Sarebbe interessante saperlo...e credo che avesse la stessa che ho io: trash for nerds&collectors only.
Mi rendo conto di essere molto "tranchant" ma tant'č...
Non per dare nuovamente la stura a polemiche gia' emerse innumerevoli volte qui e la' sul forum, pero' piu' che un'opinione
tranchant (al limite, sulla scia del tuo messaggio,
trash-ant), mi sembra un parere estremamente parziale o, quantomeno, poco informato. Il lavoro di Don Rosa, il cui tratto grafico piuttosto rigido puo' sollevare piu' di un dubbio, la cui narrativa puo' risultare sicuramente in piu' di un punto capziosa e zeppa di alessandrinismi, certamente gioia per compitatori seriali quali i
nerds, ha tuttavia informato il mondo disneiano di un'ulteriore chiave di lettura, di una
Weltanschauung dove si sono dipanati i gomitoli della storia e della cultura, papera e non, nel tentativo di una
sistemazione organica: l'effetto e' stato sicuramente dirompente, un organico sinfonico mahleriano a fronte di soavi pagine mozartiane cui si era maggiormente adusi. Credo che tale lavoro continui a dividere per la sua relativa giovinezza e per l'inclinazione a una grande loquacita' da parte dell'autore portato a esternare molto spesso le proprie opinioni e interpretazioni, a differenza di quanto erano soliti fare altri artisti, la prospettiva storica gli attribuira' ben presto pero' la corretta collocazione all'interno del percorso in divenire del fumetto disneiano, andandone, immagino, a sancire il ruolo di arricchimento di un canone gia strepitoso e non certo ponendolo in contrapposizione a esso.
Trovo inoltre che l'opinione di Barks rischi in questo caso di essere fra le piu' soggettive e per questo limitate: l'adozione di molti dei suoi personaggi e la "pretesa" donrosiana di richiamarsi a una lettura "coerente" del canone barksiano (che tale non era ma e' divenuto) pare non abbiano suscitato molto piacere nel vecchio Carl, ma un'opera sopravvive al proprio creatore, l'opera, una volta pubblica, non e' piu' dell'artista, se non nell'accezione dei diritti economici che puo' vantare su essa (e, nel caso Disney, neppure in questo senso) ma appartiene ai lettori, al pubblico, alla critica, alle interpretazioni. Per cui a nulla varrebbe oggi nemmeno l'intervento di Gesu' che venisse a sconfessare la Chiesa cosi' come si e' venuta a costituire nei millenni (
Non te ghe laveva gimāi ditto ti, a Pietro?), un Grande Inquisitore lo farebbe sparire in qualche oscura segreta.
ps: secondo la modestia del mio orecchio, spesso fallace, credo che gioverebbe alla Lingua Madre anche l'eliminazione di quella "D", in questo caso poco eufonica, fra "e" e "abbreviazioni"