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I Classici della Letteratura - Paperodissea

0 Utenti e 3 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

    Re: I Classici della Letteratura - Paperodissea
    Risposta #15: Lunedì 15 Mag 2006, 15:21:29
    Io alla mia integrità fisica ci tengo; con mia moglie ci parli tu? (Senza contare il fatto che su Ebay li venderei a MOLTO meno di quanto li pagai a suo tempo; che lo spazio in casa non c'è più; che soprattutto i soldi sono pochi e servono per pagare l'affitto, il mangiare, le bollette,... continuo?)

    Se ne fai una questione di soldi allora hai ragione, ci mancherebbe! Sono tutt'altro che economici questi volumi purtroppo, e sono comunque ben lontani dall'essere perfetti e "definitivi".

    Citazione
    poichè queste storie le ho già, anche se in un'edizione che tu ritieni pessima (ed è un tuo giudizio; per me è una buona edizione, non il massimo ma sicuramente non così brutta come tu la giudichi)

    No no, tendo a precisare bene questa cosa... non sono io che la ritengo pessima, è pessima per considerazioni puramente oggettive. E' importante sottolinearlo. Poi a te può bastare, a ognuno il suo, ma questo non toglie che l'edizione sia terribile. Come qualsiasi edizione rimontata di qualsiasi cosa. Che senso ha lamentarsi per Corto Maltese o l'Eternauta e non per Topolino? Non hanno forse la stessa identica dignità artistica?
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      Re: I Classici della Letteratura - Paperodissea
      Risposta #16: Lunedì 15 Mag 2006, 15:23:29
      mentre Simona Foti fa una mini-biografia (vorrei dire copiata da altre fonti, ma non ho le certezze non avendo io confrontato) su Gian Giacomo Dalmasso.
      Azz, non l'avevo notata questa. Lo diciamo? Diciamolo... Dalmasso è qui per errore, non c'entra nulla con la Paperodissea, ha solo... ehm... scritto il prologo per il Classico omonimo (che però non c'entra niente). Sì, l'errore è nell'inducks (discende dall'indice di Fossati) e, sì, verrà corretto al più presto.
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        Re: I Classici della Letteratura - Paperodissea
        Risposta #17: Lunedì 15 Mag 2006, 15:26:29
        Ci siamo capiti, tu sulle mie necessità ed io sulle tue opinioni; la cosa più importante per me era questa.  ;)
        Qualcuno che torni a scrivere del volume?

        EDIT: vedo che alla mia domanda qualcuno a caso ha già provveduto...
        « Ultima modifica: Lunedì 15 Mag 2006, 15:29:02 da Alle »
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          Re: I Classici della Letteratura - Paperodissea
          Risposta #18: Lunedì 15 Mag 2006, 16:41:07
          Io non mi lamentavo direttamente dell'edizione.

          Immaginavo, anche perchè questa mi pare un'edizione superba.



          Citazione
          Mi lamentavo del fatto che sembra ci sia una scelta editoriale malata, mi sia concesso l'uso di questo termine, che porta a riciclare tipologie di testate (Astromondi, Parodie, Gialli, Paperinik etc...) solo per la comodita' di ristampare piu' o meno integralmente le stesse storie in fascicoli analoghi. Per esempio, se guardi le storie pubblicate su Paperinik, sono piu' o meno le stesse in due tre numeri.. quando il fascicolo non si ripete pari pari (o quasi) come avvenne con il numero 1.

          Non mi pare ci sia nulla di strano o "malato".
          Anzi mi pare assolutamente normale che le cose che vendono di piu' vengano maggiormente ristampate. Anzi, come faceva intendere in altro post Grrodon, meglio cosi: questo vuol dire che ci sono sempre nuovi potenziali acquirenti interessati.


          Citazione
          Se le Parodie fossero apparse una al mese sui Grandi Classici l'intento che dicevi tu sarebbe arrivato uguamente (accessibili ad un pubblico vasto) ma senza dover far spendere alla gente 7.90 euro a settimana per due storie, e senza continuare a dare l'idea di un riciclo continuo e perpetuo.

          A parte che qui non si parla certo di riciclo, perchè le due edizioni (quella "sgrausa" delle Grandi Parodie Disney e questa molto migliore) non sono paragonabili (anche per il formato), anzi si puo' parlare finalmente di un'opera che mira a raccogliere filologicamente e in modo coerente (ed a un formato ottimo, ANCHE per il prezzo) le parodie, mi pare in realta' evidente che il "target" di riferimento (appassionati Disney + acquirenti del quotidiano) sia assai diverso rispetto ai GC, sia per il pubblico potenziale sia, per l'appunto, per la coerenza che coi GC andrebbe persa.
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            Re: I Classici della Letteratura - Paperodissea
            Risposta #19: Mercoledì 17 Mag 2006, 22:39:24
            Ed è uscito anche il secondo volume, e per questa settimana l'ho preso ancora. Questa volta le store sono tre, di cui una imprevista e a sorpresa, e sono tutte e tre legate da un tema comune, e cioè i poemi omerici. Segnalo con mio disappunto come la qualità dell'apparato redazionale questa volta lasci un po' a desiderare, non proponendo affatto articoli che narrino la nascita di queste storie, ma banali - e fin troppo dettagliati - riassunti delle opere originali. Sinceramente avrei preferito che questi riassunti occupassero un box all'interno dell'articolo, e che proponessero un raffronto tra opera originale e parodia allo scopo di apprezzarla meglio.

            Paperodissea (Dalmasso-Martina/P.L. De Vita): E non si capisce bene il motivo per cui abbiano ancora una volta scelto la storia più corta (delle due principali) per titolare il volume. Oltre ad essere qualitativamente inferiore alla Paperiade, la Paperodissea andava inserita dopo anche solo per rispettare la successione dei poemi omerici, ma probabilmente quelli del marketing avranno pensato che avrebbe attirato più pubblico un volume intitolato con paper + nome originale dell'opera, piuttosto che l'"enigmatica" contrazione di Paperiade. Ma vabbè, non sottilizziamo troppo. Paperodissea è una storia molto strana. Innanzitutto Dalmasso traspone l'Odissea in modo molto libero, ricalcandone a grandissime linee la trama, in secondo luogo non è facile capire se si tratta o meno di una storia in costume: a parte la scelta strana di ambientare il tutto in uno scenario western anzichè nella Grecia antica o nella Paperopoli moderna, è un po' fastidioso il fatto che alcuni personaggi conservino il loro abituale abbigliamento. Tutto questo rende la storia tremendemente raffazzonata e confusa e più di una volta viene da chiedersi quale sia la reale ambientazione. Se a questo aggiungiamo alcune incoerenze interne come i nipotini che aspettano lo zio da dieci anni eppure ricordano la loro vita quando lui c'era, Pippo che entra al palazzo de Paperoni per poi scomparire e riapparire in macchina oppure Paperino che da una vignetta all'altra smette i panni del sodato per riprendere i soliti, o alcune caratterizzazioni al limite dell'incredibile come il Paperino imbecille che si mangia alla roulette i soldi che Nonna papera gli ha dato per pagare i debiti, si ottiene una storia deludente. I disegni di De Vita padre invece a me sono piaciuti, e benché spesso scadano, sanno anche regalare Paperini espressivissimi. Certo che si nota come il disegno umoristico non sia ciò per cui è nato, quantomeno osservando gli indiani a cavallo in ombra della prima vignetta.

            Paperiade (Martina/Bottaro): E qui si inizia a ragionare. Una classica storia Martiniana in cui i paperi si fronteggiano odiandosi l'un l'altro, il che è propedeutico a una parodia di una storia di guerra. La mano "colta" del professore la si vede già dalla prima tavola in cui tre sestine introducono la storia. Storia che è lunga, forse un tantinello troppo, protraendosi per tre puntate, contro le due della Paperodissea.
            L'amore di Martina per i mischiotti non risparmia neanche questa storia in cui appaiono, oltre a un discreto cast paperesco, anche Pippo e Capitan Uncino. E se la presenza di Pippo è più che giustificata, Capitan Uncino appare un po' fuori posto, benché tecnicamente non sia poi così forzato il volerlo ricondurre in un contesto Calisotiano. E poi c'è Bottaro, che disegna da Dio e sperimenta il suo celebre sincretismo che tende a fondere stili diversi. Ecco quindi i paperi in tutto e per tutto simili ai modelli Barksiani, modelli da cui si ricava l'energumeno suino, novello Porco de Lardo, che se la prende con Paperino. C'è poi l'eccezione di Paperina, ritratta invece in pure stile Taliaferriano, quella della ciurma di Capitan Uncino, assai fedele al look che ha nel film e soprattutto Pippo, più gottfredsoniano che mai. E per finire gli indigeni dell'isola sono ricalcati dalla gottfredsoniana Topolino e la Mosca Tzig-Tzag. Un panorama piuttosto stimolante per un disneyano, che fa perdonare alcuni punti morti all'interno della storia. Una parodia più che buona in definitiva, fedele all'opera originale più per una serie di analogie che per un seguirla pedissequamente.

            Topolino e il Ritorno del Cavallo di Troia (Langhans/Ferioli): E qui ci si incazza.  Perchè non è possibile che con il ben di Dio di disegnatori che hanno alla Egmont, si ostinino a continuare la linea di ricalco dei modelli barksiani e murryani. Eggià perchè questa storia non si discosta per nulla dai tipici cliché delle banali storielle americane disegnate da Murry che tanto hanno contribuito a distruggere nell'immaginario popolare il mito di Topolino. E qui gli elementi ci sono tutti: una vacanza di finto riposo, un Pippo più stupido che mai, il solito professorone meteora, Sgrinfia, Gambadilegno vestito da capitano. Ci abbiamo messo anni per liberarci da queste banalità ed ecco che in Egmont continuano a propinarcele. Vabbè che la storia è del 92, ma dubito leggendo Zio paperone che le cose siano troppo cambiate. Mi auguro solo che le cose in Danimarca cambino in fretta, perchè non vorrei vedere un talento come quello di Ferioli venir sprecato come è successo con il povero Branca.

            Un volume inferiore, sicuramente. Ma dalla prossima settimana arriva l'Inferno...

            da La Tana del Sollazzo

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              Re: I Classici della Letteratura - Paperodissea
              Risposta #20: Mercoledì 7 Giu 2006, 20:36:04
              E anche questa serie, credo, arriva il venerdi (almeno da me  ;D ;D ;D ;D ) e quindi, come gia' avvenne per Topolino Story, tranne casi particolari, leggero' con alcune ore d'anticipo il volume.
              Questo secondo volume contiene non due ma tre storie.

              Le gia' note
              - Paperodissea - Dalmasso e Martina/Bottaro
              - Paperiade - Martina/De Vita Sr.
              e la terza,
              - Topolino e il ritorno del Cavallo di Troia - Langhans/Ferioli che poco c'entra, se non per il suo ritrovo da parte dei nostri (e a questo punto, allora, andava bene anche la storia di Barks e Van Horn)

              Il volume, copertinato da Fabio Pochet (che non e' male, ma i personaggi sono troppo bamboleggianti), contiene due interventi di Claudio Riva sulle opere originali e sul suo autore, mentre Simona Foti fa una mini-biografia (vorrei dire copiata da altre fonti, ma non ho le certezze non avendo io confrontato) su Gian Giacomo Dalmasso.

              Il volume e' sempre buono e valido ma uno, senza malizia e senza rancore, si chiede se veramente c'era bisogno di una nuova edizione delle Parodie Disney e non di un proseguimento, con gli anni 80 e 90 di Topolino Story.

              Sembra, dalle scelte editoriali attuate ultimamente dalla dirigenza, ci sia la voglia di settorizzare il piu' possibile le storie affinche' vengano, nel tempo pubblicate solamente su una testata ben specifica delle molteplici attualmente in edicola.
              Cosi' il Paperino ristampa se stesso, Paperinik cult ristampa Paperinik, i Gialli ristampano Topomistery, gli Astromondi ristampano Paperfantasy, Pocket Love ristampa Minni, i Classici della letteratura ristampa le Parodie, il Mega ristampa il Mega, PK e X-Mickey peggio che andar di notte...
              Ora... considerazione personale... dato che gran parte (non e' un segreto) delle testate sopra citate sono in gestione ad altra azienda e questa azienda e' la stessa che negli anni passati gestiva Paperinik, Topomistery, Paperfantasy, il Mega ed altro, non e' che il problema delle ristampe non risieda tanto in Via Sandri, quanto in altro luogo? Certo, se questi possono fare cosi' un motivo ci sara'.
              Mi sembra, pero', che le soddisfazioni maggiori, per i lettori, arrivino grazie al coinvolgimento di personalita' importanti nell'ambito del fumetto, non solo Disney. E mi sembra che le soddisfazioni maggiori arrivino quando dietro ad un'uscita c'e' una scelta editoriale fatta con buon senso e un minimo di conoscenza della materia.
              Con questo non sto dicendo che testate fotocopia di quelle di dieci anni prima non debbano esistere, sto solo dicendo che il lettore Disney un po' piu' anziano e scafato (come possiamo essere noi di questo forum), attualmente si sente preso un po' in giro da scelte editoriali che non sempre si riescono a comprendere...
              Questo per colpa del fatto che noi, da veri appassionati, ragioniamo per emozioni e per gusto (spesse volte migliore di coloro che materialmente compilano i sommari) e non attraverso complicati calcoli di marketing che vogliono questa, quella o quell'altra cosa...
              Per esempio... perche' ci deve essere un divario spropositato sia in testate che per numero di storie tra paperi e topi?

              Scusate l'off topic ma sono cose che mi porto dentro da un po' e ho approfittato di questa ennesima bufala per esternarle.


              Ciao.

              Io sono un utente medio Disney;

              Non sono un vero collezionista ma me la cavicchio per quanto concerne una moderata conoscenza in merito alle pubblicazioni "Disney"...

              La mia domanda è:
              E' davvero necessario farsi dei pipponi di tal misura ogni volta che esce una pubblicazione di qualche tipo?!?
              Non credo che lo scopo degli editori sia quello di rendere pressochè lobotomizzato l'utente medio fino a portarlo ad acquistare ogni volume edito dalla propria casa (come invece tentava di fare IL RAGNO in una storia di Rat-man ;D)...

              Il sunto è a parer mio: ho quelle storie? SI? NO? in merito a questo posso decidere se procedere all'acquisto!!!

              Perdonate l'uscita "a sorpresa"; magari per voi puristi sto bestemmiando... però alle volte mi sembra si sconfini nell'eccessivo!
              BLEAH! DISGUSTOSA OSTENTAZIONE DI PLUTOCRATICA SICUMERA!

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                Re: I Classici della Letteratura - Paperodissea
                Risposta #21: Giovedì 8 Giu 2006, 17:42:57
                E' davvero necessario farsi dei pipponi di tal misura ogni volta che esce una pubblicazione di qualche tipo?!?

                Non li chiamerei "pipponi di tal misura", ma semplicemente esternazione di problemi che la Disney si porta dietro da tempo immemore...

                Citazione
                Non credo che lo scopo degli editori sia quello di rendere pressochè lobotomizzato l'utente medio fino a portarlo ad acquistare ogni volume edito dalla propria casa (come invece tentava di fare IL RAGNO in una storia di Rat-man ;D)...

                No, ma lo scopo di questi editori e': Spendere il meno possibile, guadagnare il piu' possibile infischiandosene dei lettori. Di tutti i lettori, sia chiaro... Non solo di me e di altri 50/60/100 lettori come me, ma di tutti i lettori.
                Perche', a questo punto, un lettore un po' furbo puo' andare in una rivendita fumetti e acquistare per lo stesso prezzo 10/15 uscite di Paperino Mese (con le storie attualmente in ristampa) e rileggersi tutte le storie senza dare piu' denaro di quanto non se ne meritino questi

                Citazione
                Il sunto è a parer mio: ho quelle storie? SI? NO? in merito a questo posso decidere se procedere all'acquisto!!!

                Una parte del sunto. Il sunto continua con "Se io posso spendere 1/10 per avere dei fascicoli simili con le stesse storie, non mi conviene cambiare luogo di acquisto?"

                Citazione
                Perdonate l'uscita "a sorpresa"; magari per voi puristi sto bestemmiando... però alle volte mi sembra si sconfini nell'eccessivo!

                Io non mi sento eccessivo. E' eccessivo il poco riguardo nei confronti dei lettori.
                Eppure basterebbe poco, un po' di impegno e di passione, per far passare una testata da inguardabile a must..

                I Grandi Classici insegnano.

                Ciao.
                "Una omnia di Scarpa è un po' come avere la discografia completa dei Beatles, o un "vocabolario" del fumetto Disney." - cit.

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                  Re: I Classici della Letteratura - Paperodissea
                  Risposta #22: Giovedì 8 Giu 2006, 19:05:56
                  No, ma lo scopo di questi editori e': Spendere il meno possibile, guadagnare il piu' possibile infischiandosene dei lettori. Di tutti i lettori, sia chiaro... Non solo di me e di altri 50/60/100 lettori come me, ma di tutti i lettori.

                  Ragionamento difettoso, se mi permetti. Semplicemente NON si può guadagnare il più possibile infischiandosene dei lettori. Perchè se non li consideri i lettori non acquistano.

                  Citazione
                  Perche', a questo punto, un lettore un po' furbo puo' andare in una rivendita fumetti e acquistare per lo stesso prezzo 10/15 uscite di Paperino Mese (con le storie attualmente in ristampa) e rileggersi tutte le storie senza dare piu' denaro di quanto non se ne meritino questi

                  Ma esattamente cosa stai criticando? Te lo chiedo perchè criticare la nuova iniziativa del Corriere mi pare una cosa assurda.
                  Sul discorso "Paperino Mese" ritorno al punto di partenza: rendiamoci pesantemente conto che il target cui si riferiscono certe pubblicazioni non sono i nerds che frequentano le rivendite dell'usato.
                  I ragazzi/bambini vanno in edicola e si comprano Paperino, senza farsi le "pippe" cui accennava il buon Bradi.



                  Citazione
                  Io non mi sento eccessivo. E' eccessivo il poco riguardo nei confronti dei lettori.
                  Eppure basterebbe poco, un po' di impegno e di passione, per far passare una testata da inguardabile a must..

                  I Grandi Classici insegnano.

                  Infatti i Grandi Classici sono destinati ad un certo tipo di lettore, differente da "Paperino Mese", da "Paperino Paperotto" e anche da "Topolino".
                  È semplicissimo capirlo, senza parlare di poco riguardo per i lettori.
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                    Re: I Classici della Letteratura - Paperodissea
                    Risposta #23: Sabato 10 Giu 2006, 17:22:06
                    Ora... considerazione personale... dato che gran parte (non e' un segreto) delle testate sopra citate sono in gestione ad altra azienda e questa azienda e' la stessa che negli anni passati gestiva Paperinik, Topomistery, Paperfantasy, il Mega ed altro, non e' che il problema delle ristampe non risieda tanto in Via Sandri, quanto in altro luogo? Certo, se questi possono fare cosi' un motivo ci sara'.




                    EHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!! scusate ma che cosa è questa storia? qualcuno mi sa dare maggiori spiegazioni al riguardo? perchè così so a chi fare un paiolo tanto per tutte le terribili testate che sono uscite negli ultimi 2 anni!!!!  >:(
                    quale sarebbe questa fantomatica "altra azienda"???
                    « Ultima modifica: Sabato 10 Giu 2006, 17:23:18 da pi8 »

                     

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