Numero abbastanza interessante, a partire da una copertina fra le migliori di sempre, molto evocativa del personaggio e del suo legame con Paperopoli, ben disegnata e colorata, insomma un ottimo biglietto da visita!
Purtroppo le dolenti note iniziano quasi subito, con l'inedita che - senza troppi giri di parole - mi ha parecchio deluso :(
Buona fortuna, Paperinik consta delle solite 20 striminzite tavole, ma qui il problema non è certo la lunghezza, anzi. Ma andiamo con ordine.
L'incipit non è dei più originali, con Paperino parecchio stizzito per le solite vanterie del cugino Gastone, fortunato al punto da vincere un'improbabile estrazione fra i "non partecipanti" alla lotteria
taldeitali. A questo punto, dopo un intermezzo che lascia intuire (con i disegni più che con i testi) con buona approssimazione quale potrà essere il "colpo di scena" finale, inizia la parte centrale...
Bene, fa sempre piacere ritrovare l'appellativo di
diabolico vendicatore, peccato che l'uso che ne vien fatto risulti alquanto
out of character, almeno stando a quanto conosciamo sinora del personaggio: Paperino decide, infatti, di vendicarsi del cugino sfruttando il suo alter ego mascherato e le sue superarmi, per <<
per punire gli abusi della buona sorte!>>. Inizia cosi la sequenza-chiave di tutta la storia, costituita da tutta una serie di... vani tentativi di far sfigurare il cugino di fronte agli occhi dei pochi passanti presenti per strada di notte o altri scherzetti da bambini! Sono pagine che ho fatto davvero fatica a scorrere, non solo per la banalità delle "vendette" messe in campo (dal paralizzare Gastone in una posa buffa al fargli sbagliare un tiro a freccette, fino alla "cattiveria massima" del propinargli un pasticciato sandwich con ingredienti a casaccio - proprio un'impresa degna di Paperinik, non c'è che dire...
) ma anche per la ripetitività delle medesime situazioni, con Gastone che puntualmente trae beneficio da ogni maldestra birbonata. Il tutto si conclude, per fortuna del lettore, con Paperino che si arrende ed il conseguente - e prevedibilissimo - gesto di ravvedimento proprio di Gastone, che regala un biglietto per la partita allo sfortunato cugino.
Come detto, la storia mi ha veramente deluso, per varie ragioni: non solo la banalità generale della vicenda (che credo di aver messo in luce nel breve sunto che precede), ma anche per l'uso distorto del protagonista. E' vero, anzi sacrosanto, che Paperinik nasca proprio come
vendicatore del povero e bistrattato Paperino, ma in origine si trattava di situazioni ben diverse e molto più serie: a mero titolo d'esempio, in "Paperinik e la bella addormentata" (dove Gastone gioca il ruolo dell'antagonista) Paperino desidera vendicarsi del bieco cugino che tenta non solo di truffare lo zio in combutta con Rockerduck, ma pure di fargli perdere la casa mediante sfratto... roba da codice penale per il biondo fortunello, altro che le due vanitose chiacchere da bar che convincono Paperino ad agire in questa storia... In altre, seppur meno gravi, occasioni Paperinik viene chiamato ad agire nei confronti del cugino che tenta in tutti i modi di approfittare di momenti favorevoli per far breccia nel cuore della fidanzata di Paperino, situazioni che quantomeno denotano una precisa volontà, un vero e proprio "dolo" nei confronti del cugino, mentre stavolta non c'è nulla di tutto ciò, eppure Paperino decide comunque di indossare i panni del "vendicatore" arrivando al punto di narcotizzare ed immobilizzare un incolpevole venditore ambulante di panini pur di (provare a) vendicarsi del cugino.
In definitiva si tratta di una storia che, a mio giudizio, non è riuscita nell'intento.
Il resto dell'albo presenta comunque qualche buona storia, come "Paperinik e i rischi della miniaturizzazione", "La fondazione Paperinik" e l'insolita, per il suo sfiorare la tematica del paranormale, "Paperinik e l'anello del male".
Purtroppo, come già fatto notare da Phantomblot, la presenza di "Paperinik ed il fantasma fantatronico" denota la solita, ormai cronica, carenza di attenzione e cura editoriale nella selezione delle storie: il "Cavaliere Analogico" (antagonista tra i più riusciti degli ultimi anni) esordisce con
Paperinik e la fantomatica Fantomius, per poi ritornare in
Paperinik & l'ignobile attacco della telefonia mobile e solo da ultimo nella storia qui pubblicata. Peccato, è una vera occasione persa perchè questo
villain poteva essere a buon diritto presentato nella sezione "guest"... come al solito, per Panini le testate economiche da edicola non meritano troppo sbattimento, e se cerchi la cura editoriale devi cacciar fuori importi a due cifre...
Ah, per la cronaca, la "sezione-guest" presenta una storia che, in un certo senso, fa il verso all'inedita, dato che vede come co-protagonista ancora Gastone, ed almeno in questa occasione Paperinik agisce per ragioni più condivisibili: l'apparente invidia dell'altrui successo è, in realtà, dettata dalla constatazione che nessuno dei buoni risultati ottenuti dal cugino si deve all'abilità o alla costanza, eppure i cittadini bandieruole non sembrano (voler) accorgersene.