Be' ma c'è anche modo e modo di scegliere un testimonial! Io ricordo che negli anni 80 c'era una réclame di prugne californiane che consisteva in un poster (ricordo quello sul lungotevere dove ogni tanto passavo in bicicletta) con una mora in hot pants (si presume californiana) veramente molto ben fatta, che ti faceva venire voglia di California, di sole, di prugne e di parecchie altre cose 8-)
Braccobaldo Bau nacque come testimonial della Kellog's, per poi passare ai cartoni TV di Hanna&Barbera, non significa nulla.
Il testimonial può essere collegato al prodotto, come le prugne antropomorfe, oppure estraneo, come Braccobaldo, soprattutto all'epoca bastava avere una idea accattivante, che il pubblico si affezionava.
Pensate alla pubblicità del Magnum Algida, sembra che i gelati siano più afrodisiaci delle ostriche, a giudicare dalle testimonial a cui lo ficcano in bocca
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In USA probabilmente la caratterizzazione delle prugne rugose era stata accettata e apprezzata, per chissà quale motivo.
Nei Carosello italiani, abbiamo avuto migliaia di personaggi più o meno collegati, la Linea per le pentole LaGostina, ma anche Caballero e Carmencita per il caffè, che riprendevano la forma conica della caffettiera.
Si tratta di idee in libertà, più o meno geniali, l'importante è che facciano vendere.
E le prugne sorridenti lo facevano.