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La Grande Dinastia dei Paperi - 1954-1955

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Papik
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PolliceSu
    La Grande Dinastia dei Paperi - 1954-1955
    Sabato 22 Mar 2008, 15:19:09
    Quadro a olio: Season to be jolly

    "La città degli inventori" di Luca Boschi e Giulio Cesare Cuccolini
    Zio Paperone e l'isola del cavolo (Uncle Scrooge - The Mysterious stone ray; Uncle Scrooge - The mysterious unfinished invention)-28 tavole
    Zio Paperone e la vittoria a suon di dollari (Uncle Scrooge)-4 tavole
    Zio Paperone e il piccione viaggiatore (Uncle Scrooge)-4 tavole
    Zio Paperone e la tigre stanca (Uncle Scrooge in The Tuckered Tiger)-9 tavole e 3/4
    Paperino e l'impervi-cera (Donald Duck)-10 tavole
    Paperino spiega gli aquiloni (Donald Duck tells about kites)-8 tavole
    Paperino e il Natale sottomarino (Donald Duck)-10 tavole
    Paperino e i buoni propositi (Donald Duck)-10 tavole
    Paperino postino polare (Donald Duck)-10 tavole
    Paperino e lo zucchero filato (Donald Duck)-10 tavole
    Zio Paperone e l'esattrice (Uncle Scrooge)-1 tavola
    Zio Paperone - Per qualche soldo in più (Uncle Scrooge)-1 tavola
    Paperino e il fantasma con il singhiozzo (Donald Duck)-10 tavole
    Paperino re degli abissi (Donald Duck)-10 tavole
    Zio Paperone unisce l'utile al dilettevole (Uncle Scrooge)-1 tavola
    Zio Paperone - Pesca a doppio fine (Uncle Scrooge)-1 tavola
    Zio Paperone e il ratto del ratto (Uncle Scrooge - The Lemming with the Locket)-22 tavole

    Portfolio - Carl Barks in prima pagina

    Il personaggio - Gambadilegno
    « Ultima modifica: Domenica 23 Mar 2008, 11:16:39 da Alle »
    Quando il gioco si fa duro... Vorrei essere da un'altra parte! (Evroniani)

    Prima Ciccio o mangiava, o dormiva. Adesso che ha i superpoteri, riesce anche a fare tutte e due le cose assieme! (Che aria tira a Paperopolinia)

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      Re: La Grande Dinastia dei Paperi - 1954-1955
      Risposta #1: Domenica 23 Mar 2008, 11:21:41
      Il personaggio - Gambadilegno
      Mi sfugge cosa abbia a che vedere con Barks...

      Pensavo che una volta finiti i personaggi avrebbero dedicato più spazio al portfolio...

      L'ha usato soltanto per la storia del cappellino rosso e come comprimario lestofante in versione anonima, no?

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        Re: La Grande Dinastia dei Paperi - 1954-1955
        Risposta #2: Domenica 23 Mar 2008, 11:26:14
        In effetti, per rimare in tema di personaggi barksiani mancherebbero all'appello Famedoro e soprattutto Amelia (tra gli altri). Strano che siano stati preceduti da Gambadilegno!

        Mi sfugge cosa abbia a che vedere con Barks...

        L'ha usato soltanto per la storia del cappellino rosso e come comprimario lestofante in versione anonima, no?
        Però, ora che ci penso, Pietro è stato il primo antagonista del Paperino di Barks proprio qui.


        Gladstone
        « Ultima modifica: Domenica 23 Mar 2008, 11:31:39 da Gladstone »
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          Re: La Grande Dinastia dei Paperi - 1954-1955
          Risposta #3: Martedì 25 Mar 2008, 09:24:20
          Zio Paperone e la tigre stanca (Uncle Scrooge in The Tuckered Tiger)-9 tavole e 3/4
          Che sarà pubblicata anche sul prossimo numero di Zio Paperone.
          Ora mi chiedo, è una storia che non si ristampa in Italia da vent'anni, perchè ripubblicarla su Zio Paperone togliendo spazio magari a qualcos'altro di più interessante quando la si può facilmente reperire sulla grande dinastia dei paperi?


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            Re: La Grande Dinastia dei Paperi - 1954-1955
            Risposta #4: Martedì 25 Mar 2008, 13:15:19
            questa caro gladstone si chiama disorganizzazione
            ps chi posta la copertina di questo numero ,ancora su inducks non c è

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              Re: La Grande Dinastia dei Paperi - 1954-1955
              Risposta #5: Martedì 25 Mar 2008, 17:41:00
              chi posta la copertina di questo numero ,ancora su inducks non c è

              Eccola

              So che la qualità dell'immagine non è delle migliori, ma è colpa del mio scanner (è quasi un pezzo d'antiquariato)

              « Ultima modifica: Martedì 25 Mar 2008, 17:42:59 da Papik »
              Quando il gioco si fa duro... Vorrei essere da un'altra parte! (Evroniani)

              Prima Ciccio o mangiava, o dormiva. Adesso che ha i superpoteri, riesce anche a fare tutte e due le cose assieme! (Che aria tira a Paperopolinia)

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                Re: La Grande Dinastia dei Paperi - 1954-1955
                Risposta #6: Martedì 25 Mar 2008, 17:51:20
                Che sarà pubblicata anche sul prossimo numero di Zio Paperone.
                Ora mi chiedo, è una storia che non si ristampa in Italia da vent'anni, perchè ripubblicarla su Zio Paperone togliendo spazio magari a qualcos'altro di più interessante quando la si può facilmente reperire sulla grande dinastia dei paperi?


                Gladstone

                I casi sono due:

                O quelli di ZP non sapevano che la storia sarebbe stata pubblicata sulla "Grande dinastia dei paperi", o qualcuno, siccome non sapevano come riempire dieci pagine, ha detto "Ehi, perchè non pubblichiamo una storia rara, di quelle che non vengono ristampate da vent'anni come zio Paperone e la tigre stanca?" senza controllare se qualche altra testata la stava ristampando.


                In tutti e due i casi, concordo con Paperissimo.
                Quando il gioco si fa duro... Vorrei essere da un'altra parte! (Evroniani)

                Prima Ciccio o mangiava, o dormiva. Adesso che ha i superpoteri, riesce anche a fare tutte e due le cose assieme! (Che aria tira a Paperopolinia)

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                  Re: La Grande Dinastia dei Paperi - 1954-1955
                  Risposta #7: Martedì 25 Mar 2008, 21:21:24

                  I casi sono due:

                  O quelli di ZP non sapevano che la storia sarebbe stata pubblicata sulla "Grande dinastia dei paperi", o qualcuno, siccome non sapevano come riempire dieci pagine, ha detto "Ehi, perchè non pubblichiamo una storia rara, di quelle che non vengono ristampate da vent'anni come zio Paperone e la tigre stanca?" senza controllare se qualche altra testata la stava ristampando.


                  In tutti e due i casi, concordo con Paperissimo.
                  Alquanto vergognoso in ogni caso. ::)

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                    Re: La Grande Dinastia dei Paperi - 1954-1955
                    Risposta #8: Martedì 25 Mar 2008, 21:26:00
                    So che la qualità dell'immagine non è delle migliori, ma è colpa del mio scanner (è quasi un pezzo d'antiquariato)
                    A proposito... nessuno ha notato che non hanno rispettato l'ordine di colorazione dei volumi? La copertina di questo numero doveva essere di un verde più scuro (vedi n°2)...  :-?

                    E' un problema sicuramente di scarsa rilevanza (ci interessano soprattutto i contenuti), però è strano... e comunque esteticamente l'errore si noterà, più avanti...
                    « Ultima modifica: Martedì 25 Mar 2008, 21:27:28 da pacuvio »

                      Re: La Grande Dinastia dei Paperi - 1954-1955
                      Risposta #9: Mercoledì 26 Mar 2008, 21:33:42
                      Perchè in questa edizioni alcune storia autoconclusive (come Paperone e l'esattrice), hanno di distanza tra una striscia e l'altra almeno almeno un 1 cm di distanza? La versione su Zio Paperone della stessa storia era diversa: aveva la normale distanza che c'è tra una striscia e l'altra. Davvero non capisco, perchè ci devono essere questi piccoli errori che comunque danno fastidio a uno che ogni settimana spende 7,90

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                        Re: La Grande Dinastia dei Paperi - 1954-1955
                        Risposta #10: Giovedì 27 Mar 2008, 16:01:13
                        A proposito... nessuno ha notato che non hanno rispettato l'ordine di colorazione dei volumi? La copertina di questo numero doveva essere di un verde più scuro (vedi n°2)...  :-?

                        Secondo me, stanno mettendo i colori a casaccio. Se avessero voluto rispettare un ordine, avrebbero dovuto colorare di ROSSO la copertina del N°6. Quel celestino chiaro mi chiedo cosa ce l'hanno messo a fare.
                        « Ultima modifica: Giovedì 27 Mar 2008, 16:02:13 da Papik »
                        Quando il gioco si fa duro... Vorrei essere da un'altra parte! (Evroniani)

                        Prima Ciccio o mangiava, o dormiva. Adesso che ha i superpoteri, riesce anche a fare tutte e due le cose assieme! (Che aria tira a Paperopolinia)

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                          Re: La Grande Dinastia dei Paperi - 1954-1955
                          Risposta #11: Sabato 29 Mar 2008, 16:32:59
                          Perchè in questa edizioni alcune storia autoconclusive (come Paperone e l'esattrice), hanno di distanza tra una striscia e l'altra almeno almeno un 1 cm di distanza? La versione su Zio Paperone della stessa storia era diversa: aveva la normale distanza che c'è tra una striscia e l'altra. Davvero non capisco, perchè ci devono essere questi piccoli errori che comunque danno fastidio a uno che ogni settimana spende 7,90

                          Secondo me, stanno mettendo i colori a casaccio. Se avessero voluto rispettare un ordine, avrebbero dovuto colorare di ROSSO la copertina del N°6. Quel celestino chiaro mi chiedo cosa ce l'hanno messo a fare.

                          Non fatevi troppe pippe mentali, godetevi il contenuto badando solo poi alla confezione (e solo se proprio non potete farne a meno), e soprattutto ringraziate il cielo e baciate per terra per l'occasione che vi (ci) viene data di avere in maniera praticamente organica tutte le storie di Carl Barks. Visti i tempi che corrono, non è il caso di fare così gli schizzinosi.
                          "Something not in the Guidebook? Impossible!"
                          "I never thought it would be happen in our lifetime!"
                          "... I feel faint ..."
                          HDL in D 2003-081

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                          NuttyIsa
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                            Re: La Grande Dinastia dei Paperi - 1954-1955
                            Risposta #12: Sabato 29 Mar 2008, 16:56:55
                            E' vero Alle, ma dato che l'occasione c'è stata data....e costa 7 euro e 90... :P (il colore del 7 -rosso- è messo alla cacchio, dato che il 6 e l'8 sono sul blu...non sta molto bene!) va bene il contenuto, ma anche se le copertine avessero un ordine non sarebbe male ;D

                            -Sex Drugs & Duck'n'Tales-

                              Re: La Grande Dinastia dei Paperi - 1954-1955
                              Risposta #13: Lunedì 31 Mar 2008, 17:10:47
                              PORTAMANTELLO dove sei?

                              Ormai i tuoi commenti ai racconti fanno parte integrante della mia collezione.

                              Dovrò rinunciarci per sempre  :'( o è solo un ritardo dovuto a impegni?

                              Ciao.

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                                Re: La Grande Dinastia dei Paperi - 1954-1955
                                Risposta #14: Lunedì 31 Mar 2008, 21:25:31
                                La Grande Dinastia dei Paperi 9



                                1954 – 55

                                Un numero poco coeso, che soffre l’assenza di una vera e propria storia di spicco. Il prezzo di copertina lo vale comunque tutto e questo la dice lunga sull’elevata media qualitativa dell’intera produzione barksiana di cui ci viene offerto in questo volume un periodo particolare della Golden Age dell’Uomo dei Paperi: il 1954 infatti presenta un elevato numero di situazioni surreali ed assurde brillantemente incastonate nella trama come situazione scatenante o risolutoria.
                                Zio Paperone e l’Isola del Cavolo (Uncle Scrooge) è un tentativo di ampliare questa tendenza solitamente riservata alle ten pages e di trasportarla in una lunga. Lunga monca, però, visto che l’autore stesso ha deciso di rimaneggiarla e di ridurre le tavole a 28 dalle 32 originariamente preventivate.
                                La situazione assurda è qui il presupposto iniziale, fattore scatenante che porterà Paperone su una misteriosa isola dove si verificano strani fenomeni che portano alla pietrificazione della fauna locale. Se le scene con i Bassotti ed il nipotame pietrificato possono risultare sottilmente drammatiche accrescendo il pathos della storia, Barks è un mago a sfatare tutta la tensione con la figura dello scienziato (un palmipede comicamente esile eppure inquietantemente temibile) che funge anche da punto di arrivo per il tormentone dei cavoli, in cui riaffiora anche la vena pazzarellona e surreale. Non tra le migliori creazioni del Maestro, ma comunque un’avventura tecnicamente ben realizzata grazie ad un efficace intreccio.
                                Zio Paperone e una Vittoria a Suon di Dollari (Uncle Scrooge): va a coprire il buco di 4 tavole lasciato dal ridimensionamento de L’Isola del Cavolo e dimostra per l’ennesima volta quanto siano lontani Scrooge e l’iniziale Paperone italiano.
                                Zio Paperone e il Piccione Viaggiatore (Uncle Scrooge): altra brevissima di sole 4 tavole, dotata di un umorismo spicciolo e forse un po’ ingenuo eppure estremamente godibile.
                                Zio Paperone e la Tigre Stanca (Uncle Scrooge in The Tuckered Tiger): splendido rappresentate di quel filone di ten pages assurde di cui sopra, al limite del demenziale il dimagrimento del Ragià e l’espediente finale di Paperone.
                                Paperino e l’Impervi-cera (Donald Duck): dallo spunto da cui Barks trarrà anche La Cassa (Troppo) Forte, una storia leggera e semplice ma molto simpatica con guizzi di genialità come le martellate in testa di Archimede e, soprattutto, il mancato ristabilimento dello status quo alla fine della vicenda intera. Perché Carl Barks è il primo a ridere con spensieratezza delle sue creazioni, pensando più all’immediato effetto comico che alle sue conseguenze che anzi, se non esplicitate, attribuiscono un maggior valore intrinseco all’opera stessa.
                                Paperino spiega gli Aquiloni (Donald Duck Tells About Kites): si potrebbe pensare che una storia non scritta ma solo disegnata dall’Uomo dei Paperi sia priva di qualsiasi interesse. E invece non solo questa breve storia propagandistica è interessante dal punto di vista filologico, ma anche notevole per lo scomparto grafico utilizzato per illustrare un immediatezza ed efficacia quanto richiesto dalla sceneggiatura: cosa di certo non semplice.
                                Paperino e il Natale Sottomarino (Donald Duck): un Paperone alquanto cupo trascina i nipoti in un’avventura con la consapevolezza di far perdere loro il Natale e complice una grave dimenticanza di Paperino analoga a quella di Paperino e la Scavatrice i paperini rischiano di festeggiare senza nemmeno un regalo. Il buon cuore latente di Paperone salverà la ricorrenza e l’immancabile legge divina di Barks premierà la Vecchia Tuba per la buona azione. Da notare come per una volta la mano venga calcata ben poco sul lato consumistico come in altre storie festive.
                                Paperino e i Buoni Propositi (Donald Duck): un classico in cui una rocambolesca guerra familiare fatta di colpi bassi si risolve in maniera negativa per tutti quanti. La lezione è chiara: i buoni propositi non devono essere un contratto cui attenersi per mera formalità ma uno sprono a migliorarsi dettato dall’autocoscienza del singolo.
                                Paperino Postino Polare (Donald Duck): dal consolidato filone dei mestieri di Paperino, una storia in cui l’autodistruzione finale non è dettata unicamente dalla nevrosi donaldesca ma anche dai nipotini mai così dannosi. E’ il proposito di base ad essere sbagliato: non bisogna svolgere un buon lavoro per tacere le malelingue o dimostrare qualcosa a chi nemmeno merita di essere preso in considerazione quanto per puro senso del dovere che proietta ogni lavoratore in un complesso ed articolato mondo lavorativo in cui ogni anello è fondamentale per reggere i successivi dell’infinita catena delle attività umane.
                                Paperino e lo Zucchero Filato (Donald Duck): alquanto atipica, questa storia un pochino sbilanciata ma apprezzabile per la tecnica narrativa per cui l’intera vicenda è narrata in flashback dal traumatizzato Donald. In dieci tavole non è davvero impresa da tutti.
                                Paperino e il Fantasma con il Singhiozzo (Donald Duck): spassosa sotto molti punti di vista questa ennesima ten pages in cui Paperino vuole dimostrare ai nipoti il vero spirito del vecchio West. E se all’inizio sarà anche capace di avere ragione ecco che la sua immancabile tracotanza ribalta la situazione in favore nei paperotti portandoli all’esilarante situazione finale con i suoi pacchianissimi pistolini scintillanti che dimostrano chi sia alla fin fina ad non aver colto in pieno l’antica epopea del West. Da ricordare anche l’assurdissimo “spettro” con il singhiozzo che da il titolo alla storia, le cui vicende aggiungono una buona dose di demenzialità trattata in modo comicamente serioso.
                                Paperino Re degli Abissi (Donald Duck): e anche qui assurdità su assurdità come dimostra il climax discendente di creature abissali dalle spropositate dimensioni che assale il miserrimo Paperino che alla fine verrà scambiato per una perla gigante. Un espediente comico che nasconde qualcosa di velatamente più tragico: Donald rischia infatti di morire per penuria di ossigeno nel più patetico dei modi se non fosse per l’intervento degli accorti nipotini.
                                Zio Paperone e il Ratto del Ratto (The Lemming With The Locket): cosa succede se uno scaltrissimo e instancabile roditore trafuga per sbaglio la combinazione del blindatissimo Deposito, che qui sfoggia un look alquanto insolito? Non potrà essere che caccia al roditore per mezzo globo, caccia disperata quanto impossibile che offre un’ottima occasione per una serie di gag che non poco hanno a che fare con le vicende di Donald e Chip’n’Dale e che sfociano nella visionaria e delirante quadrupla con miliardi di lemming. Potranno i duri sforzi dei nostri per recuperare l’agognata sequenza numerica rimanere vani? Certamente no, ed ecco conclusa la storia non prima di un brillante scambio di arguzie finale.

                                Da segnalare la stridente presenza di Gambadilegno nella sezione dedicata ai personaggi. Non si poteva aspettare almeno una storia in cui appairisse uno dei suoi "cloni" o, meglio ancora, The Riddle of The Red Hat?







                                Ormai i tuoi commenti ai racconti fanno parte integrante della mia collezione.

                                Davvero? Questo vuol dire che vedrò arrivarmi 7.90 per ogni recensione, spero... :P
                                « Ultima modifica: Domenica 11 Mag 2008, 16:28:02 da PORTAMANTELLO »
                                No man commanded Jean Louise.
                                Not on land and not on water.
                                Jean did whatever he pleased,
                                Until he kissed the gunners daughter.

                                 

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