Bella l'idea, e ottima la memoria.
Ma a livello logico funziona davvero? Insomma, se l'insieme č vuoto non dovrebbe essere nemmeno bello.
Dipende da come la metti. O meglio, da come definisci "bella" e brutta".
Il ragionamento di Eta Beta grosso modo e': una ragazza e' brutta se nella sua faccia c'e' qualcosa di brutto. La signorina Chi-Chi non ha faccia: dunque non c'e' nulla di brutto, dunque non puo' essere brutta. Ergo e' bella.
Qui "bella" e' inteso come contrario di "brutta" (e "brutta" e' definito come: "nella faccia c'e' qualcosa di brutto") e quindi il ragionamento e' corretto.
Come tu osservi, "bella" puo' essere inteso in modo positivo (come immagino farebbe la maggior parte di noi): "una ragazza e' bella se nella sua faccia ci sono dei bei lineamenti". Ma se prendiamo questa come definizione di "bella" e quella precedente come definizione di "brutta", siamo costretti a riconoscere che "bella" e "non brutta" sono concetti diversi (d'a'altra parte, nel linguaggio comune non c'e' nulla di strano nel descrivere una ragazza come "ne' bella ne' brutta").
Se Eta Beta ci fa ridere, e' anche perche' l'intuizione ci dice che il suo ragionamento e' sbagliato; e suppongo che l'errore che abbiamo inconsciamente in mente stia proprio nel fatto che in realta la dicotomia "bella-brutta" non e' un "tertium non datur".
Questo senza cercare di pensarci troppo rigorosamente (anche perche' io sono un matematico, ma la mia specialita' non e' la logica, in cui anzi mi sento relativamente debole).
Poi, didatticamente l'immagine mi serviva soprattutto per alleggerire un po' il tono della lezione: l'ho usata a commento di una dimostrazione del fatto che l'insieme vuoto e' sottinsieme di ogni insieme e spero abbia aiutato gli studenti a non essere spaventati dal ragionamento
"strano" che avevo utilizzato (nel capire la matematica, uno dei problemi e' superare i blocchi psicologichi: spesso in realta' non c'e' nulla da capire, ma solo da abituarsi a pensare in un certo modo, dimenticando certe nozioni e forme di pensiero che avevamo in precedenza).