Le mie impressioni su questo trentunesimo volume della CBL:
ZP - Tutto per la concessione: storia d'apertura in cui vediamo Cuordipietra comportarsi (per la prima volta imho) in maniera davvero cattiva e pericolosa nei confronti del suo rivale, cercando di uccidere lui e nipoti. La storia scorre bene nel complesso, con una accattivante ambientazione africana (inferiore al torneo monetario), che si conclude con una tipica bagarre affaristica di ZP.
ZP e la regina dei dingo: storia che ritengo nella media delle lunghe paperoniane. Storia che ha dalla sua la bella ambientazione dell'outback australiano, e un pizzico di inquietudine e terrore per le ambientazione notturne, il mistero e il comportamento della ragazza-dingo che cerca di sbranarli. La storia si conclude bene, ma senza impressionare più di tanto.
ZP e il castello del duca pazzo: ottima storia di ZP alla difesa del suo denaro dagli attacchi dei Bassotti. L'intreccio è accattivante(mi ricorda alla lontana T e l'operazione caos), con una location da brividi come il castello del mad duke di Paperopoli. La storia si conclude bene, non senza i suoi colpi di scena.
ZP e il bilione in fumo: bellissima questa avventura di ZP, che si ritrova alle prese con dei micropaperi alieni venuti sulla Terra per comprare 3 chicchi di grano! L'espediente di inizio storia per il guadagno del bilione e troppo lol e anche la dolcezza di Zio Paperone, che senza svelare troppo, rinuncia al bilione per salvare la vita dei micropaperi. Una perla il finale, con Scrooge che si consola pensando che avrebbe venduto 20 chicchi di grano otto anni dopo!
ZP e Zoccolo di Fuoco: Storia che già conoscevo e che mi aveva affascinato per l'ambientazione dell'ippodromo di Paperopoli. Una trama un po' sopra le righe e alquanto originale ne fanno una storia senz'altro carina, ma non da annoverare tra le migliori.
ZP e il tesoro di Marco Polo: la storia di chiusura, la migliore del numero. Scrooge alla ricerca del tesoro del mitico viaggiatore, si dirige in una zona di guerra del sud-est asiatico - dove rischierà più volte il collo- accompagnato da un clandestino che si rivelerà essere il legittimo principe di quello stato tirraneggiato. Perla di trama ed intreccio con un finale che mette in risalto la generosità di Zio Paperone e il suo amore per le grandi avventure.
Si lascia leggere per le sue degne gag la ten page di Paperino e sempre carine le autoconclusine, una su tutte
ZP e le fodere speciali (lollosissima
). In definitiva un ottimo volume anche questo che prelude alla fine del periodo postclassico barksiano.