Recensione PK Giant 58 Double Special Edition - Super / Duckmall Ad aprile 2021 commentavamo l’
ultimo numero di
PK2 Giant, ringraziando Alex Bertani per aver chiuso la ristampa della serie e sperando in una possibile riproposizione dei due speciali mancanti e delle storie brevi rimaste escluse.
Forse siamo stati ascoltati, dato che è uscito un nuovo albo che raccoglie Super, lo
Speciale 00 uscito nell’agosto 2000 come ultimo
spin-off di
PKNA,
e Duckmall, primo e unico volume extra di
PK2 uscito nell’agosto 2001.
La ristampa presenta solo i fumetti, con un editoriale di presentazione che annuncia per aprile 2022 un’altra uscita. Ulteriore e gradita sorpresa
la copertina inedita di Sciarrone, che mostra il centro commerciale teatro delle vicende del secondo albo qui ristampato.
Gli speciali di PKNA erano nati per occupare lo spazio estivo, costruiti come serie di brevi collegate da un filo conduttore, come
dicevamo in questa recensione. L’albo del 2000 non fa eccezione:
tutte le storie hanno un tema in comune – il supereroe, il suo ruolo, il rapporto con la società, e via dicendo – legate insieme da un fotoromanzo con protagonista
Oskar Bertoni, il metafumettistico personaggio che imperversava nelle rubriche del
magazine come figura totalmente assurda (volto e corpo prestati dall’autore Davide Catenacci).
Già questo rende l’idea di come l’ultimo speciale fosse del tutto surreale, ben poco serio e molto sopra le righe, sempre pronto a buttarla in caciara.
Il fotoromanzo, demenziale e davvero divertente,
non è presente in questa ristampa – probabilmente avrebbe avuto bisogno di troppe spiegazioni -, mentre era stato pubblicato su
PK – Il mito 17. Le storie, pur ben strutturate e realizzate dagli autori di punta –
Faraci,
Artibani,
Cordara,
Sisti,
Enna – risultano invece poca cosa. In certi casi sono vicende che anticipano le atmosfere poco realistiche e sempre facilone di
PK- Pikappa.
La storia di Sisti, ad esempio, gira su sé stessa senza nessuna pretesa, mentre Faraci realizza una trama metafumettistica di poco interesse. Artibani scrive una storia infarcita di idee su come si sceneggia un fumetto di supereroi, ben gestito ma non propriamente in linea con la testata. Macchetto invece scrive una vicenda senza capo né coda, salvata solo dagli stupendi disegni di
Manuela Razzi.
Si respira per tutto l’albo una certa leggerezza, in cui i disegnatori non sono i più blasonati della collana. Inoltre, il numero non presenta alcun fattore di
continuity rilevante e le storie non vogliono davvero raccontare nulla. La redazione era alacremente al lavoro per realizzare la nuova testata di
PK2, e
lo Speciale 00 era una pratica da sbrigare con scioltezza.
Immagine promozionale di Super, uscito nell’agosto 2000
Lo speciale dedicato a
PK2, invece, funziona decisamente meglio.
Lo scopo dell’albo è mostrare il vasto cosmo di personaggi nuovi introdotti con la seconda serie. Si tratta di
sette storie da 10 tavole ciascuna (più quattro tavole di prologo ed epilogo) ambientate al Duckmall, il centro commerciale di Paperopoli introdotto in
Carpe Diem, dove Paperino lavora per l’agenzia di sicurezza StarCorp.
Ogni storia presenta un personaggio diverso ed è scritta e disegnata da vari autori. Se le prime due vicende appaiono piuttosto risibili e alquanto modeste (specie la seconda), nel
Piatto del giorno abbiamo un Francesco Artibani assai carico, che usa con caustica ironia Angus Fangus e Mike Morrighan e
tratteggia in maniera spietata il mondo del giornalismo, creando una struttura narrativa robusta in cui tutti i pezzi si incastrano con estrema disinvoltura.
Pastrovicchio, pur non avendo scene d’azione, si muove bene nell’uso dei personaggi secondari.
La storia successiva,
Qualcosa che manca, è la punta di diamante dell’albo.
Bruno Enna ci porta in un’ordinaria giornata di Lyla, che cerca di trovare un senso nel suo essere bloccata in un tempo che non le appartiene. L’autore sardo ci aveva già portato in un viaggio nella mente del droide in
Frammenti d’autunno e qui, sempre in coppia con l’abile
Claudio Sciarrone, ci mostra tutte le idiosincrasie di un mondo umano fatto di librari ipocriti, promotrici consumistiche, bambini mostruosi e genitori orribili. Nonostante i difetti di questo tempo, comunque, Lyla sarà capace di trovare il suo spazio.
Una storia tutta al femminile di
Gaja Arrighini e
Silvia Ziche ci porta in una commedia anticipatrice dei meccanismi registici di
Camera Café, strizzando l’occhio all’innovazione presente in
Motore/Azione. Infine, menzione di merito ai bei disegni di
Corrado Mastantuono, che ci mostra nella storia finale Paperinik e si collega al filo conduttore, sempre con i propri disegni.
Il fatto che tutta la storia ruoti attorno a
Waldo, la mascotte del centro commerciale con un dollaro impresso sulla pancia e le piume piene di soldi,
fa riflettere sulla mentalità potentemente consumistica tipica della fine degli anni Novanta. Al contempo, i gadget del pulcino che scrutano il mondo per individuare storie da raccontare
anticipano l’onnipresenza contemporanea dei social media.
Un albo, questa ristampa, mal riuscito nella prima metà ma con qualche perla poco nota nella seconda.
Imprescindibile per chi ha continuato la ristampa di PK Giant e ottimo segnale di cortesia nei confronti del lettore da parte di Panini.
Voto del recensore:
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