Oggi mi sono trovato a (ri)leggere "Manutenzione straordinaria". L’ho sempre considerato un numero secondario, perchè non seguiva nessuno dei filoni principali della saga. Niente evroniani, nè tempolizia, nè Xadhoom, e appena un cameo di Lyla. Solo un viaggio all’interno della Ducklair Tower, la “casa” di PK, e qualche strambo macchinario di difesa di Ducklair a fare da antagonista. Oltre ad Angus Fangus. Insomma, una storia minore, un riempitivo.
Leggendo di nuovo questa storia, a distanza di tempo, e con maggiore attenzione (e probabilmente più occhio critico e consapevolezza) ho rivalutato questo numero di PKNA. Altro che riempitivo. “Manutenzione straordinaria” è una variazione sul tema interessantissima e da non sottovalutare. Non tanto per la trama in sè (relativamente semplice, seppur ben gestita da un esperto come Sisti) quanto piuttosto per i due personaggi chiamati a confrontarsi: il già citato Fangus e Stefan Vladuck.
“Manutenzione straordinaria” per la prima volta punta la lente d’ingrandimento sul buon Vladuck, per la prima volta mostrato senza l’armatura (ma comunque invisibile in volto). Stefan era un fotoreporter. Di quelli con gli attributi. Un reporter di guerra, che al seguito dei soldati sfida ogni giorno la morte per spedire in patria rullini stracarichi di istantanee mozzafiato. Esperienze fortissime, in quello che sembra un Vietnam vero e proprio.
Esperienze traumatiche, evidentemente. Lo deduciamo dai continui flashback che affollano la mente di Stefan. Tanto in “Manutenzione straordinaria” quanto in un’altra storia che lo vede protagonista, “La notte più buia”. Un passato che lo tormenta. Non ci è (ancora) dato sapere cosa abbia ammazzato la curiosità di Vladuck e il suo spirito d’iniziativa. L’unica cosa che sappiamo di certo è che la sua deontologia è intatta. Forse è proprio questo d averlo fatto uscire dal giro che conta. In un mondo di mercenari dell’informazione, che sia verificata o meno, non c’è spazio per chi si fa troppi scrupoli.
Mi ha colpito una frase forse banale detta da Vladuck proprio in “Manutenzione straordinaria”.
“Un certo genere di informazione fotografica non interessa più a nessuno. Oggi la gente vuol notizie urlate e lacrimoni in diretta.”
Ok, detta così è un’affermazione quasi lapalissiana. Ma fa effetto detta a poche vignette di distanza dalle illazioni e dalle invenzioni di un “frottolivendolo” come Fangus. E soprattutto… questa frase è stata detta/scritta non oggi, nel 2016, ma nel marzo 1998. 18 anni fa. E non è proprio incoraggiante constatare che mentre “Manutenzione straordinaria” diventa maggiorenne, nulla è cambiato. Anzi, forse è solo peggiorato.
Non sarò qui a fare la morale sul giornalismo. Ma bisogna rendere onore al buon Stefan Vladuck. Ce ne avessimo, di gente come lui, a fare informazione…