Papersera.net

Amen, compagno di tifo. Sono d'accordo su ogni singola parola.
Solomon, non capisco cosa tu intenda per prodotti di qualità. Leggo ogni giorno su facebook commenti di gente entusiasta per la gestione Panini, in particolare proprio riguardo a Tesori International. Che è una collana destinata soprattutto ai neofiti, altrimenti non avrebbero iniziato con i tre autori americani più famosi e rappresentativi.
Ho la sensazione che siate voi ad essere un po' troppo esigenti.

Porto ad esempio il caso di Gancio:
Ha richiesto una testata tutta dedicata a Paperinik (l'appgrade), l'ha seguita in tutte le sue uscite (non mancando di postare severe critiche quando i numeri erano poco attraenti) ed ora che la Panini (un po' senza senso) sta cercando di variare il programma ha scritto i suoi pensieri nell'apposito topic non lesinando critiche a tutto ciò.
Questo e', a mio modestissimo parere, l'iter da seguire qualora si voglia parlare di una testata.
Bisogna avere la costanza e la forza di seguirla, vederla crescere e qualora, alla fine, non abbia tenuto fede al suo obiettivo farle una mazzo grosso come una capanna!

oddio, non è che l'hanno gestita alla carlona negli ultimi 2 anni (perchè era partita bene IMHO!) e adesso sono stati illuminati sulla via di Damasco.

Anzi è stato il contrario: hanno visto che i lettori li stavano abbandonando e quindi stanno cercato un modo di resuscitare il moribondo, prima di staccare la spina tra un annetto o 2 e ripartire da capo come già accaduto in passato!

Purtroppo leggo una innocente speranza nel mondo che non esiste: alla Panini interessano i soldi da farsi con le ristampe censurate di roba vecchia (estremizzo, ma fino ad un certo punto!), a DeLa interessa un Napoli che non faccia mai il salto finale e vincere lo scudetto perchè a quel punto ci rimetterebbe ecc ecc...

Siamo anche in un periodo non precisamente di vacche grasse per il fumetto in Italia, e per la Disney, che ha stabilito dei veri e propri record di vendite è un frangente particolare. La progressiva infantilizzazione del settimanale, a braccetto col tentativo di seguire i mood del momento e una disponibilità autoriale non eccelsa, non ha portato i risultati sperati. A parer mio testate come Tesori International sono un tentativo di pareggiare la barca: da un lato si svilisce il settimanale (cosa a parer mio obbiettiva: sui 53 numeri di quest'anno quanti sono di qualità? Se escludiamo Casty e qualche buon episodio qua e la, il livello mi pare che sia sceso e anche di parecchio -per cura, selezione dei contenuti e intrattenimento  puro e semplice- rispetto a 15 o 20 anni fa) e dall'altro si avvia una collana più curata e selezionata su grandi autori/periodi incisivi.

Però luciochef, attenzione.
Il discorso era più ampio e quotando solo 2 parti può essere travisato.

E' giusto supportare una testata, però è anche vero che, per esempio, se il primo numero di TI fosse stato dedicato a Gottfredson io facilmente non l'avrei preso, probabilmente non avrei seguito la testata e avrei comprato casualmente solo qualche numero che mi interessava.
Iniziando con Don Rosa, a questo punto ho deciso di proseguire con l'acquisto dei numeri successivi anche perché di Gottfredson non ho praticamente nulla.
Però "supportare a prescindere" non lo si può mica fare. Altrimenti si dovrebbe acquistare qualsiasi nuova proposta.
Se qualcosa di nuovo sposa i miei gusti posso supportarlo anche nel momento che un numero mi interessi poco. Ma se dopo 3 numeri continuano a propormi "fuffa" (gusto personale), i miei soldi li spendo per altro.

La chiosa finale non riguardava il discorso di "panini esosa", ma più semplicemente un contrappasso a quanto scritto sopra.
Se uno acquista a prescindere, la Panini pensa che stia facendo un buon lavoro e continua su quella strada.
Viceversa, proverà a cambiare formula (non è sempre un bene; o, meglio, lo sarà sicuramente per qualcuno, ma non per altri) per cercare di vendere qualche copia in più.

Il punto però è che alla fine sempre di storie ristampate stiamo parlando.
Quindi mi cambi il titolo e le storie contenute, magari  selezionandole da un unico tema che ti sei prefissato, ma alla fine sempre storie di topi e paperi sono.
Quello che intendevo è che se io comprassi 10.000 copie di ogni numero di TI pe la panini sarebbero 10.000 copie vendute e poco gliene cale se le ho tutte io oppure 10.000 persone diverse.

La questione del sostenere o meno una testata è assai delicata. Personalmente acquisto il Topolino settimanale sono quando ospita storie di ottimi autori o altre iniziative che approvo, esprimendo così la mia approvazione per una determinata politica editoriale e la mia bocciatura di un'altra. I Migliori Anni Disney non lo prendo perché la considero una testata inutile così com'è, e perme tanto vale che chiuda.
Tesori International è una testata particolare dal destino non segnato, non sappiamo infatti che direzione potrebbe prendere, anche se, a parte gli interventi sulla Saga, sembra essere basata sul riciclo puro e semplice: di storie meritevoli di essere raccolte e riproposte dopo almeno 10 anni di oblìo, certo, ma pur sempre di riciclo si tratta, praticamente senza lavoro editoriale. Addirittura sono state presentate storie nella versione rimontata di Topolino perché non erano uscite su Zio Paperone. Non condivido questa linea ma non è da escludere che possa cambiare. A questo proposito sarebbe utile un filo diretto con i curatori per poter avere certezze sull'effettiva possibilità di avere in futuro storie di nuova traduzione o in formati inediti in Italia.

Addirittura sono state presentate storie nella versione rimontata di Topolino perché non erano uscite su Zio Paperone. Non condivido questa linea ma non è da escludere che possa cambiare.

Viene specificato negli editoriali che il problema è la difficoltà/impossibilità nel reperire gli originali anche dall'estero e già ai tempi di Zio Paperone. Per cui non lo imputerei come colpa all'editore.
Alla fine ho acquistato il 5° numero incuriosito visto che oltre alla prima storia di Paperoga del duo Kinney-Hubbard non avevo nulla (conscio anche che  forse un secondo albo non basta intanto lo prendo come le origini di Paperoga) e mi sto divertendo a leggerlo..

Viene specificato negli editoriali che il problema è la difficoltà/impossibilità nel reperire gli originali anche dall'estero e già ai tempi di Zio Paperone. Per cui non lo imputerei come colpa all'editore.

Impossibilità è una parola grossa: le storie proposte su tre strisce nel volume dedicato a Paperoga sono in realtà state pubblicate nel formato originale su quattro strisce in altri Paesi europei in questi ultimi anni, come si può verificare sull'Inducks: basterebbe procurarsi gli impianti e riletterare le storie. Evidentemente questo lavoro non si vuole fare, ma così non si aggiunge nulla a quanto già posseduto da noi appassionati.

E fare il passaggio inverso?
Dal rimontaggio in 3 strisce rimontare tutto nuovamente come in originale?
Il problema resta il volerlo fare...

E fare il passaggio inverso?
Dal rimontaggio in 3 strisce rimontare tutto nuovamente come in originale?

Questo magari no. Nel rimontaggio su 3 strisce si perdono e aggiungono  dettagli, nuvolette comprese, che rendono impossibile il passaggio inverso. Ma la Egmont potrebbe fornire gli impianti su 4 strisce.

Impossibilità è una parola grossa: le storie proposte su tre strisce nel volume dedicato a Paperoga sono in realtà state pubblicate nel formato originale su quattro strisce in altri Paesi europei in questi ultimi anni, come si può verificare sull'Inducks: basterebbe procurarsi gli impianti e riletterare le storie. Evidentemente questo lavoro non si vuole fare, ma così non si aggiunge nulla a quanto già posseduto da noi appassionati.

guarda, io avevo fatto una ricerca veloce e mi era spuntato che in Danimarca ne hanno stampate una 20ina scarsa... molte sono tutt'ora inedite in USA... dove dovrebbero prendere gli impianti su 4 strisce (originali o tradotte dal danese)???

...in Danimarca ne hanno stampate una 20ina scarsa... molte sono tutt'ora inedite in USA... dove dovrebbero prendere gli impianti su 4 strisce (originali o tradotte dal danese)???

Le storie non pubblicate in Danimarca sono uscite abbastanza recentemente in altri Paesi europei: non dovrebbero esserci particolari difficoltà a procurarsi i loro impianti, visto che i nostri circolano liberamente in tutto il globo.

La questione del sostenere o meno una testata è assai delicata. Personalmente acquisto il Topolino settimanale sono quando ospita storie di ottimi autori o altre iniziative che approvo, esprimendo così la mia approvazione per una determinata politica editoriale e la mia bocciatura di un'altra. I Migliori Anni Disney non lo prendo perché la considero una testata inutile così com'è, e perme tanto vale che chiuda.
Tesori International è una testata particolare dal destino non segnato, non sappiamo infatti che direzione potrebbe prendere, anche se, a parte gli interventi sulla Saga, sembra essere basata sul riciclo puro e semplice: di storie meritevoli di essere raccolte e riproposte dopo almeno 10 anni di oblìo, certo, ma pur sempre di riciclo si tratta, praticamente senza lavoro editoriale. Addirittura sono state presentate storie nella versione rimontata di Topolino perché non erano uscite su Zio Paperone. Non condivido questa linea ma non è da escludere che possa cambiare. A questo proposito sarebbe utile un filo diretto con i curatori per poter avere certezze sull'effettiva possibilità di avere in futuro storie di nuova traduzione o in formati inediti in Italia.

I miei acquisti del Topo settimanale sono ormai episodici, anche perchè già prendo : la Legendary di X-Mickey, moltissime Definitive, UACK e Tesori International. Ho saltato il numero del Gott perchè ho la omnia del Corsera, nel complesso sono soddisfatto. Prima la $aga ed ora  Kinney/  Hubbard ( piacevole sorpresa ! ). Possiamo cercare e trovare mille difetti, ma l'iniziativa è lodevole e supporterò la testata

Tesori International non è rivolta a chi possiede l'omnia di Barks o Gottfredson, ma soprattutto a chi ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo del fumetto Disney. E finora è una strategia altamente vincente.

Tesori International non è rivolta a chi possiede l'omnia di Barks o Gottfredson, ma soprattutto a chi ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo del fumetto Disney. E finora è una strategia altamente vincente.

Sono pienamente d'accordo, è il mio caso visto che al di là degli autori più blasonati e celebri non sono un esperto. Questa testata mi porta comunque a contatto con storie e autori che non conosco (sebbene per avere una conoscenza più completa ai volumi che prendo in edicola devo abbinare la costante lettura di questo topic )

Come da me auspicato all'annuncio del numero 5 di TI dedicato a Kinney/Hubbard, il numero 6 a quanto pare sarà incentrato sulla produzione americana di Macchia Nera degli anni 60! Eccezionale