Devo dire che stupisce trovare questa serie all’interno della Definitive. Non per la qualità delle storie in sé, quanto piuttosto per la natura del ciclo di avventure che Fausto Vitaliano ha dedicato al giovane Paperon de’ Paperoni, ben diversa da quella che anima i tre precedenti titoli di questa collana. In quei casi c’era un progetto nato da un autore unico e o da una coppia fissa di autori, organizzato in modo tale da continuare per mini-saghe periodiche e distribuite nel tempo. Tutti i Milioni di Paperone è invece una maxi-storia in 10 puntate pubblicata consecutivamente, disegnata da diversi artisti Disney e non da un solo co-autore e che solo recentemente sappiamo che proseguirà ulteriormente, a distanza di quasi 10 anni.
Si potrebbe pensare che era inevitabile che prima o poi la collana avrebbe dovuto pescare anche in saghe meno attinenti con lo spirito con cui era stata varata, d'altronde le serie che rispondono a quelle caratteristiche non sono molte, essendo un trend nato solo in anni recenti. Mi sembra però troppo presto, anche perché stavolta è stato il turno di una serie tutto sommato simpatica, ma la prossima volta potrebbe andare peggio, a scavare troppo.
Focalizzandoci sulle storie, non siamo di fronte certamente a dei capolavori ma nemmeno a una brutta lettura, tutt'altro. Vitaliano si è divertito, semplicemente, ad immaginare Paperone coinvolto in varie situazioni storiche reali, spesso mettendoci direttamente lo zampino. Non c’è pretesa di coerenza con qualche continuity, i paragoni con la Saga di Don Rosa non reggono proprio per i presupposti diversi alla base dei due progetti. I toni “leggeri” delle storie rendono quindi la lettura simpatica, anche se non memorabile, finendo per risaltare più la personalità del protagonista che le avventure che vive.
Il lavoro su Paperone risulta quindi molto buono e sentito, ma la qualità degli intrecci non è sempre all’altezza delle aspettative, pur non mancando di inventiva e ironia.
Per quanto attiene ai disegni, Paolo Mottura e Stefano Intini fanno un lavoro piuttosto buono. Il primo presenta uno stile non ancora elaborato come quello che emergerà qualche anno dopo, ma offre comunque delle belle vignette, mentre Intini sfoggia già un tratto riuscito e dinamico molto apprezzabile.
Meno positivi i commenti ai disegni di Marco Mazzarello e Giampaolo Soldati: in entrambi i casi abbiamo i personaggi rappresentati senza quel dinamismo presente negli altri due colleghi, che visivamente colpiscono poco e che si muovono su sfondi molto semplici, troppo. Tecnicamente rispetteranno anche i canoni estetici (anche se il Paperone grassissimo della prima vignetta della quarta storia grida vendetta), ma salta all’occhio la differenza qualitativa con gli altri due episodi.
L’apparato redazionale è in linea con quanto visto in precedenza: due pagine di intervista a Vitaliano e una pagina a testa per ciascun disegnatore, più svariati bozzetti e studi prima di ogni storia. I contributi sono interessanti, soprattutto per la concezione che ha lo sceneggiatore del personaggio di Paperone e per alcuni ragionamenti grafici fatti dagli artisti. Mi lascia perplesso mettere sullo stesso piano disegnatori così diversi tra loro per qualità e costanza del proprio tratto, ma non si poteva ovviamente fare diversamente… anche se la cosa dà da pensare, in una collana che dovrebbe proporre il meglio del fumetto Disney recente sotto ogni punto di vista.
Non avendo letto a suo tempo tutti gli episodi, è comunque un acquisto che ho fatto con piacere, trovandoci delle storie piacevoli da leggere.