Gli anni 50 sono lontanissimi da noi (non solo in senso storico), l'immaginario collettivo italiano è ricco di 60s, non di 50s.
Non farei questa netta distinzione: l'immaginario collettivo dei '50 è ricco, variegato e colorato e anche molto attuale a livello di immagine:
dall'America Happy Days (Fonzie, Ricky & C.), Grease, i Drive In, le macchine lunghe, scoperte e colorate, gli interni delle case con i frigo tondeggianti, le moto, Marlon Brando con la canotta sudata e strappata, James Dean, la gioventù bruciata che balla freneticamente il rock&roll scandalizzando i benpensanti e i religiosi
("è la musica del diavolo"), Elvis che ancheggia in tv, Marilyn con la gonna alzata dal vento della metro, i musicals a colori, le prime vere rivolte razziali nel Sud e il primo MLK...
In Italia il Sordi di 'un americano a Roma', Fellini, Totò, Mike, il boom economico e quello televisivo di Lascia e Raddoppia e Carosello, la rivalità Lollo-Loren, Poveri ma belli, Pane Amore e Fantasia, la 500, la 600, la Vespa, la Lambretta, la Dolce Vita (uscita nel febbraio '60 ma girata nella primavera/estate del '59, prendendo spunto da ciò che era capitato negli ultimi anni in Via Veneto: scandali, paparazzi, notti sfrenate nei night club, tutto riportato dalle riviste che oggi diremmo di gossip, anche loro in forte espansione)...
Tutto ciò è, si lontano ma anche molto vicino nella nostra memoria collettiva, come nel caso degli anni '60, d'altronde.