Tante letture fatte in questo periodo, e al solito diverse..
Fernando Pessoa, il libro dell'inquietudine
Il libro dell'inquietudine è una stupenda raccolta di frammenti,di pensieri, di prose liriche, di meditazioni e riflessioni sul dolore della vita di Bernardo Soares,anonimo contabile di Lisbona, è il suo diario introspettivo, la sua autobiografia, priva di grandi eventi, monotona, ripetitiva,inquieta, sospesa tra noia e dolore. Ma in realta è una finta autobiografia, perche Bernardo Soares non è mai esistito, è solamente un personaggo di finzione, è un personaggio inventato dal suo autore portoghese Fernando Pessoa, un uomo di grande sensibilita.Leggere Soares è leggere Pessoa, è leggere le sue inquietudini, leggere le sue emozioni, leggere il suo sentirsi fuori posto nel mondo. Uno stupendo viaggio nell'anima inquieta di un uomo,estremamente sensibile verso tutto cio che lo circonda e verso il proprio mondo interiore.Spesso non ci accorgiamo in quanta profonda solitudine è immerso l'uomo(ma parlerei di isolamento esistenziale). Soares riflette , in perfetta solitudine,sulla morte, sulla vita, sulla noia,sull'amore, sull'ozio, sull'incomunicabilita, sulla fugacita del tempo, sul dolore. Una vita/non vita quella di Soares, ma cosi intensa interiormente, perche Pessoa parla la lingua dell'anima, il linguaggio delle emozioni che traduce in poesia, e si rivolge alle altre anime.
Come si dice nella prefazione: il piu grande diario del novecento. Una lettura che non posso non consigliare.
Leggende e fiabe di Hermann Hesse
Per chi ama Hermann Hesse questa splendida raccolta di fiabe e leggende è imperdibile.In questo libro Hesse si conferma un grande scrittore e con gli occhi di un bambino ci racconta splendide leggende e fiabe.I temi sono moltissimi e sono spesso quelli cari a Hesse(il misticismo, il rifiuto della civilta industriale, l'esaltazione della natura) e in molti racconti emergono colte reminiscenze letterarie e autobiografiche.
La lezione e le sedie, Ionesco
Teatro dell'assurdo, di cui Ionesco fu uno degli esponenti principali. La lezione e le sedie sono due drammi comici(atto unico) che fanno riflettere sulla incomunicabilita ,sulla falsita dei rapporti umani, sulla vecchiaia ,sulla solitudine..
Il piu bello è la lezione, dramma assolutamente grottesco, dal finale imprevedibile,ma per certi versi prevedibile se si analizzano attentamente alcune frasi. Un anziano professore riceve per una lezione privata una ragazza di 18 anni. Il professore appare all'inizio timido, impacciato,quasi in soggezione, riesce a dire solo una serie di banalita, ma via via cambiera il suo carattere. La ragazza è invece sicura di se, ha due diplomi, sembra un manichino mosso da fili invisibili, ella ha seguiti studi molti superiori(è possibile qui intravedere anche una polemica sull'esagerta ambizione dell'essere umano e sulla cultura tutta esteriore, vuota e formalistica, tesa solo a far diventare arrogante e passivo l'essere umano) e vuole concorrere alla libera docenza totale(??). Si inizia dall'aritmetica(per poi passare alla filologia), la ragazza in una serie di dialoghi assurdi dimostra di essere preparata ma incapace di capire la sottrazione,lentamente il professore si trasforma e inebriato dalla forza delle parole diventa sempre piu aggressivo e megalomane, mentre la ragazza perde tutta la sua disinvoltura, fino al sorprendente finale... .
L'opera caratterizzata da una fredda comicita, da un amaro sorriso, e tutta giocata sull'assurdo, è uno splendido dramma farsesco sul potere delle parole, capace di far emergere dal subconscio la parte piu oscura dell'essere umano , sul potere delle ideologie . Il teatro di Ionesco è un amara riflessione su una mondo prigioniero del linguaggio, della meschinita, della moda, del conformismo,del vuoto nozionismo, tutto giocato in chiave grottesca e surreale. Ottimo.