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E' di nuovo sabato, e di nuovo arriva il 20° volume degli Anni d'oro di Topolino.
Continua la palude silenziosa di strip autoconclusive e qualche articolo che danno corpo al volume.

Indice:
- Topolino, quello spericolato pilota acrobatico - Brunoro;
- Topolino - Strisce autoconclusive - Becattini;
- Strisce autoconclusive dal 2/11/1960 al 16/3/1962 - traduzione di Boschi e Gaspa, lettering Ceresa;
- Topolino - Tavola domenicale - Becattini;
- Tavola del 31/12/1961;
- Gli albi delle edizioni Nerbini - a cura di Boschi;

Un Mickey ancora più moderno e stilizzato ci acompagna in una Topolinia davvero  pazza , quella degli anni 60.  Anche qui, arriva la moda degli abiti colorati, e Topolino ne subisce le conseguenze.  Minnie sfoggia parrucche ed acconciature davvero improbabili, prova anche uno dei primissimi cellulari ed è sempre gelosissima delle avvenenti ragazze che giungono a frotte nella tranquilla (?) cittadina di provincia. Una frotta di ladri maldestri e di venditori inopportuni (sempre con epa e baffetti) movimentano un po'il tran-tran giornaliero, mentre Pippo riesce a procurarsi una barca a vela consegnando i bollini che aveva accumulato per decenni.  Questi pochi esempi credo siano adatti a descrivere le gag del numero, decisamente godibili. Chiude le danze una tavola invernale, datata 31 dicembre 1961.  Scarsino l'apparato critico, ma c'è un bellissimo portfolio dedicato al Topolino di Nerbini.

Alla fine è capitato: albo con grosso squarcio (ben 5 cm) sul bordo. Non posso neppure cambiarlo perchè l'edicola dove vado tiene un solo numero per me in tutta la città (non so se sia una bella cosa ) e a rimandarlo indietro dice che potrebbero volerci dei mesi. Pazienza.

Bello comunque il portfolio finale, strisce sempre disegnate benissimo per sintesi grafica e espressività, ma la lettura consecutiva di tutte quante dal numero 16 mi sta ora affaticando un po', complice la ripetività di alcuni temi e la mancanza di collante narrativo tra le sequenze. Naturalmente non è un problema delle strisce, ma mio. Urge pausa estiva di riflessione

Alla fine è capitato: albo con grosso squarcio (ben 5 cm) sul bordo. Non posso neppure cambiarlo perchè l'edicola dove vado tiene un solo numero per me in tutta la città (non so se sia una bella cosa ) e a rimandarlo indietro dice che potrebbero volerci dei mesi. Pazienza.

Medesima situazione accadutami una settimana fa: squarcio forse più piccolo, ma stessa "impossibilità" al cambio. In 20 settimane, a dire il vero, non ho ancora avuto il volume "perfetto". La cartonatura, imho, si sta rivelando il vero punto debole della testata. /

Riguardo alle strisce, mi propongo sempre di interromperne momentaneamente la lettura, ma non ci sono ancora riuscito. Almeno, sono arrivate quelle che già conoscevo.

Almeno, sono arrivate quelle che già conoscevo.

Bello quel volume! Non l'avevo mai visto. L'hai preso quando uscì (leggo da inducks) allegato al topo nel 1992? E' in "formato tascabilone"?

L'hai preso quando uscì (leggo da inducks) allegato al topo nel 1992?

Sì, ma era venduto assieme ad una radiolina con la faccia di Topolino (Pacuvio dovrebbe confermare), credo a 9.000 Lire o giù di lì.

E' in "formato tascabilone"?

Sì, all'incirca, il formato è quello, ma la carta è più lucida e, nel complesso, è un albo molto più sottile.

Sì, ma era venduto assieme ad una radiolina con la faccia di Topolino (Pacuvio dovrebbe confermare), credo a 9.000 Lire o giù di lì.

Confermo in parte, perché la radio in questione è diversa (nel mio caso non è mai entrata in funzione, sfortunatamente): gli manca il cravattino.

Rimane da pubblicare solo una striscia scritta da Bill Walsh:
 http://coa.inducks.org/story.php?c=YM+62-03-17
Con il prossimo volume inizia l'era del per me sconosciuto Roy Williams. Sarà interessante vedere cosa cambierà nel contenuto delle strips.
Questi primi volumi di autoconclusive sono stati una lettura divertente e un interessante spaccato della società americana dell'epoca, anche se è inevitabile in una lettura di seguito notare la ripetitività delle situazioni.

Confermo in parte, perché la radio in questione è diversa (nel mio caso non è mai entrata in funzione, sfortunatamente): gli manca il cravattino.

La mia funzionò per una settimana circa. Però (credo sia la cosa più importante) mi è rimasto l'albetto.

Eccomi qui, l'ho letto solo ora il 20 numero degli anni d'oro di topolino, davvero un ottimissimo numero, le storie contenute in questi volumi io non le ho mai lette, quindi per me ogni settimana è un volume tutto nuovo, ho fatto bene a non saltare l'opera.

p.s sono davvero soddisfatta di questa nuova collezione edita dal corsera.

L'ho letto tutto e mi è piaciuto molto (come, tra l'altro, anche gli altri 19).

Annuncio che da oggi mi fermo, riprenderò col numero del '75.

L'ho preso e letto, mi è piaciuto come gli altri.

Devo dire che la parte strutturata a gag e storie brevi di fine Seconda Guerra Mondiale, sempre ad opera di Walsh, mi aveva proprio deluso,così mi aspettavo di essere quasi "costretto" a interrompere la serie per noia, dopo così tante storie bellissime.

Invece sto leggendo questi volumi con molto piacere, le varie strisce sono a tratti divertenti, nonostante tanti stereotipi su cui si basano, e la lettura scorre veloce.

Poi il modo in cui i personaggi sono vestiti, come vengono adattati alle differenti situazioni e differenti epoche è magnifico.

Minny in particolare, con la pelliccia e il trucco, fa la sua figura!  

Strisce (02/11/60 - 16/03/62)

Un leggero calo qualitativo nelle strisce di questo periodo: aumentano sempre di più le gag riutilizzate e solo leggermente modificate. Probabilmente Walsh era sempre più preso dal cinema, e dedicava meno attenzione a Mickey Mouse.

Tra le molte situazioni ormai comuni, merita un posto d'onore la sequenza di Topolino alle prese con la sua minuscola utilitaria (06/09/61, 03/11/61, 13/01/62 e molte altre strisce), che si può parcheggiare in verticale da quanto è piccola, e viene spazzata via da una folata di vento oppure bloccata da un chewing-gum che si appiccica sotto le ruote .

Un paio di note grafiche: nella striscia del 17/03/61 Gottfredson ritrae Pippo con la mano davanti alla bocca, nella classica posa di Murry; chissà perchè, visto che non c'era un collegamento diretto tra il reparto fumetti dello Studio Disney e i comic book.
Nella striscia del 10/02/62 invece disegna un lupo e delle pecore nello stile del corto Lambert, The Sheepish Lion che lui stesso aveva rappresentato qualche anno prima sulle tavole domenicali.


Le cinque migliori strisce: 21/12/60, 09/02/61, 23/03/61, 07/06/61, 16/06/61

La migliore striscia: 16/06/61

Succede spesso che, quando in un determinato fascicolo vengono compiuti degli errori, questi vengano ripetuti in articoli successivi, anche a distanza di anni.
E' il caso del portfolio di questo volume, in cui viene detto per l'ennesima volta che Topolino e Orazio nel castello incantato è importante per essere la prima vera continuity avventurosa del Topo.
Ma... allora Topolino e i pirati (ma anche I Due Ladri e Gli Zingari) cos'è, acqua fresca? Si sono dimenticati che ci sono ben 3 storie avventurose prima di questa? Senza contare che in quanto a "regia", intensità e invenzioni, Topolino e i pirati è in assoluto la migliore fra le 4 elencate.

"T. e gli zingari" è molto bella, piena di pathos...quasi un thriller! Da piccolo, la scena della macina del mulino (è quella la storia, vero? Non la leggo da una vita) mi spaventava un po'...