Finita ieri sera la lettura del testo di Hegel: mi sono sbagliato, probabilmente la citazione di cui parlavo doveva essere tratta dai Lineamenti di filosofia del diritto poiché non sono riuscito a rintracciarla nel testo... pazienza, quando sarò effettivamente interessato alle tematiche etico-politiche gli darò una lettura e se ne riparlerà.
Non dico sia stata un'esperienza dolorosa, anzi, almeno fino alla parte della logica compresa sono riuscito a star dietro senza alcun problema all'imponente e ambizioso edificio filosofico costruito da Hegel, tuttavia, come immaginavo, il vero problema era entrarvici pienamente, giacché nel momento in cui tutto comincia a convergere intorno a sé, diversi concetti acquistano anche solo in poche righe una pesantezza non da poco: tenete conto che la mia lettura è stata concentrata non per desiderio di finire ma per tempo a disposizione e intuirete che, pur rimanendo concentrato, in certi punti ho fatto veramente fatica ad andare avanti. Sempre meglio, in ogni caso, di Adorno, Hegel non dà nulla per scontato, per cui se uno è ben attento, paziente e tiene sempre a mente le definizioni che dà introducendo ogni pezzo del suo sistema, si può procedere anche con una lettura più sciolta: a riguardo, ho apprezzato moltissimo le analisi sulla meccanica (laddove parla di spazio, tempo, luogo e movimento) e soprattutto le sue idee, che comunque non sento di condividere, sull'arte, al punto che probabilmente comprerò il testo del Rosenkranz per vedere come intende risolvere il brutto nel bello (anche se, come sappiamo, le Avanguardie novecentesche sconvolgono le idee di Hegel).
Giusto un breve commento sulle tre sezioni, preceduto da un'osservazione preliminare: al liceo ho purtroppo studiato Hegel su un testo che lo presentava, esattamente come tanti altri filosofi, come un pensatore molto schematico e arido, il cui sistema sembrava essere una chimerica quadratura del cerchio, qualcosa di impossibile da ritenere pensabile; fortunatamente, la lettura diretta di un testo di Hegel ha sfatato questa brutta impressione, quindi, nonostante le difficoltà che si sono presentate (che comunque metto in conto perché non studio filosofia e non posso pretendere di cogliere tutte le infinite sfumature che vi sono nascoste in così poco tempo, né ho effettivamente tempo materiale per fare analisi su analisi), è stata un'immersione positiva che mi ha confermato "l'inutilità", al di là di ridurre la filosofia ad una "galleria di pazzi", del testo in questione.
La sezione della logica mi ha dato la spinta propulsiva a prendere l'Organon di Aristotele per operare un confronto ed è la sezione che ho probabilmente apprezzato di più tra tutte (probabilmente perché mi interesso principalmente di pensiero astratto e di estetica).
La sezione della filosofia della natura mi è parsa un po' sottotono, ma probabilmente perché le interpretazioni dei risultati della scienza, rispetto al tempo in cui Hegel ha scritto, non vengono più letti in chiave metafisica e quindi mi appare molto lontana concettualmente. Lo stesso Hegel, tuttavia, non aveva un'alta opinione della natura, al punto che è considerata antitesi del movimento dello Spirito. Molto interessanti, come già dicevo, le riflessioni sullo spazio e sul tempo, ne terrò conto quando approccerò Heidegger.
La sezione della filosofia dello Spirito è quella più interessante ma anche quella che ho ritenuto più concettualmente complicata poiché i concetti devono essere interpretati nell'ottica di una "sintesi hegeliana". Di questa parte, soprattutto per quanto riguarda l'arte, integrerò con un po' di critica strada facendo o con altri autori (uno sicuramente sarà Rosenkranz, Heidegger e Gadamer hanno bisogno di un approccio più lungo prima di arrivare all'estetica).
In definitiva, esco soddisfatto: non condivido l'intento filosofico di Hegel né alcune sue idee, però rispetto più di prima il modo in cui ha tentato di trasmetterle, lo reputo puramente coerente e ne giustifico la difficoltà di assimilazione. Tuttavia, considerato che non c'è nulla nella mia biblioteca, la lettura di altri suoi testi tarderà per un bel po' (ripeto, di lui principalmente mi interessava la raccolta delle sue lezioni di estetica, e la più ampia - con tanto di testo tedesco a fronte - si aggira oltre i 40 euro, e per spendere una cifra del genere, che sarebbe in sé minore rispetto agli acquisti che farei comprando le varie lezioni in volumi differenti, preferirei esserne proprio convinto).