Preso! Che dire, molti si sono lamentati dell'ordine acronologico, della numerazione "scomoda" (di cui mi sono lamentato anch'io), ma secondo me questi difetti sono trascurabili, a cominciare dal 1951 molto probabilmente la raccolta sarà cronologica, per iniziare alla grande e attirare il grande pubblico, hanno deciso di spostare due brevi per dare maggior spazio a dei capolavori, per chi si lamenta degli scarsi editoriali dico : " Questa è la raccolta delle
storie di Barks" non la sua critica, ovviamente un degno apparato critico deve esserci e come è stato gestito non è "invasivo".
Ma andiamo al volume:
Cover : Potrà sembrare scarna, ma per me simboleggia la dinamicità e la semplicità delle tenpages barksiane, e il colore è gradevole
Articoli: Non invasivi, sintetici al punto giusto: la storia deve parlare da sola!
Olii e Copertine: ottime riproduzioni speriamo di averle tutte
Paperino e il sentiero dell'Unicorno: E' stata la prima storia di Barks che ho letto ed è stato colpo di fulmine (ma per me non è la migliore del volume), una trama che parte da un capriccio di Paperone ( pretesto che metterà in moto le trame più fantasiose della collana "Uncle Scrooge"), location stupende,
i nipotini che cominciano a crescere diventando "più maturi" (e furbi!) dello zio,un Gastone "truffaldino" ormai col suo aspetto definitivo, irritante al punto giusto in una delle sue apparizioni più memorabili (non come nell'Uomo d'Oro e nell'Amuleto del cugino Gastone però
), umorismo frizzante , una storia "sempreverde" (come tutte quelle di Barks del resto
).
Paperino e la Cimice Tuff-Tuff: Avevo sempre desiderato leggerla (avendo letto solo la versione bottariana) e sono stato accontentato: uno dei scherzi più riusciti dei nipotini, gag a ripetizione e un finale "psichedelico", il meglio del umorismo barksiano.
Paperino e la sposa persiana : il "must" del numero, un villain one-shot tra i più riusciti dalla mente del Maestro dell'Oregon, un "fumetto" che parla di storia, di chimica, di morte, anticipando per certi versi i temi della barksiana "Re Paperone I", un sosia assurdo e un finale inquietante, un Capolavoro da trasmettere ai posteri.
Paperino sciatore: le tenpages di Barks sono dei capolavori di ritmo, storia e gag, con un Paperino che si caccia nei guai per la sua "fanfaronaggine", delle spie straniere che anticipano la Brutopia, e dei nipotini sempre più vicini all'attuale status quo di Giovani Marmotte.
Paperino nel paese dei totem: questa storia mi inquietava da piccolo, soprattutto per la reazione dei nativi americani ai prodotti di Paperino, ma c'è un grande umorismo che traspare da queste tavole, come le vendite poco fruttifere di Paperino e gli indiani alle prese con i prodotti comuni della nostra società, se non ci fosse la Sposa Persiana sarebbe il top del numero.
Paperino e il pappagallo contante: questa è una pietra miliare! Uno Zio Paperone dall'aspetto quasi definitivo, la prima apparizione di una cassaforte che contiene quantità abnormi di denaro (di lì a poco arriverà il Deposito con il quale si alternerà nelle storie finchè Don Rosa in "Archimede Pitagorico In Il Pifferaio Magico di Paperopoli" risolverà la questione mostrando il palazzo con la cassaforte come un mini deposito alternativo), due criminali che anticipano di poco la Banda Bassotti, l'esordio della mitica "Bertha", il cannone di Paperone riportato in auge recentemente da Don Rosa, ma utilizzato a suo tempo da Guido Martina, e il Pappagallo svitato che da il titolo alla storia che ci permette di vedere uno Scrooge che continua a comportarsi eccentricamente (tra poco lo vedremo tuffarsi nel denaro).
Si sta cominciando a delineare l'epopea paperoniana...
I tre Paperini e Nonna Papera: la più "moscia" del numero, con un paio di gag già viste nelle strips di Taliaferro, "date a Cesare, quel che è di Cesare" e Barks si riprende il "suo" Ciccio, il primo personaggio Disney che ha inventato, ponendolo nella sua location definitiva e mostrandocelo per la prima volta come un pigrone, visto che nel suo corto d'esordio e nelle strisce taliafferriane era sì mangione, ma non l'avevamo mai visto pigro.
Una Nonna Papera più grintosa che mai che si "addolcirà" col tempo e un finale tenero e commovente che ci mostra come la "discolaggine" dei nipotini delle prime tenpages, abbia lasciato il posto a una personalità più matura, e a dei buoni sentimenti (anche se i nipotini faranno ancora qualche "bravata",
tra cui la mitica Congiura dei sozzi).
Paperino in vacanza: questa desideravo da tempo leggerla (anchè perchè è una storia "da primato" essendo la più lunga di Barks), e ho avuto un ottima sorpresa, soprattutto dal punto di vista grafico; viene detto nell'introduzione si respira "aria di Bambi" e non è un caso visto che Barks collaborò al lungometraggio del cerbiatto, riproducendo gli scenari naturali in maniera ottimale, e rendendo irresistibili gli animali della foresta, infatti credo di essermi innamorato del cervo maschio (
), che imperversa per tutta la storia. Un Capolavoro grafico e una trama spassosa, cosa volere di più?
Scheda su Paperone: carina, parla dei suoi esordi (nei fumetti americani e italiani, in televisione e al cinema) e c'è una scheda che cita pure "Paperino e la scavatrice" e Don Rosa.
P.S. Nelle prossime settimane ci saranno sviluppi interessanti per il Sagittario, che acquisiranno una dimora definitiva, affronteranno una sfida, anzi "una disfida" e ritroveranno un vecchio amore !
Next:
Paperino e le Spie Atomiche (una delle spy-story più memorabile dei Paperi) e altre storie +
L'Albero Genealogico dei Paperi secondo Don Rosa (dalla serie "come inventare cinquanta personaggi per poi non usarli mai!"
)