Il terzo volume è senza dubbio il migliore dei primi 3 di questa favolosa e curatissima collana! Il motivo è che contiene ben due storie lunghe tra le più famose di Gottfredson e di Topolino in generale.
Topolino e la Banda dei Piombatori, più che un giallo, è un thriller. La narrazione sa dosare a meraviglia l'umorismo - con gag fenomaneali riferite ai lavori strambi di Tubi o agli atteggiamenti stessi dell'idraulico - con il mistero, dato che anche se sappiamo presto che è lui il colpevole dobbiamo ancora capire come faccia a effettuare i colpi. Nonostante la grande fama della storia, la vicenda è stata all'altezza delle mie aspettative, il che indica una storia davvero di grande qualità. Lo spunto iniziale in cui Topolino deve trovare un lavoro per poter vivere, ma incontra diverse difficoltà a trovarlo, è meravigliosa in quel suo calare il personaggio in un contesto reale e tangibile... e il vederlo vestito da apprendista idraulico è un piacere per gli occhi!
Il personaggio di Tubi, poi, è un capolavoro di caratterizzazione, rappresentato come uno stupidone all'inizio quanto come "insospettabile" nello sviluppo delle indagini. L'umorismo tocca i vertici nella scena della vasca pieghevole, e in generale proprio la grossa figura di Tubi è esilarante, anche nelle sue movenze. Una storia meravigliosa, perfetta, dove Mickey compie i primi passi come detective dilettante in maniera brillante!
Topolino e il Mistero di Macchia Nera è la seconda storia memorabile del volume. L'esordio del terribile bandito incappucciato non poteva che essere dei migliori, in una storia decisamente noir. Basettoni (anche lui alla sua prima comparsa) chiama Topolino in una notte temporalesca per chiedere il suo aiuto su un caso insolubile, i ripetuti furti di macchine fotografiche , sempre della stessa marca, che poi vengono trovate smontate! Perchè mai? Il giallo che gli autori costruiscono è perfetto, ad orologeria, terribilmente affascinante nel suo essere adrenalinico. Topolino indaga risoluto, per venire a capo della faccenda, e Macchia Nera è sempre più deciso a togliere di mezzo quella che è una seria minaccia, toglierlo di mezzo letteralmente. Vediamo i mortali marchingegni che il criminale escogita per uccidere Topolino, che sono un capolavoro di cattiveria e ironia nel loro essere arzigogolati, quasi di macchietta di un cattivo da spy story. Quello del pesce-gatto-pistola o quello della candela al piede o quello dell'impiccagione sono da cardiopalma e uno degli sproni a rileggere la storia. Di certo non gli unici: Topolino
che finge il suo rapimento, il suo travestimento, l'indagine di Manetta (col suo primo svarione) e tutta l'atmosfera inquietante è un capolavoro di tensione che raramente ho apprezzato con Mickey Mouse protagonista. Ancor meglio della già ottima
Banda dei Piombatori.
Il volume offre poi
Topolino e Robinson Crusoe, storia che già avevo apprezzato su "
Fantastico Walt". Anch'io trovo questa storia senz'altro piacevole, avventurosa e divertente al punto giusto, e che in mezzo a due trame gialle ci sta alla perfezione facendo tornare il Topolino puramente avventuroso visto nel primo volume. Lo stratagemma del film mi piace, così come il regista, e questo Robinson fifone è qualcosa di perfetto rapportato al coraggioso Topolino. Trovo poi che Venerdì sia un elemento comico perfetto nel suo essere fannullone e completamente refrattario al lavoro.
Mediamente divertente
Topolino al Campeggio, mediamente simpatiche le
Tavole Autoconclusive.
Sempre ottimo l'articolo di presentazione a tutto il volume e quelli introduttivi delle singole storie, che approfondiscono con notizie interessanti. Infine il Portfolio sulle copertine di Romano Scarpa dedicate alle storie di Gottfredson costituisce una chiusura preziosa e interessantissima (oltre che ottima per rifarsi gli occhi) del volume.
Volume che chiunque dovrebbe avere, contenendo 2 tra le più storicamente importanti (ma soprattutto belle) storie con Topolino protagonista, un Topolino meraviglioso in forma smagliante!