La Grande Dinastia dei Paperi 191959 (II)Zio Paperone e il Campionato dei Quattrini (
Uncle Scrroge and The Money Champ): seconda apparizione di Cuordipietra dopo l’esordio in
The Second-Richest Duck, di cui questa storia costituisce il seguito. Non pago della disfatta nella succitata avventura, Famedoro ingaggia con Paperone un’altra sfida per stabilire chi dei due sia più ricco. Una sfida in cui non mancheranno espedienti e colpi bassi e in cui, sulla scia del
Torneo Monetario, si giocherà sulla differenza tra Paperone e Cuordipietra: il primo ha guadagnato le sue ricchezze rompendosi la schiena giorno dopo giorno, rimanendo fedele ai propri ideali di onestà (
Non ridurti a un pendaglio da forca, solo per conservare un titolo!) che lo portano a ripudiare una via più facile ma decisamente scorretta (qui concretizzata dallo Stregone Gnam-Gnam), scelta invece da Famedoro, racimolatore di beni derivati dalle rovine altrui. Ovviamente Barks non può che far trionfare il suo Scrooge, dopo una serie di appassionanti scene d’azione, anche se a Cuordipietra riserba un piccolo, ironico, colpo di coda che chiude umoristicamente la storia.
Graficamente Barks si è definitivamente assestato sugli standard dello stile anni ’60. Uno stile minuto e più leggero, non migliore a quello degli anni ’50 ma semplicemente diverso e più adatto all’evoluzione che anche i testi hanno subito negli anni.
Paperino e il COMPAVIDEIBA (
Donald Duck): divertentissima
ten pages, con un Paperino infantile ed inconsapevole, salvato in continuazione dai nipotini. E’ da storie come questa, purtroppo, da cui nasce l’erronea visione che vuole Donald sbruffone incompetente e Qui, Quo e Qua degli odiosi so-tutto, quando Barks vuole dipingere un comico ribaltamento di ruoli con un Paperino talmente bambinesco da risultare persino meno maturo dei pargoli a cui fa da tutore.
Archimede e il Silenziatore Minuscolo (
Gyro Gearloose – The Gab-Muffer): breve dinamica che raggiunge alte vette di comicità nelle rocambolesche scene in cui tutti i personaggi sono silenziati.
Paperino e il Museo delle Cere (
Donald Duck – The Wax Museum): parziale rifacimento di
Paperino Vigile, altra grande prova delle abilità di Barks come regista di trame umoristiche.
Archimede Pitagorico e la Gara degli Inventori (
Gyro Gearloose and The Inventors’ Contest): brevissima di quattro tavole, che in un paio di vignette ricorda
Il Pifferaio Magico di Paperopoli di Barks & Don Rosa.
Paperino Campione di Cha Cha Cha (
Donald Duck in The Christmas Cha Cha Cha): storia solo disegnata da Barks su testi di Bob Gregory. Discreta, certo poco credibile un Paperone che si preoccupa di essere ritenuto dall’opinione pubblica un tirchio: sarebbe stato più plausibile, per giustificare gli avvenimenti successivi, n fattore che mettesse in dubbio la concretezza della sua ricchezza. Da notare la presenza di inconsuete versioni antropomorfe di orsi e tori.
Zio Paperone e la Macchina Scassatutto (
Uncle Scrooge and the “Paul Bunyan” Machine): ricco, ricchissimo, proprietario di un enorme edificio pieno zeppo di sonanti monetine, eppure infelice. Alla base del personaggio di Paperone c’è questo, il tragicomico contrasto tra ricchezza e infelicità: un contrasto che rimarrà insito in Scrooge anche quando da misantropo che odia il Natale evolverà la propria personalità fino a diventare il malleabile e sfaccettato character simbolo dell’intera produzione barksiana. Così, nella sua storia per eccellenza,
La Disfida dei Dollari, vediamo Paperone ossessionato dalla salvaguardia del suo patrimonio: sull’orlo della nevrosi si sforza di sventare qualsiasi minaccia al suo patrimonio, dai topi che rosicchiano le banconote ai Bassotti che invece vogliono appropriarsene. Anche in questa storia la sfida tra Paperone e Bassotti è al centro della trama: non una delle più memorabili, ma comunque piacevole, fa quasi da contorno al tema dell’infelicità. L’ossessione dello Zione per il suo patrimonio è qui incarnata dai reumatismi (molto ciminiani), che cidicono tutto sul malessere del riccastro: ma se nella
Disfida questo malessere era bilanciato dal poter fare ciò che gli piace quando gli piace in questa occasione l’insoddisfazione di un uomo incapace di godersi quello per cui ha faticato tutta una vita.
Northwest Mounted (nota anche come:
Mickey Gets His Man,
Royal Mounted Police,
Mickey of the Mounted,
Mickey the Mountie): viene pubblicato in questo volume lo
storyboard dell’omonimo cortometraggio mai realizzato. Non si capisce bene perché sia inserito ora, insieme al pur interessante articolo introduttivo: perché non aspettare un volume cronologicamente più consono o almeno quello con
The Riddle of The Red Hat?
Comunque sia, la “storia” rimane godibile ed è piacevole vedere l’Uomo dei Paperi, per quanto datato, in un ambito diverso da quello che lo ha reso giustamente celebre.