La Grande Dinastia dei Paperi 121956Paperino e il Torneo Monetario (
Uncle Scrooge in “The Second-Richest Duck”): con questa bellissima storia si introduce un personaggio che pur apparendo solo altre due volte nell’opera barksiana risulterà fondamentale: Cuordipietra Famedoro, l’altra faccia della medaglia che guarda caso ricorda non poco il primo Paperone. Peculiari di Glomgold sono infatti quella cupidigia e quella slealtà proprie dello Scrooge più acerbo e che emergono in questa brillante e sofisticata gara per stabilire chi sia il più ricco, in cui lo stesso Paperone scende al suo livello macchiandosi per un attimo di disonestà salvo essere poi riportato sulla retta via da un nipotino: subito dopo lo sporco gioco di Curdipietra viene punito dalla giustizia divina dell’Uomo dei Paperi che farà trionfare per un soffio Paperone, di cui verranno esaltate la rettitudine e l’onestà tipiche del self-made-man del Sogno Americano contrapposte alla meschinità e alla scorrettezza di Cuordipietra, volgare parassita arrichitosi a scapito altrui. Questo parallelismo tra i due magnati viene poi stemperato da una nota di magnifica filosofia spicciola dello spensierato Paperino, che agli affanni dei due che pur ricchissimi non riescono a godersi le cose più semplici della vita preferisce
un enorme, dolce e saporito gelato alla crema. In questa ultima annotazione sembra riconoscersi Carl Barks, autore di questa avventura ricca d’azione, divertimento e leggerezza che assume comunque un universale valore morale.
Zio Paperone e i Guai del Progresso (
Uncle Scrooge): il titolo dice tutto sull’argomento trattato da questa brevissima di sei tavole e tre quarti: ironicamente un uomo che deve al progresso la sua fortuna (e che a sua volta lo alimenta e lo ingigantisce), si ritrova costantemente minacciato dalla sua inarrestabile avanzata. La soluzione finale, non può che vedere il progresso combattuto dal progresso stesso:
C’è un solo sistema per tenersi alla larga dai piccoli uomini con le loro grosse macchine! Ed è quello di diventare un piccolo uomo con un’altra grossa macchina!Paperino e il Problema Forestale (
Donald Duck): cosa succede quando l’uomo s’intromette nel ciclo della natura spezzandolo per il proprio vantaggio personale? Ce lo dice questa
ten pages in cui le conseguenze dello scellerato comportamento di Paperino insegnano che l’uomo fa parte della natura e che per questo non dovrebbe tentare di forzarla per i propri fini.
Zio Paperone e la Marmotta Petrolifera (
Uncle Scrooge): piccola parabola che insegna a non fidarsi delle attrattive di un arricchimento facile.
Archimede Pitagorico e il Traducigatti (
Gyro Gearloose): quattro paginette che hanno il pregio di introdurre Edi, l’aiutante di Archimede che in futuro avrà un ruolo importante nelle storie dell’inventore contrapponendosi con la sua genuina semplicità ai pasticci del creatore e dando vita a divertenti sottotrame mute, piccole grandi lezioni di comicità.
Paperino e il Bicisommergibile (
Donald Duck): ennesima disputa tra Paperino e i nipotini, in cui il primo viene punito per il gioco sporco e i secondi per la propria indolenza.
Paperino al Campeggio (
Donald Duck): avventura spicciola che nasconde una satira incredibilmente caustica e tagliente. Da una parte una donna di mezz’età corpulenta ed inquietantemente mascolina che tiene al guinzaglio i propri pargoli scalmanati (il genitore che non ha saputo educare e che ricorre a metodi sbagliati per supplire alle proprie mancanze) e dall’altra Paperino, che gioca all’educatore moderno tenendo i giudiziosi nipotini sotto stretto controllo. Barks si dimostra impietoso con entrambi gli educatori e la storia termina in un delizioso finalino dalla spiazzante ironia.
Paperino e il Dominatore (
Donald Duck): tematica simile e solo minimamente variata rispetto a quella de
Il Problema Forestale. Paperino vorrebbe dominare la natura ma fa solo sfoggio di colossale inettitudine ed incompetenza giungendo al fallimento completo.
Paperino in “Evviva la squola!” (
Donald Duck): lineare e simpatica, insegna ad ogni tipo di lettore come i nostri problemi apparentemente insormontabili siano inezie rispetto alle tribolazioni altrui. E lo fa ovviamente a suon di gag spassosissime.
Paperino Fumografo (
Donald Duck): sulla solita struttura dei lavori di Paperino s’innesta la vicenda di un Paperone con enormi difficoltà nell’addurre a sé i favori della massa, che d’altro canto risulta incredibilmente influenzabile.
Paperino e il Problema Ferroviario (
Donald Duck): ecco una di quelle storie che ha probabilmente contribuito alla negativa interpretazione da parte di Don Rosa del personaggio di Paperino. Quello presentato in questa storia è infatti molto simile al Donald teledipendente de
I Guardiani della Biblioteca Perduta. Simile. Ma non è lui. Rosa ha frainteso la lezione barksiana che non voleva ritrarre uno scialbo e passivo succube della finzione propinata dalla tv quanto un individuo che assuefatto da certi agi arriva a pensare di non essere in grado di combinare alcunché al punto da non sforzarsi nemmeno di provare. Cosa che non fanno i nipotini che riusciranno ad evitare una letale collisione ferroviaria con l’aiuto dello zio Paperone.
Archimede Pitagorico e il Regalo della Nonna (
Gyro Gearloose): Archimede si dichiara stanco del logorio della vita moderna ma a sua volta non riesce a starsene buono senza fomentare il suddetto logorio: sarà la Nonna ha chiarirgli le idee con la sua mentalità genuina. Tuttavia Barks non demonizza completamente la tecnologia, ribadendone l’utilità quando utilizzata con avvedutezza e parsimonia.
Archimede Pitagorico e il Previsore del Futuro (
Gyro Gearloose): breve ma geniale, dall’insegnamento chiaro ed immediato (presentatoci assai comicamente) questa storiella si riassume completamente nella morale pronunciata alla fine da Archimede:
Forse conosci tutte le risposte, figliolo, ma io ho appena scoperto di non riuscire a pensare a tutte le domande!.
Paperino e il Tesoro della Regina (
Uncle Scrooge in “Back to Long Ago!”): Barks aveva già ironizzato sull’ipnosi e sulla sua reale validità come ne
I Doni Inattesi o, ancora meglio, ne
La Pistola Ipnotizzante. Qui lo fa ancora, ma con maggior validità visto che a questa satira affianca un’avventura pura e semplice, appassionante e molto divertente.