Delusione: è questa la parola che meglio sintetizza il mio personal stato d'animo a leggere parte dell'indice dei migliori anni 1975. Sembra assurdo, ma c'è una consistente coazione a ripetere errori e prolungare solo il fastidio nei lettori affezionati e fedeli, quelli che da anni supportano le cosiddette testate per collezionisti da Disney a Panini, e che vedono spesso frustrata questa fiducia. Vediamo nel dettaglio il problema.
Partiamo dai
razziatori del Rio Grande, storia del ciclo di Topolino Kid di Martina. Storia valida, piacevole, ma del tutto fuori contesto, pubblicata senza le altre storie. L'impostazione completista che è partita con le testate da edicola e poi proseguita con alterne fortune su Tesori Disney, Definitive e Tesori International viene in questo modo disattesa. Non ha senso pubblicare una storia di un ciclo da sola. Sarà anche rappresentativa di un periodo, ma appare più una giustificazione pretestuosa che altro. Inoltre, il ciclo in questione è già stato pubblicato piuttosto bene su Tesori, seppur mutilo delle storie recenti. Che senso ha riproporre una storia a caso? Si faccia piuttosto un volume con le altre storie del ciclo. In questo modo sono solo 57 tavole sprecate, in una testata di 160 pagine al prezzo aumentato di 5€: non il massimo.
Una motivazione si potrebbe trovare in
Topostorie n. 11, uscito due anni fa e contenente alcune storie del duo western. Un bel volumetto, e che non pubblicava il Rio Grande. Sarebbe una sinergia interessante, se non fosse che ci troveremmo ad una certa schizofrenia editoriale, se si vuole da un lato promuovere topostorie, e dall'altra danneggiare chi ha comprato la Evergreen edition, o lo stesso Topostorie, con la ristampa dell'
evasione clinica sui migliori anni 1974.
Il dubbio resta, come resta la delusione per storie pubblicate in maniera casuale, e che danneggiano il lettore fedele senza attirare in modo particolare il lettore estemporaneo, che compra a caso a prescindere da quello che si pubblica. Uno cui interessa Topolino Kid, si cercherà Tesori su eBay, che non questo numero in edicola. Sarebbe stato meglio, se si voleva avere qualcosa di Martina in questo numero, pubblicare
questa o quest'
altra storia di Paperinik, per proseguire una traduzione già iniziata su DAO (n.
19,
20 e
14) e continuata sui Migliori Anni (
12), dando così solidità alla testata.
Ma proseguiamo con l'altra storia, un roboante annuncio che su Anteprima recita "Il
mio e il vostro successo di Marco Rota, una vera rarità raccolta in questo volume". Allora, la storia è una piacevole autocelebrazione della testata arrivata al numero 1000, 8 tavole autopromozionali con un Rota scatenato nel disegnare tanti personaggi diversi meno ricorrenti. Ma non è certo una verà rarità, perchè nel 2012 sul numero
20 di DAO era già stata pubblicata, lì sì un vero piccolo evento inedito e molto interessante.
Ristamparla sulla testata che di fatto continua DAO (e, a livello fiscale - legale, la testata è proprio la stessa anche come numerazione) appare come una grande beffa. Per il lettore fedele, che se la vede ristampata a poca distanza, per una storia piacevole ma una chicca, che merita una ristampa ogni 20, 30 anni, non dopo 5. E per il lettore occasionale, che legge su Anteprima di una rarità che di raro ha ormai ben poco, e che potrebbe essere facilmente deluso da una storiellina, più per appassionati che altro. Ma comunque, qui sono solo 8 tavole, contro le 57 del Rio Grande.
In sintesi, i Migliori Anni sembrano incapaci di soddisfare il pubblico fedele, riproponendo le stesse cose con fastidiose sovrapposizioni. Si cerca di indorare la pillola con buone operazioni, come le pubblicità di Paperino's nel prossimo numero, ma alcune cadute di stile rsultano pesanti, fastidiose, e del tutto gratuite. Un vero peccato, perchè basterebbe proprio poco per accontentare tutti. Per dei consigli non richiesti e disinteressati
rimandiamo
qui.