Max, il punto non è non voler capire certe logiche economiche, dato che qui nessuno ritiene la Panini un ente benefico, ma
resta il danno oggettivo di chi ha seguito questa testata e che ora si ritrova con materiale di valore quasi nullo (situazione non dissimile rispetto a quanto accaduto con Uack! non troppo tempo fa) e credo che ciascuno abbia il diritto di lamentarsene senza doversi giustificare o quasi vergognarsene perchè "non comprende" che non poteva andare a finire diversamente.
Se subisco una perdita, questa
permane anche alla luce delle logiche editoriale che stai cercando di spiegare, e l'unica conclusione che da queste ne potrei trarre non sarebbe altra se non quella di
diffidare, in futuro, dal dare credito a questo editore nel caso di iniziative editoriali.
La cosa che mi perplime è che al momento i più strenui attaccanti premettono di non aver seguito la serie perché non ne era interessato. Grazie per la solidarietà, però mi pare paradossale che i più accaniti siate voi e non chi la testata la seguiva con regolarità e quei soldi (il cui valore state cercando di sostenere) li ha spesi.
E' meno paradossale di quanto possa apparire, quantomeno per me che sono rimasto "scottato" da Uack! (preso, nelle intenzioni, per avere un tutto-Barks e poi rivenduto
in perdita per passare alla GDDP) e che comunque seguo la ristampa dei Gialli di Topolino, altra testata che evidentemente potrebbe benissimo venir soppressa per scarse vendite ben prima del raggiungimento dei 17 numeri.
Dunque, almeno nel mio caso, non si tratta di un'astratta indignazione "di principio".
Concordo però sul discorso di Gancio che occorrerebbe un piano editoriale, ora che il terreno è stato sondato, che proponga meno ma più ponderato e di qualità.
Almeno su questo vedo che siamo un po' tutti d'accordo, "attaccanti" e "difensori", e anche se (ad oggi) non scorgo alcun segnale che possa indicare un ipotetico cambio di rotta verso politiche editoriali più caute e solide, mi auguro che prima o poi si rendano conto di quanto sia opportuno effettuare valutazioni non solo nel breve periodo (sfruttando l'entusiasmo iniziale per la nuova testata, magari con primo numero variant o amenità varie) ma allargando la visuale il più possibile (al netto di errori in buona fede, ovviamente) per capire quali effettive probabilità di successo potrebbe avere un determinato progetto.