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feidhelm
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    Re: Grandi Classici n.5 (Giugno 2015)
    Risposta #15: Domenica 29 Mag 2016, 23:40:19

    Tra l'altro è possibile che io ricordi su un vecchio volume (copertina nera, Paperino vestito da pirata, conteneva anche "Le lenticchie di Babilonia" e la storia di Bottaro su Rebo) una versione che iniziava con una introduzione in casa di Paperino? Questa mi pare monca di quel pezzo iniziale, ma potrebbe essere un falso ricordo visto che era un vecchio albo di mio fratello e io l'avrò letto che ero alle elementari (ormai quindici anni fa)!

    L'avrai letta sul Classico 2° serie, che aveva il prologo...
             
    In memoria di chi ci ha "cucinato" tante storie memorabili...

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      Re: Grandi Classici n.5 (Giugno 2015)
      Risposta #16: Lunedì 30 Mag 2016, 22:46:40

      L'avrai letta sul Classico 2° serie, che aveva il prologo...

      Madonna che flashback! Dunque questa versione manca del prologo?
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        Re: Grandi Classici n.5 (Giugno 2015)
        Risposta #17: Lunedì 30 Mag 2016, 22:49:50

        (al netto di Barks o di qualcosa di Murry).


        Che non è poi che Barks fosse creso, che tutto quello che toccava diventava oro eh, roba scadente ne ha scritta pure lui
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          Re: Grandi Classici n.5 (Giugno 2015)
          Risposta #18: Martedì 31 Mag 2016, 00:25:37

          Madonna che flashback! Dunque questa versione manca del prologo?

          Qui non manca niente, anche perché non è un vero e proprio prologo quello di cui parli. :)

          Sul volume dove l'hai letta ci sono le classiche tavole di raccordo tra una storia e l'altra, come i topostorie ora in edicola, per unire tutto il volume in una sola lunga avventura :)

            Re: Grandi Classici n.5 (Giugno 2015)
            Risposta #19: Martedì 31 Mag 2016, 11:46:42

            Che non è poi che Barks fosse creso, che tutto quello che toccava diventava oro eh, roba scadente ne ha scritta pure lui

            diciamo che in generale Barks è garanzia di una certa qualità nelle storie, difatti è uno degli autori più ristampati in assoluto... non ho letto tutta la sua produzione ma certamente in tantissimi anni di carriera penso sia normale che ci siano stati anche degli "scivoloni" (sinceramente non me ne vengono in mente)

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              Re: Grandi Classici n.5 (Giugno 2015)
              Risposta #20: Martedì 31 Mag 2016, 12:56:05

              diciamo che in generale Barks è garanzia di una certa qualità nelle storie, difatti è uno degli autori più ristampati in assoluto... non ho letto tutta la sua produzione ma certamente in tantissimi anni di carriera penso sia normale che ci siano stati anche degli "scivoloni" (sinceramente non me ne vengono in mente)

              Oltre che garanzia di qualità è soprattutto certezza di vendite, tanto che qualcuno sicuramente comprerà anche questo GCD5 proprio per lui, nonostante sia la quindicesima ristampa di quella storia (l'ottava del terzo millenio), e infatti vedrai che spesso compariranno sue storie brevi così da fare da specchietto: "il numero non è granchè, ma almeno c'è Barks, vabbè dai, son 5 euro" e via un altro numero mediocre. Detto questo, chiaramente è stato uno degli autori qualitativamente migliori di sempre, ma su una produzione di centinaia di storia qualcosa di non riuscito c'è per forza
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                Re: Grandi Classici n.5 (Giugno 2015)
                Risposta #21: Martedì 7 Giu 2016, 19:22:09
                Mi spiace proprio contraddire il Dominatore delle Nuvole ma per me non ci siamo proprio. Una storia DA SOLA vale tre stelle? Una storia che tra l'altro è stata pure ristampata nel 2013, nel 2006 e nel 2003? Senza introduzione tra l'altro? Un albo di questo livello meritava UNA stella, senza alcuna pietà, anche perchè se una storia rende meritevole l'acquisto quand'è che si scende sotto? Quando stamperanno un volume completamente bianco? Mi pare che, troppo spesso, ci sia un eccesso di piaggeria nei confronti della casa editrice e delle sue scelte editoriali.
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                  Re: Grandi Classici n.5 (Giugno 2015)
                  Risposta #22: Martedì 7 Giu 2016, 21:13:50
                  Mi spiace proprio contraddire il Dominatore delle Nuvole ma per me non ci siamo proprio. Una storia DA SOLA vale tre stelle? Una storia che tra l'altro è stata pure ristampata nel 2013, nel 2006 e nel 2003? Senza introduzione tra l'altro? Un albo di questo livello meritava UNA stella, senza alcuna pietà, anche perchè se una storia rende meritevole l'acquisto quand'è che si scende sotto? Quando stamperanno un volume completamente bianco? Mi pare che, troppo spesso, ci sia un eccesso di piaggeria nei confronti della casa editrice e delle sue scelte editoriali.

                  Ti ringrazio davvero molto di aver espresso le tue ragioni e di offrirmi questo spunto.
                  Ti confesso che sono stato più che tentato di seguire il tuo suggerimento dato qualche post fa, ma alcuni fattori mi hanno spinto a essere buono (perché di questo si tratta) ancora una volta; benché non ci tenga per niente a fare il difensore della casa editrice, tutt'altro!
                  Cercherò ora di giustificare un 3 che non convince nemmeno me, e nel contempo di esporre alle vostre (graditissime) critiche alcuni parametri che finora ho tenuto nascosti (e un po' in rodaggio): all'uscita del primo numero, cui ero tentato di dare un bel 3, ho deciso di sospendere la valutazione complessiva assoluta della testata e relazionarmi, per 6 numeri, con il livello della prima uscita. Un 4 al n 344, probabilmente, non collima con i 4 ai primi numeri della nuova serie. Il perché di questa strana decisione va ricercato sostanzialmente nella dicitura che si trova in calce alle schede dei numeri:  Il voto dato a due numeri di queste testate deve prendere in considerazione quello che ci si aspetta di trovare all'interno del fascicolo: un Paperino con ristampe di Bottaro, Scarpa, Carpi, Cavazzano e cosi' via, sarà giustamente ben valutato, e se anche dovesse prendere 5 stelle, non significa che in assoluto è migliore di un numero di Tesori che ne prende solamente 4!  Sostituire "Paperino" con "Grandi Classici"fa davvero specie, ma prevedendo che il minor numero di pagine avrebbe inficiato la quantità di belle storie, ho pensato di assumere come standard il primo numero della nuova, e non lo standard della vecchia, almeno per i primissimi tempi.
                  Dopo questi primi diciamo 6 numeri, quindi a partire da agosto, vorrei decidere quale identità riconoscere alla testata, equilibrandomi sulle esigenze opposte, "relativista" e "assolutista" (nella quale molto spesso mi ritrovo di più). Naturalmente una scelta "relativista" sarebbe una sostanziale resa ad uno standard più basso della testata; ed è una scelta che sono praticamente certo di non fare. Ecco perché, se venisse pubblicato un altro numero così, non avrei problemi ad attribuire un 2 da leggersi come "mo' basta".
                  È un ragionamento strano, lo so, ma meno strano diventa dopo un po' che si recensisce una testata come questa e ci si trova davanti a un cambio rispetto al quale non si sa bene come orizzontarsi.
                  Infine, tengo una regola molto particolare (e certo opinabile) sulle ristampe: una ristampa fatta su canali paralleli (come CorSera) in genere la tengo poco in conto, mentre una ristampa eseguita dalla casa editrice negli ultimi otto-dieci anni la giudico davvero evitabile. Considero inoltre positivamente la riproposizione, comunque non a troppa poca distanza di tempo, di una storia pubblicata in volume costoso su un formato economico (si fa per dire) come GCD o Paperino: vedasi Reginella e Inferno.
                  Considero evitabilissime le censure, il peggior fallo che si possa avere dopo la qualità scadente delle storie, ma apprendo da Andrea87 che la responsabilità non è propriamente dei redattori ma di società esterne: quel che mi piacerebbe sapere è se si tratta di un "prendere o lasciare" o se, con un po' di buona volontà, i redattori potrebbero accedere alle versioni originali.

                  Ecco qua: più scrivo e più il 2 lo darei comunque (non 1 perché l'Isola del tesoro, da me scoperta in questo numero, mi ha fatto ridere troppo), ma tant'è. Appuntamento ad agosto, comunque, per le "pagelle" alla testata e per capire come la si dovrà considerare.

                  Ad ogni modo, certi commenti mi fanno capire che un po' più di severità da parte mia non sarebbe mal vista, e ciò mi fa piacere e mi consente anche un po' di calibrare i toni, che non vorrei fossero mai indebitamente aggressivi, né però tantomeno improntati a lasciar passare certe scelte decisamente evitabili, o, peggio, a giustificarle a tutti i costi.

                  Se vi sono sembrato troppo cerchiobottista o democristiano scusatemi. Non era e non sarà mai mia intenzione, né intendo confondere la responsabilità del recensore (che pure grava) con il facile compromesso con lo stato delle cose. ;)



                  P.S. L'introduzione all'Isola non manca. Quella che manca è la parte di raccordo scritta presumibilmente da Dalmasso e disegnata da Perego.
                  « Ultima modifica: Martedì 7 Giu 2016, 21:18:50 da A.Basettoni »

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                    Re: Grandi Classici n.5 (Giugno 2015)
                    Risposta #23: Martedì 7 Giu 2016, 22:07:02

                    Ti ringrazio davvero molto di aver espresso le tue ragioni e di offrirmi questo spunto.
                    Ti confesso che sono stato più che tentato di seguire il tuo suggerimento dato qualche post fa, ma alcuni fattori mi hanno spinto a essere buono (perché di questo si tratta) ancora una volta; benché non ci tenga per niente a fare il difensore della casa editrice, tutt'altro!
                    Cercherò ora di giustificare un 3 che non convince nemmeno me, e nel contempo di esporre alle vostre (graditissime) critiche alcuni parametri che finora ho tenuto nascosti (e un po' in rodaggio): all'uscita del primo numero, cui ero tentato di dare un bel 3, ho deciso di sospendere la valutazione complessiva assoluta della testata e relazionarmi, per 6 numeri, con il livello della prima uscita. Un 4 al n 344, probabilmente, non collima con i 4 ai primi numeri della nuova serie. Il perché di questa strana decisione va ricercato sostanzialmente nella dicitura che si trova in calce alle schede dei numeri:  Il voto dato a due numeri di queste testate deve prendere in considerazione quello che ci si aspetta di trovare all'interno del fascicolo: un Paperino con ristampe di Bottaro, Scarpa, Carpi, Cavazzano e cosi' via, sarà giustamente ben valutato, e se anche dovesse prendere 5 stelle, non significa che in assoluto è migliore di un numero di Tesori che ne prende solamente 4!  Sostituire "Paperino" con "Grandi Classici"fa davvero specie, ma prevedendo che il minor numero di pagine avrebbe inficiato la quantità di belle storie, ho pensato di assumere come standard il primo numero della nuova, e non lo standard della vecchia, almeno per i primissimi tempi.
                    Dopo questi primi diciamo 6 numeri, quindi a partire da agosto, vorrei decidere quale identità riconoscere alla testata, equilibrandomi sulle esigenze opposte, "relativista" e "assolutista" (nella quale molto spesso mi ritrovo di più). Naturalmente una scelta "relativista" sarebbe una sostanziale resa ad uno standard più basso della testata; ed è una scelta che sono praticamente certo di non fare. Ecco perché, se venisse pubblicato un altro numero così, non avrei problemi ad attribuire un 2 da leggersi come "mo' basta".
                    È un ragionamento strano, lo so, ma meno strano diventa dopo un po' che si recensisce una testata come questa e ci si trova davanti a un cambio rispetto al quale non si sa bene come orizzontarsi.
                    Infine, tengo una regola molto particolare (e certo opinabile) sulle ristampe: una ristampa fatta su canali paralleli (come CorSera) in genere la tengo poco in conto, mentre una ristampa eseguita dalla casa editrice negli ultimi otto-dieci anni la giudico davvero evitabile. Considero inoltre positivamente la riproposizione, comunque non a troppa poca distanza di tempo, di una storia pubblicata in volume costoso su un formato economico (si fa per dire) come GCD o Paperino: vedasi Reginella e Inferno.
                    Considero evitabilissime le censure, il peggior fallo che si possa avere dopo la qualità scadente delle storie, ma apprendo da Andrea87 che la responsabilità non è propriamente dei redattori ma di società esterne: quel che mi piacerebbe sapere è se si tratta di un "prendere o lasciare" o se, con un po' di buona volontà, i redattori potrebbero accedere alle versioni originali.

                    Ecco qua: più scrivo e più il 2 lo darei comunque (non 1 perché l'Isola del tesoro, da me scoperta in questo numero, mi ha fatto ridere troppo), ma tant'è. Appuntamento ad agosto, comunque, per le "pagelle" alla testata e per capire come la si dovrà considerare.

                    Ad ogni modo, certi commenti mi fanno capire che un po' più di severità da parte mia non sarebbe mal vista, e ciò mi fa piacere e mi consente anche un po' di calibrare i toni, che non vorrei fossero mai indebitamente aggressivi, né però tantomeno improntati a lasciar passare certe scelte decisamente evitabili, o, peggio, a giustificarle a tutti i costi.

                    Se vi sono sembrato troppo cerchiobottista o democristiano scusatemi. Non era e non sarà mai mia intenzione, né intendo confondere la responsabilità del recensore (che pure grava) con il facile compromesso con lo stato delle cose. ;)



                    P.S. L'introduzione all'Isola non manca. Quella che manca è la parte di raccordo scritta presumibilmente da Dalmasso e disegnata da Perego.

                    Grazie per la risposta, fa piacere sapere che certe critiche vengono prese in considerazione. Vorrei dire, innanzitutto, che ho preso lo spunto dalla tua recensione, ma mi pare che in generale i voti siano sempre troppo alti, ma è un discorso troppo ampio.
                    Comunque il criterio di aspettare sei numeri mi pare più che giusto, relativizzare è corretto ma con i dovuti distinguo, mi spiego: se una serie è di scarso livello (diciamo da 2) allora con uno standard così basso poi gli si da 4-5 quando il prodotto è puramente mediocre. In quel caso, allora, bisognerebbe aggiungere a ogni recensione una postille del tipo "questo numero x della serie y ha preso 4 stelle, ma la serie generale ne merita 2" o qualcosa del genere, se no io che leggo la recensione potrei pensare di acquistare un buon prodotto e ritrovarmi in mano una "scartina". Quindi sicuramente i voti devono essere calibrati sulla serie a cui i singoli numeri appartengono, ma un criterio di qualità di base deve esserci per forza!
                    Detto questo, martella, che le recensioni brutali son più divertenti di quelle positive!  ;D
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                      Re: Grandi Classici n.5 (Giugno 2015)
                      Risposta #24: Martedì 7 Giu 2016, 22:26:20
                      In quel caso, allora, bisognerebbe aggiungere a ogni recensione una postille del tipo "questo numero x della serie y ha preso 4 stelle, ma la serie generale ne merita 2" o qualcosa del genere, se no io che leggo la recensione potrei pensare di acquistare un buon prodotto e ritrovarmi in mano una "scartina". Quindi sicuramente i voti devono essere calibrati sulla serie a cui i singoli numeri appartengono, ma un criterio di qualità di base deve esserci per forza!
                      Ottimo consiglio.
                      Citazione
                      Detto questo, martella, che le recensioni brutali son più divertenti di quelle positive!  ;D

                      Spero sempre di non doverlo fare, ma... non mi tratterrò. ;D

                      Sto provando a fare delle recensioni con un po' di "carattere" e di umore su Paperino. Ma si tratta ancora di esperimenti, volti a rendere un po' più piacevole leggere delle recensioni il cui asse portante vorrebbe comunque rimanere la coscienziosità dell'analisi.
                      Come vedete, il lavoro del recensore è un continuo, incessante tentativo di miglioramento. D'altra parte, come già detto altrove, l'entità del compenso (recentemente raddoppiato!) ben vale lo sforzo. ;D
                      « Ultima modifica: Martedì 7 Giu 2016, 22:27:16 da A.Basettoni »

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                        Risposta #25: Mercoledì 8 Giu 2016, 00:12:00
                        l'entità del compenso (recentemente raddoppiato!) ben vale lo sforzo. ;D

                        Pagano? Io è una vita che recensisco dischi, libri e fumetti e aggratis! Dove devo firmare?
                        Ahimè! Così finisce una grande missione di cultura e di civiltà!

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                          Re: Grandi Classici n.5 (Giugno 2015)
                          Risposta #26: Mercoledì 8 Giu 2016, 11:30:48

                          Pagano? Io è una vita che recensisco dischi, libri e fumetti e aggratis! Dove devo firmare?

                          Ecco il contratto, e non preoccuparti per le scritte in piccolo. ;D
                          Ovviamente era il classico gioco del 2 per 0 uguale 0... Ma ovviamente è un piacere e un onore cimentarsi in queste recensioni, figuriamoci!

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                          PolliceSu   (1)
                            Re: Grandi Classici n.5 (Giugno 2015)
                            Risposta #27: Mercoledì 8 Giu 2016, 12:32:24
                            Non l'ho trovato così male questo numero, L'isola del tesoro è un capolavoro assoluto poi salverei anche le tre ultime storie del volume più quella di Barks tutte gradevoli anche grazie ai disegni di De Vita e Cavazzano e a Cimino, il resto effettivamente è sul mediocre andante.

                            Credo che se si potessero eliminare le c.d. "americane brevi" inserendo per ogni numero un paio di storie di qualità nostrane in più, si potrebbe raggiungere un buon risultato.
                            « Ultima modifica: Mercoledì 8 Giu 2016, 12:34:51 da alberto11 »

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                              Re: Grandi Classici n.5 (Giugno 2015)
                              Risposta #28: Mercoledì 8 Giu 2016, 15:06:31
                              Anch'io sono per la soppressione delle storie americane, ma se si mettono quelle nostrane su Ciccio o su Dinamite Bla o sui nipotini dei Bassotti o di Pietro Gambadilegno o su altre comparse Disney come capita sui Classici, allora è meglio il piattume americano ;)

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                                Re: Grandi Classici n.5 (Giugno 2015)
                                Risposta #29: Mercoledì 8 Giu 2016, 16:55:24
                                Anch'io sono per la soppressione delle storie americane, ma se si mettono quelle nostrane su Ciccio o su Dinamite Bla o sui nipotini dei Bassotti o di Pietro Gambadilegno o su altre comparse Disney come capita sui Classici, allora è meglio il piattume americano ;)

                                Spero proprio di no amigo, altrimenti dovrebbero cambiare il titolo della rivista, quelle storielle non sono Grandi Classici ;)

                                 

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