritto sempre allo stesso modo in varie storie, come accade in quasi tutti i Ciak, e anche in storie lunghe come quelle di Paperino Paperotto (PP8 con in testa una rana e in mano una fionda)

A me, in fatto di titoli, piace moltissimo Cavazzano.
"Grazie", direte voi, "non ci servivi te per farcelo notare! Cavazzano è il migliore!"; e lo è sicuramente! Ma valutavo che il modo con cui il maestro Giorgio cambia lo stile di scrittura parola dopo parola (anche a seconda della parola stessa) è veramente straordinario, senza il bisogno di aggiungere troppi orpelli e disegnini... alcuni esempi? Eccoveli: questo, questo e anche questo.

A me, in fatto di titoli, piace moltissimo Cavazzano.
"Grazie", direte voi, "non ci servivi te per farcelo notare! Cavazzano è il migliore!"; e lo è sicuramente! Ma valutavo che il modo con cui il maestro Giorgio cambia lo stile di scrittura parola dopo parola (anche a seconda della parola stessa) è veramente straordinario, senza il bisogno di aggiungere troppi orpelli e disegnini... alcuni esempi? Eccoveli: questo, questo e anche questo.

Verissimo, quoto ogni parola. Cavazzano è il migliore, perchè anche senza troppe aggiunte riesce a esprimere la storia.Grandissimo

Ma siamo sicuri che i titoli siano sempre opera di chi disegna la storia e non invece del letterista?

io non amo molto i titoli che alti e stretti e quelli scritti in corsivo
es:

 

Ma siamo sicuri che i titoli siano sempre opera di chi disegna la storia e non invece del letterista?

Quelli di Cavazzano sono sicuramente suoi, da quanto ha detto lui stesso nell'intervista a Lucca Comics 2012. Dal topic di Chierchini, poco tempo fa abbiamo visto, facendo confronti tra alcune pagine originali e le storie pubblicate, che ad esempio in alcune sue storie recenti lui realizza solo alcune parole del titolo, altre sono poi aggiunte successivamente. Per tutti gli altri disegnatori non ne ho idea, però direi che per alcuni lo stile di disegno spesso si riconosce anche dal modo in cui sono disegnati i titoli, come in questo esempio fatto poco fa, in cui anche il titolo è disegno a tutti gli effetti. Nelle storie più vecchie non saprei dire come funzionava, in effetti sarebbe interessante saperlo.

storie lunghe come quelle di Paperino Paperotto (PP8 con in testa una rana e in mano una fionda)

E' da un paio di anni che è cambiato il titolo delle storie di PP8.

Ecco come.