Le Onde -
Virginia WoolfRomanzo alquanto complicato da descrivere, ben più complesso e radicale di
Gita al Faro, ma non per questo meno affascinante ed interessante.
Non c'è una storia. O almeno, non c'è narrazione esterna: è il lungo monologo portato avanti da sei voci ed interrotto da poeticissime e minuziosissime pagine che descrivono il cammino del sole, i suoni, i colori e i profumi della natura, e svolgono la funzione di raccordo tra le varie tappe della vita di tali voci, secondo quella tecnica che la Woolf aveva già sperimentato in
Gita al Faro, nel descrivere i dieci anni di distanza tra la prima e la terza parte.
Le sei voci, tre ragazzi, Bernard, Louis, Neville, e tre ragazze, Jinny, Susan, Rhoda, si alternano raccontando pensieri e sensazioni, in un lunghissimo monologo interiore (flusso di coscienza si dovrebbe attribuire ad altri scrittori) che costituisce un'unica voce, un singolo fiato che si dissolve e si raccoglie esattamente come farebbero le onde trasportate dal mare. All'inizio potrà sembrare arduo distinguere un personaggio dall'altro, tuttavia, prendendo confidenza e lasciandosi trasportare dalla lirica della Woolf, si riuscirà ad identificare ogni singola voce dal concetto che esprimono e da come si interrogano.
Infatti, per quanto ciascun personaggio sia piuttosto privo di spessore, seguire l'evoluzione del proprio stile di vita è decisamente interessante, soprattutto se affrontato in un modo così inedito; non a caso lo si è definito il suo romanzo più sperimentale.
Di alto livello i temi trattati, tra cui predomina quello dell'Io in relazione con l'altro. Da questo, si snodano le riflessioni delle sei voci, trattando dell'isolamento, del linguaggio, del corpo, dell'angoscia... di tutto ciò su cui la nostra mente riflesse nel momento in cui siamo in solitudine o ci riapportiamo con l'altro. Se ben apprezzato, può dare tanti spunti di riflessione.
Però resta questo il problema di fondo del romanzo, o almeno, questo è il timore che sento a consigliarlo: potrebbe essere incompreso. A meno che uno non sia abbastanza a suo agio con lo stile della Woolf, partire da questo testo potrebbe portare a denigrare la sua letteratura, e francamente non ne varrebbe la pena. Pertanto, vi consiglio di arrivare ben preparati e poi di lasciarvi avvolgere dalla poesia della Woolf, altrimenti non riuscirete a godervelo (ve lo dice uno che probabilmente leggerà prima
Orlando di
Mrs. Dalloway, quando avrei dovuto fare tutt'altro percorso, rischiando di disinnamorarmi di questa autrice, che mi ha davvero preso nell'animo
)
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Non so se cominciare ad approcciare Camus, con cui ho intenzione di fare un percorso per poter arrivare a leggere
Il Mito di Sisifo, oppure dedicarmi a leggere qualche saggio, qualcuno mi aiuti, perfavore, ho ordinato troppi libri che mi interessavano, e adesso sono indeciso!!!