Altro numero superlativo all'insegna di Eta Beta.
T. e il processo di Eta Beta: La guerra fredda e il maccartismo sono alle porte, ed il duo Walsh/Gott si dimostra profetico nell'inscenare un processo-farsa all'omino del futuro, dal quale ne uscirà brilantemente!
Storia bellissima, splendidamente "recitata" anche dai comprimari. Azzeccatissimo il "carattere" dello strizzacervelli austriaco dal nome impronunciabile, chiara parodia del dott. Sigmund Freud.
T. e lo strano potere di Flip: Il nostro gangarone contrae uno strano morbo, che costringe la gente che gli passa accanto a dire la verità, con esiti esilaranti (fantastica la strip del fusto hollywoodiano che, all'improvviso, perde il parrucchino e gli si allenta la pancera!) Pietro bieco ed insolitamente elegante, ma continua ad indossare l'arto ligneo, che aveva apparentemente abbandonato otto anni addietro.
T. ed Eta Beta nel pianeta minorenne: Walsh si cimenta nel suo genere preferito, la fantascienza, e risulta come sempre dieci anni avanti. Già si pensa alla conquista della Luna, ma i nostri eroi sbarcheranno su un pianeta assai più interessante! Gli alieni hanno comportamenti imprevedibili, come spesso accade nelle trame del grande Bill. Vicenda assai movimentata, massacrata a suo tempo nel TL: guardate il numero allegato e provate a cercare, invano, una vignetta che non sia stata brutalmente tagliuzzata!
T. ed Eta Beta nel Texas: come già in "T. e la barriera invisibile", Mickey, questa volta col nuovo amico EEga Beeva, decide di concedersi una vacanza in un ranch, ormai convinto che i tempi del vecchio West siano ormai uno sbiadito ricordo (in effetti, non mancano i pellerossa adolescenti a bordo di scassate hot rod!). Non pensa, di certo, ai pericoli delle città fantasma...(troviamo spesso vicende di ectoplasmi, veri o presunti tali, nei testi walshani). Se aggiungiamo anche un elisir d'eterna giovinezza... Plot fantasioso ed entusiasmante.
T. e la Banda della Morte: qui si cambia genere, e siamo in pieno "Hard Boiled", alla Humprey Bogart e Robert Mitchum. Gli esiti, però, sono tutt'altro che scontati: i nostri protagonisti finiranno nelle mani di Agnello, che gode fama di ricco filantropo...Molto originale.
Gli articoli di approfondimento sono assai accurati, ed il portfolio (che sarebbe auspicabile promuovere a rubrica fissa) presenta alcune rarissime tavole realizzate nei primi anni 50 per campagne di solidarietà sociale. Il fumetto di pag. 158, che ci viene offerto in lingua originale con traduzioni in calce, è una vera chicca!
Anche in questo caso, valgono le raccomandazioni espresse per il n°10. Non lasciatevelo scappare!