Copertina figa come negli anni '90, editoriale della De Poli che dimostra che PK non è una cosa dimenticata ma che può cicciare fuori, anche se solo come semplice citazione e strizzata d'occhio, una storia inedita piacevolissima che cementa il sodalizio Disney-Marvel, la parte dell'intervista agli autori, piacevole consuetudine che pare ereditata dalla recente cronologica di PK con il Corriere.
Tutto questo basta a far dimenticare che il secondo numero della nuova incarnazione del mensile su Paperinik contenga molte storie fuffa? No, e non deve essere così. Purtroppo la selezione di avventure da ristampare stavolta non è stata buona come nel numero d'esordio del nuovo corso, ma posso chiudere un occhio vedendo l'impostazione e lo spirito stesso della testata affermarsi sempre di più. Perché se l'angolo "APPosta per voi" ancora non decolla, gli dò fiducia comunque per gli intenti, così come sorrido a "Il mondo di PKAPP" di Giuseppe Ferrario, che emula la Ziche del "Che aria tira", senza però avvicinarsi alle sue vette, almeno in queste prime due prove.
Ma
Paperinik il film (Sisti/L. Patrovicchio) è comunque una cosa degna di nota: non è il capolavoro del decennio, d'accordo, ma è una storia decisamente ben scritta, dove Alessandro Sisti sfoggia il meglio della sua capacità sceneggiatoria per un plot di certo non originalissimo (una delle storie ristampate in questo stesso numero ha la stessa idea alla base) ma molto attuale, scritto molto bene, che parte con una fiera del fumetto come setting e che scomoda addirittura Stan Lee (qui Stan Quee) nella parte di sé stesso! Un dare di gomito all'ormai cugina Marvel, chiaramente, e un ottimo modo per rendere interessante una storia già buona di suo. A completare l'opera gli ottimi disegni del Pastro, che qui può tornare a disegnare Paperinik e sbizzarrirsi nel disegnare super-villain e scene d'azione.
A seguire, l'interessante intervista a entrambi gli autori, con tanto di numerosi bozzetti del Pastro (che cita Bertoni!), decisamente affascinanti.
Infine la storia cult è la seconda che vede Paperinik protagonista,
Paperinik alla riscossa, a conferma del fatto che questo spazio in fondo all'albo sarà dedicato alla cronologica del papero mascherato.
Storie a parte la cosa che non ho digerito è l'editoriale della Direttora, non sono assolutamente d'accordo nel definire Paperinik un supererore umoristico, insomma questo significa snaturare la storia di un personaggio Disney nato come "diabolico vendicatore" e trasformarlo in un clown!
Paperinik è un supereroe senza superpoteri ma resta il papero mascherato protettore di Paperopoli, può avere senso dell'humor in certe circostanze ma non che sia la sua caratteristica principale, non lo accetto.
Il messaggio della De Poli l'ho interpretato come "dimenticatevi di PKNA e del Paperinik di Martina", il Paperinik di oggi è quello che ci fa ridere..
No, credo tu l'abbia interpretato male quell'editoriale. Condivido Dinamita Bla e el-pikappa, e Andrea87 qualche pagina addietro: la De Poli non rinnega PK (anzi, lo cita direttamente e ammette che ci saranno spesso strizzatine d'occhio al PK-universe all'interno del mensile... un bel passo in avanti rispetto a quando si ignorava l'esistenza della testata per una sorta di vietata compenetrazione tra testate e universi narrativi), ammette solamente che esistono diverse versioni di Paperinik nel corso dei suoi 40 anni e passa di vita editoriale, e che l'aspetto che a le colpisce di più è quello dell'ironia, del divertimento che il papero mascherato sa regalare nonostante il suo ruolo di eroe. Ed è una componente che apprezzo molto anch'io, anche perché l'ho sempre vista ripresa da Spider-Man. E che comunque non cozza contro l'aspetto più avventuroso del personaggio.
Anyway, la direttora stessa invita al dibattito sul sito ufficiale
Più aperta al dialogo di così...