La Grande Dinastia dei Paperi - Volume 1: 1950
Ok, finalmente dopo anni di attesa, anche l'Italia potrà avere la sua Carl Barks Library ben fatta, dopo che l'unico contenitore di storie barksiane curato filologicamente era stato ZIo Paperone.
E Boschi promette che potrà a tratti anche avere vatnaggi rispetto alle altre cronologie del mondo. La prima, tangibile, il prezzo abbastanza popolare, grazie all'idea di allegarla ad un quotidiano. In più, il primo quotidiano in Italia.
La pecca vistosa che io vedo è il titolo della collana. Io continuerò a chiamarla in cuor mio "Carl Barks Library" e me frego di grandi dinastie... mica è la Saga di Don Rosa! Tanto che per frornire parziale giustificazione nel prossimo volume mettono in omaggio il poster dell' Albero genealogico di Don.
Ma a parte questo dettaglio (assai trascurabile, di scarsa importanza) tutto il resto fila. Sì, si potrebbe cavillare che l'ordine cronologico non è stretto per quanto riguarda le storie all'interno di un anno, ma Boschi sul bolg ha spiegato il motivo e non lo vedo come problema insormontabile. L'importante è che siano raggruppate per anni, e questo va benissimo. Poi che ci siano tutte le storie, anche quelle di una tavola, anche quelle di mezza tavola. E questo Boschi l'ha assicurato, così come ha assicurato che ci staranno pure quelle solo sceneggiate da Barks, e alcuni pezzi inediti sia come dipinti e contributi da articoli sia come storie (le inedite di Jippes mi fanno sbavare fin d'ora). Gli articoli, poi, saranno più particolareggiati rispetto al primo volume, e questo è molto buono dato che pure io avevo storto il naso a leggere le tavole (si chiamano così le pagine di un fumetto, che sembrava una pagina del manuela del fumetto per stupidi...
Difetti da rodaggio, dunque, e tutti perdonabili. A me piace pure la copertina, comunque, dal colore (anche se camcia ogni volta) allo sfondo tutto arabescato che mi intriga e dà quell'aria di ufficialità e serietà, IMHO, che molti invece non trovano... ma questo è soggettivo... ma andiamo al succo del volume: le storie.
Paperino e il sentiero dell'unicorno. Bella. Uno Zione con gli occhiali ancora con le stanghette fa da motore alla storia, commissionando a Paperino la ricerca dal fantastico animale, in una spedizione nel più purio stile barksiano. Belle le prime tavole con Donald che continua a dire "Sì, Zio Papeorne" per poi esplodere nle "NO; ZIo Papeorne" a sentir parlare dell'unicorno! Bello anche il finale con Paperino che , nonostante Gastone, se la cava alla grande facendo sì che chi ci guadagna di più sia chi ha faticato per arrivare all'animale del titolo.
Paperino e la cmice Tuff-Tuff. Finalmetne leggo la breve che ha dato ispirazione a Bottaro (io ho letto il seguito di Bottaro su "Carl Barks L'uomo dei Paperi, e sono sempre stato curioso di leggere querlla di Barks). Splendida. Da un'idea in fondo banale Barks riesce a dare alla vicenda spunti divertenti e le ultime due tavole sono da antologia.
Paperino e la sposa persiana. Ecco, me l'avete caricata di aspettative e non mi ha pienamente soddisfatto. Vero però che è la mia seconda preferita del volume, efficace nella trama e con il professore che fa paura davvero. Quando la storia vira sul fantastico e sui due Donald si fa anche più intrigante del già ottimo inizio.
Paperino sciatore. A me è piaciuta alquanto. Breve ma simpatica, con la classcia fanfaronata di Paperino che lo caccia nei guai. Eppure, nonostante ciò e nonostante le spie, il papero riesce nel suo intento. LO sogan ripetuto ossessivamente "Abbasso Paperopoli" mi ha messo addosso ansia.
Paperino nel paese dei totem.Questa è l'uica che già avevo, nel vo,ume della BUR. Bella comunque, simpatica e piena di ritmo, con la contrapposizione zio-nipotini che poi si uniscono per uscire dal pasticcio degli indiani. Bella narrazione, bei disegni della foresta. Bella l'idea dell'improbabilme organo a vapore.
Paperino e il pappagallo contante. Mooolto bella. Inizia a comparire il cannone, un pallido deposito, l'attaccamento di PdP per animaletti domestici (kaibì di Scarpa...), due banditit semi-bassottim, e i disastri che può provocare un animale all'apparenza innocuo (a me ricorda tqanto la trama del "lemming con il ciondolo" di Barks). Convinetissima.
I tre paperini e Nonna Papera. E' ovvio che nella produzione di ujn uomo non ci sono solo storie memorabili. Questa è una di quelle che non spicca, un'onesta storia che mostra le prime caratterizzazioni di Nonna Papera e Ciccio insieme alla fattoria. Bella la lettera del notaio Sbarbalo che alla fine scrive "Eh eh eh", ridendo del guaio economico della Nonna!
Paperino in vacanza. Titolo banale per una storia molto bella e delicata. Le storie a sfondo ecolofgista le ho sempre evitate come la peste dai Topolino che negli anni 80-90 erano pieni di questi argomenti. Questa ha qualcosa di più, all'apparenza si regge solo sulle gag ma il filo rosso del cervo maestoso e del tipo che non segue le ragole rende òla storie unita e coesa. I diesengi qui risaltano, nelle montagne nella foresta e in tutta la natura attorno ai Paperi. appalusi per la tavola di apertura, una delle più belle che ricordo nei fumetti Disney!
Next, 1950-51, con le Spei Atomiche che io già ho letto su Tesori 2. Peccato che fino a fine febbraio-inizio marzo non potrò commentarlo, così come i successivi 4, dato che mi abbono. Seguirò i commenti delgi altri rodendomi in fegato e imprecando per non avere una cronovela e precipitarmi nel futuro. Anche perchè tutto fa presagire, specie del bolg di Boschi, che c'è da leccarsi i baffi, e per accontentare palati fini...