Ora però basta xchè vorrei tornare a leggere di libri e non di opinioni politiche.
vediamo se riusciamo a uscir dal guado, incrociamo le dita..
..ormai è un bel pezzo che, per quanto legga mooolto poco purtroppo, succede che, non so perchè, mi capita di fissarmi su un autore in particolare alla volta...
quindi esco da poco da un "periodo
Yoshimoto" (autrice che mi lascia interdetta, devo ancora decidere se la adoro o la detesto. Certo ha una prosa che mi attrae inspiegabilmente, e un'insana capacità di farmi rilassare), una cosa assurda, del tipo 9-10 libri di fila, e vado or ora a riemergere (spero!) da letture e riletture di
Tolkien (tra cui, per l'ennesima volta
Albero e Foglia, che devo consigliare a tutti, soprattutto a chi non avesse voglia di sobbarcarsi i ben più noti mattoni tolkieniani. Questo libricino, tra saggi illuminanti, poemetti e brevi "fiabe" (con note decisamente autobiografiche seppur la cosa sia talmente in controluce da non influenzarne affatto la semplice bellezza nè l'incanto) rappresenta il massimo, (escluse forse Le Lettere, ma quella è una lettura impegnativa
), io credo, per chi voglia avvicinarsi a capire qualcosa di Tolkien, quanto fosse palpitante l'amore per questo mondo che si era creato e che aveva in testa costantemente, il vero riflesso del suo cuore, dei suoi pensieri più intimi e profondi, su ciò che davvero erano le cose importanti, le cose eterne, come diceva spesso "..
i fulmini, e non le lampadine elettriche"
...e ora, chiusa un'ennesima parentesi Tolkien, posso finalmente cominciare il "periodo
Stefan Zweig". Ho comprato qualche suo libro da un pò di tempo in qua, soprattutto dopo la visione al cinema del bellissimo Budapest Hotel.
Inizio con "
La resurrezione di Haendel", un piccolo volumetto di racconti, che mi pare carinissimo per ora, per poi continuare, spero, sui suoi lavori più importanti.
Qualcuno ha già letto qualcosa di suo?