La Grande Dinastia dei Paperi 151957-1958Zio Paperone e la Città dai Tetti d’Oro (
Uncle Scrooge in “City of Golden Roofs”): rivisitazione di
Paperino nel Paese dei Totem che vanta rispetto all’originale un interessante e divertente confronto generazionale tra Donald e Scrooge, impreziosito da una leggera satira. E se da un lato Paperino può vantare una perfetta conoscenza della società consumistica di cui si fa portavoce, l’antiquato Paperone risponde con una caparbietà incrollabile perfino dinnanzi a situazioni assurde in cui, cogliendo l’attimo con uno spirito d’inventiva sconosciuto al nipote, riesce a rimediare con espedienti ancora più assurdi ed improbabili. Alla fine zio e nipote imparano l’uno dall’altro e Barks giudica corretta una mediazione tra i due diversi approcci, nell’ultima e divertente vignetta che vede il simpatico Zione riscattarsi dalle umiliazioni subite.
Paperino e il Codice di Paperopoli (
Donald Duck): divertente guerra familiare con un po’ della solita ironia dissacratoria festiva: la consuetudine dei regali è qui addirittura regolata da un “Codice” trasformandola in una mera formalità burocratica.
Paperino Postino a Grande Resistenza (
Donald Duck): divertente breve, in cui le visionarie consegne che deve effettuare il Paperino postino ricordano quelle della futura
Somewhere in Nowhere, ultima storia con lo zampino barksiano.
Paperino e la Pizza Pazza (
Donald Duck): delirante susseguirsi di gag in questa classica breve sui mestieri di Paperino. Il discorso iniziale sui nipotini desiderosi di vedere lo zio affermato nell’ambiente medio-borghese della società ricorda quello del
Serpente di Mare.
Paperino e le Pietre dei Desideri (
Donald Duck): il classico scherzo che si ritorce contro i propri artefici, che verranno beffati dall’inconsapevole e ingenuo Paperino.
Paperino e il Giro del Mondo in 80 Minuti (
Donald Duck): una breve dal ritmo veloce e sincopato, notevole soprattutto per l’iracondo finanziatore di Archimede e socio, che evidentemente del significato scientifico dell’esperimento non potrebbe fregarsene di meno. Simpatica anche la gag finale del cervellone, imparentata con
Paperino nella Luna e, alla lontana, con il
Serpente di Mare.
Paperino e la Data Terribile (
Donald Duck): breve casalinga alquanto classica, che presenta però una notevole escalation di gag culminante nel delirante fiuto braille, surreale colpo di genio.
Paperino – Vita da Lattaio (
Donald Duck): stupenda
ten pages, appartenente al filone dei mestieri di Donald, con la differenza che in questo caso l’eccesso di zelo non porta il palmipede all’autodistruzione. Non poteva essere altrimenti, visto che in questo caso l’efficiente Paperino è permeato di un’incrollabile umiltà e non gli si può certo dar torto (anzi, al contrario, se ne gode) quando sbrocca e la fa pagare a un villain suino tra i più perfidi, animato da puro egoismo e da cattiveria fine a sé stessa, puntualmente punite in un godurioso finale in cui l’ex-lattaio Paperino viene, una volta tanto, giustamente premiato.
Paperino Floricultore (
Donald Duck): è forse da questa storia che nasce l’idea tutta italiana di un Paperino pollice verde. Grande spirito umoristico unito alle inquietantissime piate semisenzienti tratteggiate da Barks.
Zio Paperone e il Pozzo dei Dollari (
Uncle Scrooge in The Money Well): prima storia in cui si accenna al Forte di Paperopoli, questa appassionante sfida tra Paperone e i Bassotti, in cui Barks intreccia sapientemente gag e colpi di scena, viene messa completamente sotto una nuova luce nel finale, in cui emerge il vero spirito di Zio Paperone, un uomo in cerca di nuova sfide per mettere alla prova sé stesso e i proprio limiti.
Interessante il portfolio in cui spiccano, oltre a
She Was Spangled and Flashy, altre opere misconosciute tra cui va menzionata
Belles of the Klondike, che sembra rivisitare la vicenda tra Paperone e Doretta accentuando le caratteristiche antropomorfiche dei Paperi, con un risultato decisamente insolito ed interessante.