La Grande Dinastia dei Paperi 171958-59Paperino e il Vascello Fantasma (
Uncle Scrooge and The Flying Dutchman): la leggenda dell’Olandese Volante, già utilizzata dal nostro Scarpa come spunto per la meravigliosa
Lo Scozzese Volante, viene sfruttata da Barks per una modesta ma piacevole avventura, in cui l’Uomo dei Paperi non manca di dare, come suo solito, una spiegazione razionale al tutto pur non sciupando il fascino del mistero e dell’avventura. Sempre più marcati gi indicatori grafici che portano al definitivo stile degli anni ’60.
Paperino e la Sfida Natalizia (
Donald Duck in Christmas Duckurg): nonostante i testi siano di Bob Gregory, la storia ha molto dello spirito barksiano. In particolare vengono messi in risalto alcuni temi cari al Barks natalizio come il consumismo e l’ironia sul significato delle festività, la loro valenza quasi “burocratica” (qui esemplificata nella formale
Parola di Papero). Alla fine si arriva ad un
happy end, in cui tutti sono a modo loro soddisfatti, ma assai inconsueto e bizzarro, molto adatto al beffardo Barks che da sempre ha sfruttato i Paperi per mettere in evidenza le contraddizioni della nostra società, in special modo in periodi in cui si dovrebbe essere più altruisti e in cui, paradossalmente, dominano i valori opposti.
Paperino e l’Arrosto Stratosferico (
Donald Duck): ispirata a
Paperino Chimico Pazzo, questa breve unisce qualcosa di familiare e tradizionale come il tacchino del ringraziamento a una trama assurda, in cui spiccano quelle deformazioni spaziali già presenti nella
Cassa (Troppo) Forte e che tanto ricordano i deliri visivi di Bottaro.
Zio Paperone e il Favoloso Magnate (
Uncle Scrooge and The Fabulous Tycoon): in cinque tavole di puro delirio, Barks ci presenta una serie di ricchezze iperboliche che riesce poi a minimizzare con uno sei suoi piccoli, grandi colpi di genio.
Zio Paperone alla Scoperta delle Piramidi (
Uncle Scrooge): breve simpatica per cui Barks realizza anche una bella quadrupla, questa storiellina ci mostra un Paperone ben lontano dall’eclettico e versatile uomo d’affar presentatoci dallo stesso Barks e poi celebrato allo stremo da Don Rosa. Questo è spiegabile dal fatto che si tratta solo di una breve comica e mette in evidenza la malleabilità del personaggio e dell’autore, disposto anche a giocare con sé stesso, a differenza del suo serioso per quanto abile epigono.
Paperino e gli Eroici Pompieri (
Donald Duck):
remake di
Paperino Capo Pompiere, sfoggia ottime gag (le varie infilate di scarpa, Gastone che salva la sua collezione di dischi rock) e vede un rigoroso Paperino allontanarsi dai propri piaceri per adempiere ai doveri, incurante dell’opinione comune ma tutore del pubblico benessere. Barks non da alcuna ricompensa materiale a Donald ma ne elogia il comportamento invitando alla perseveranza (
A qualcuno lo zio Paperino potrà non sembrare romantico, ma questa città brucerebbe senza tipi come lui!). Non sempre, nella vita, si ha un tornaconto per le nostre buone azioni e spesso sarebbe più facile trascurare i nostri doveri: ma non bisogna desistere, bensì continuare a credere in quello che si fa.
Zio Paperone e la Luna a 24 Carati (
Uncle Scrooge and The Twenty-Four Carat Moon): utilizzando come pretesto un’assurda scoperta scientifica (una luna fatta di biondo metallo) con relativa corsa all’oro ricca di mezzucci ed espedienti, Barks riflette ancora una volta sul significato della parola ricchezza: quanto può valere un satellite interamente costituito di freddo metallo di fronte alla propria casa, ai propri affetti e alle nostre passioni? Alla fine della storia Paperone trova una risposta, che sottintende i messaggi di fondo della
Disfida dei Dollari, della
Clessidra Magica e di tanti altri capolavori barksiani.