Si tratta della terza storia in cui appare Macchia Nera e sono passati già 5 anni - siamo nel 1960 - dal Doppio Segreto.
Mi sono sempre chiesto cosa un lettore già "navigato" abbia pensato e abbia provato leggendola in quell'anno.
In realtà, se ci si pensa bene, è una storia sconvolgente nell'ambito del normale tram tram dell'allora Topolinia.
Il pericolo pubblico n. 1 era a quell'epoca, incontrastato, Gambadilegno e Topolino - assieme all'inseparabile Pippo - per scoprire cosa ci sia dietro a questa rete che delinque tramite lo sfruttamento dei mendicanti, si traveste pure lui da mendicante, arrivando così di fronte al Re dei Mendicanti: Pietro Gambadilegno. Ovvio, la sua reazione non è per nulla sorpresa: chi mai poteva essere il capo di tutta questa organizzazione se non il suo eterno nemico?
E invece?
E invece Pietro appare prima strano e poi veramente spaventato: "
E va bene ho fifa! Non hai capito che il vero re non sono io ma un essere sconosciuto e terribile? ... Topolino stupito e spaventato a sua volta risponde: "
Tu non sei il re dei Mendicanti? Non ci capisco più niente!
Che due aggettivi ehh?
Terribile e
sconosciuto! Impensabile oggi!
Questa frase in particolare è veramente importantissima nell'ambito dell'evoluzione del personaggio Macchia Nera.
Il lettore di oggi saprebbe perfettamente chi può stare al di sopra di Gambadilegno ma nel 1960, probabilmente, nessuno ha indovinato o pensato a Macchia Nera.
La sua seconda e ultima apparizione risaliva a 5 anni prima e, in quel caso, si era dedicato solo alla sua vendetta nei confronti di Topolino e Basettoni. E poi Macchia Nera aveva sempre agito in maniera solitaria e mai come capo della malavita.
Lo stesso Topolino non sa a chi pensare e Gambadilegno non ha in effetti mai conosciuto la sinistra ombra nera di Phantom e per questo è terrorizzato, anche perché LUI, il vero capo, gli si rivolge da un microfono, dicendogli che "
lo farà spennare come un pollo".
Il re dei mendicanti è una storia importantissima perché lancia realmente - non il Doppio segreto - il personaggio di Macchia Nera nel mondo della malavita di Topolinia facendone il capo incontrastato e ancora oggi, a distanza di tantissimi anni, rileggendola, provo un brivido e un'emozione immensa
Poi, nel 1964, ecco che in America arriva Murry con "Il ritorno di Macchia Nera" che ignorando volutamente tutto quello che era accaduto nel frattempo in Italia, ci fa ritrovare il più grande dei criminali sempre in galera dove ride come un idiota perché, qualcuno vestito da Macchia Nera - Pippo che ha preso un colpo in testa - va a rubare gioiellerie col trucco della pietra contro il vetro e Gambadilegno ne approfitta per rubare pure lui nel nome di Macchia Nera. PUà!
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