Vorrei scrivere cosa penso sulla "querelle" delle autoconclusive del Topo. Prima di tutto, come collezionista, considero l'averle ripubblicate tutte in modo organico un'iniziativa di immenso valore per qualunque appassionato. Scrivo "ripubblicate" perché io ero giá in possesso di quasi tutte le annate tramite i volumi dell'Anafi tranne quattro anni ('68-'71'-'74-'75) che non sono mai riuscito a trovare e pensavo di non avere piú alcuna possibilitá di poterne entrare in possesso. Sinceramente non mi aspettavo la ristampa come allegato ai periodici di tutto questo materiale non commercialissimo. Per cui giá a partire da ció sono soddisfattissimo.
Per quanto riguarda il valore fumettistico delle autoconclusive, esso é ovviamente a discrezione del lettore. C'é da dire che l'autoconclusiva é stata per il Mickey delle quotidiane una soluzione forzata (dal '55 in poi é stato un obbligo dei Syndacate, ricordate ?), e, ovviamente, per un personaggio nato per la Grande Avventura é stato un po' come chiuderlo in una scatola (anche per questo il paragone che viene talvolta fatto ritenendo strisce come Peanuts o B.C. ecc. migliori non calza, dato che questi personaggi sono NATI per le autoconclusive). Detto questo trovo comunque la qualitá media delle autoconclusive del Topo, e soprattutto degli ultimi tre volumi degli "anni d'oro" sempre piuttosto elevata (e non era facile con un personaggio che, per quanto detto sopra, si é praticamente dovuto reinventare).
Un discorso a parte meritano i disegni di Gottfredson relativi a queste annate : secondo me siamo ai massimi livelli di tutti i tempi (IMHO, ai livelli dell'Uderzo di Asterix, del Giraud di Blueberry, addirittura di Caniff o, addirittura del Jacobs di Blake & Mortimer). Unendo questi parametri si ottiene un prodotto a mio parere eccellente, che, certo, puó anche piacere meno di altre cose, ma credo sia in ogni caso di alto valore espressivo.