Mi si perdoni il "rispolvero" d' un topic vecchio d'anni, ma oggi dopo un lungo tempo di giacenza nella libreria e rade sfogliate atte unicamente a sollazzarmi con le superbe matite di Cavazzano ho letto completamente e seriamente Il segreto del vetro. L'edizione da me acquistata è l'iper-costosa ma accattivante deluxe cartonata, forse persino esagerata per una storia tutto sommato modesta non fosse che detto fumetto, oltre al proprio valore esplicito, racchiude un valore simbolico da non sottovalutare: è la prima storia di Spider-Man italiana e può in qualche modo rappresentare un punto di partenza, quasi una prova.
In sé, è per l'appunto un semplice divertissement da gustarsi velocemente, come stuzzichino tra una portata e l'altra: la trama è semplice, radente il banalotto, i dialoghi e le didascalia invece, nonostante a tratti risultino macchinosi, sfociano quando meno te l'aspetti in gradevoli battute di spirito o frasi ad effetto, tipiche per l'appunto dell'Uomo Ragno più tradizionale. L'ambientazione risulterebbe la "solita" Venezia (anche se Faraci riesce a sfiorare solamente sterotipi come il Carnevale) non fosse per il fatto che Cavazzano dona uno sguardo personale, carattteristico e bellissimo ad ogni vedutà della città.
Il cattivone, il conte Alvise Gianus, dal canto suo non è niente di particolarmente innovativo e pare solo un pretesto per snellire un po' i fianchi a Peter Parker.
Morale? Da comprare. Mi sentirei di consigliere l'edizione da edicola, non fosse per il fatto che il b/n credo doni un valore aggiunto al tutto.