NOTE PER I NUOVI LETTORI:
p.9: prima storia di PK non scritta da Sisti. Diamo il benvenuto a Francesco Artibani. Dopo aver presentato tutto il cast base nei tre numeri zero, qui si ingrana la quarta: Evroniani, Angus, Lyla, Xadhoom, Uno, i segreti di Everett Ducklair...tutto insieme in un unico, scoppiettante calderone.
p. 14: Le storie di PK sono collegate tra loro da una stretta continuity: ecco quindi il riferimento alla figuraccia di Angus in "Il vento del tempo". Quella che era apparentemente solo una scenetta comica viene utilizzata come elemento di trama.
p. 17: il comandante evroniano della squadriglia non viene mai chiamato per nome, ma dalle frasi sarcastiche e dal suo "ci siamo già incontrati" (durante party di "Patemi") presumo sia Agron, l'evroniano già apparso nel numero zero.
p. 19: primo caso, mi pare, in cui Paperinik si autodefinisce "PK".
p. 24: causa piccoli errori di sceneggiatura, nelle storie future i lettori si sarebbero chiesti fin troppe volte "Ma Xadhoom lo sa o no dove si trova il piano segreto?". Ora siamo ancora agli inizi, per fortuna.
p. 26: approfitto della descrizione dell'evrongun da parte di Uno per fare una precisazione, dato che nel volume precedente non c'erano schede a riguardo: le protuberanze bianche appese alle spalle dei soldati evroniani non sono organiche: sono i "serbatoi di energia vampirizzata", che conservano l'energia emozionale rubata alla preda.
p. 29-30: prima apparizione del Generale Zondag (memorizzatevi bene il nome, dato che molti hanno la brutta abitudine di confonderlo col capo-branca Zoster o con Zotnam, il consigliere imperiale) e ultima apparizione di "Agron di Evron" (o chi per lui).
Ma la cosa più importante di queste pagine è che qui, per la PRIMISSIMA volta, viene pronunciata la frase tipica degli evtoniani: "POTERE E POTENZA!". Tale forma di saluto (o esultanza, o semplice grido di battaglia, a seconda dei casi) sarà sempre più utilizzata col tempo, diventando il tipico marchio di riconoscimento degli evroniani.
In "Evroniani" e "Xadhoom" eravamo ancora ai nastri di partenza, la mitologia degli evroniani non era ancora sufficientemente consolidata: ora si incominciano ad approfondire le usanze dei vampiri viola. E' da notare una cosa sufficientemente curiosa: praticamente in NESSUNA delle storie di Alessandro Sisti (pur essendo uno dei probabili inventori degli Evronz, se non il principale) è mai stato -nè verrà mai- pronunciato l'urlo "potere e potenza". Che a Sisti non piacesse? Che se ne infischiasse? Che non ci sia stata sufficiente comunicazione tra i membri del PK-Team? Chissà.
p. 32: citate le famigerate "emissioni neutriniche", che sostanzialmente stanno agli Evroniani come il "decadimento tachionico" sta al Razziatore.
p. 35-36: Everett Ducklair continua ad essere una fonte di misteri: ora scopriamo che l'intero tetto della DT è un'astronave interstellare. Che motivo aveva Everett di viaggiare nello spazio? E perchè, pur potendolo fare, non l'ha mai utilizzata? Misteri che ci saremmo portati avanti per molti, moooooooolti numeri...
p. 41: prima apparizione di Mike M. Morrighan, collega e rivale di Angus Fangus. Nonostante non abbia mai goduto dell'onore di una scheda nei PK-Files, Morrighan è un comprimario tutt'altro che secondario nella saga di PK.
p. 48: il graffito "Clax & Max" sulla parete della casa penso sia una sorta di firma di Claudio Sciarrone e Max Monteduro.
p. 52-53: scena entrata nella storia: prima apparizione di un gigantesco Incrociatore evroniano. Più piccolo della base geostazionaria e della nave madre, è comunque rimasto nel cuore degli appassionati, anche per il suo look inquietante e suggestivo.
p. 54: Nuova apparizione di uno degli "evroniani neri" (o "mini-zondag"): altri esemplari ne avevamo visti in "Evroniani" e "Xadhoom!". A pagina 57 ne vedremo altri.
p. 60-61: altra scena memorabile e struggente: è la prima volta che Xadhoom vede da vicino uno xerbiano trasformato in coolflames. NON si tratta dell'amato Xari (ricordo che all'epoca molti si confusero) ma il sapere il suo popolo in quelle condizioni turberà Xadhoom per svariati numeri. Viene definitivamente evidenziato come la coolflamizzazione sia, di fatto, un destino peggiore della morte. Il Pk-Team, per rispettare i canoni disney e non mostrare omicidi, è stato in realtà ancor più sadico.
p. 62: nei numeri passati la divisione degli evroniani in Caste era stata solo suggerita o accennata. Finora avevamo visto solo militari. Ora finalmente vediamo anche gli scienziati evroniani. Sciarrone stabilisce i canoni delle caste: i suoi Zondag e Zoster sono casi paradigmatici, e verranno presi come modelli dai disegnatori e dagli sceneggiatori successivi, quando si tratterà di presentare nuovi generali e scienziati.
Zoster viene qui definito "archiatra", e sostanzialmente è un "capo-branca scientifica" (sul Frittole verrà chiamato "tecnarca", ma era il periodo in cui il nuovo PK-Team aveva imparato nuove parole - tecnarca, muonico - e cercava di inserirle un po' ovunque, a sproposito).
p. 63: tra "Patemi" e "la cattiveria di Angus", i piani iniziali degli evroniani erano piuttosto semplicistici. Più avanti diventeranno sempre più inquietanti.
p. 66: altra scena emblematica, che rappresenta bene il perenne scontro tra la casta militare e la casta scientifica: gli scienziati evroniani tendono ad avere un'inaspettata e intollerabile autonomia decisionale. Ambizioni e progetti tutti loro che contrastano con l'atteggiamento dei generali, più rispettosi della gerarchia evroniana e degli ordini del Consiglio Imperiale.
p. 72: ok, nel volume precedente s'è detto che gli evroniani, come le piante, non sono propriamente "vivi", quindi le loro morti sono in buona sostanza "accettabili" (una spiegazione un po' tirata per i capelli, ma vabbè) e non violanti i canoni di liceità Disney. Ma ricordiamo che nell'incrociatore c'erano anche dei coolflames, alieni ridotti a zombie, come gli Xerbiani. Insomma, la morte c'è e in grosse quantità, in PK.
p. 72-76: la "continuity" torna prepotente: stavolta inizia -in sordina- una sottotrama: perchè Angus ha cercato di farsi spedire di contrabbando quella maschera Maori? Le domande che si pone Lyla sono anche quelle del lettore ma, per l'appunto, "è un'altra storia". Storia che prosegue la sottotrama della "fuga di Angus dalla Nuova Zelanda" (accennato nel numero zero del volume precedente) e che continuerà tra due volumi. Abbiate pazienza...
p. 77: altra pillola di gustosa continuity: viene accennato, nel notiziario, a un "misterioso hacker": ne sapremo di più nell'albo seguente, "Due". Il PK-Team aveva le idee ben chiare e iniziava già a collegare il finale di una storia con l'inizio della successiva.
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p. 84: "l'eremo remoto" è lo stesso che abbiamo visto nel numero Zero: scopriamo che il suo nome è Dhasam-Bul e che si trova in Asia.
p. 87: la sottotrama dell'Hacker, come dicevo prima, era iniziata già nel numero precedente (sempre ristampato in questo volume).
p. 89: gli evroniani sono effettivamente "in ferie", dato che dovremo aspettare un po' per rivederli. Due volumi, per l'esattezza. Qualcuno potrebbe dire che a dirla tutta tornano già nel prossimo volume, ma la mia risposta sarebbe "ni". Capirete poi perchè.
p. 96: Dan Woodstein qui ha il becco simile a quello disegnato da Lavoradori in "Evroniani". Nelle apparizioni successive tornerà ad essere un becco da papero.
p. 113-114: gustosa citazione del mito di Ulisse (il cane Argo riconosce il suo vecchio padrone, tornato a casa dopo lungo tempo e fisicamente irriconoscibile a chiunque altro, così come A.R.G.O. riconosce il suo creatore).
Da notare anche l'esistenza di un livello sotterraneo al quale PK, evidentemente, non ha mai ottenuto l'accesso. La torre e i suoi sotterranei nascondono numerosi segreti, e questa è solo la punta dell'iceberg...
E così, a soli 4 numeri di distanza dal numero zero, già torna Everett Ducklair. Quando lessi "Evroniani" per la prima volta, ricordo che già mi immaginavo un possibile finale della saga. Anzi, immaginai che lo stesso Pk-Team avesse ideato la trama immaginandosi quel finale. In pratica, Everett Ducklair sarebbe tornato, per nulla cambiato, e avrebbe cercato di cacciare PK (o di cancellare Uno) da casa sua (nel caso peggiore, in cui sarebbe dovuto essere il nemico finale della saga). O, nel caso gli autori fossero stati meno perfidi, semplicemente sarebbe tornato da uomo sano e sereno, e PK gli avrebbe restituito il grattacielo di sua spontanea volontà.
Questo numero mi fece pensare che le mie supposizioni sulla trama finale ideata dal PK Team fossero sbagliate. Anche se...anche se...ma non voglio spoilerarvi. Vi basti sapere che ne avrete di volumi da attendere. Quasi venti, diciamo.
p. 118: altro riferimento di continuity al numero precedente ("Ombre su Venere"), nonostante sia stato scritto da un altro autore. Ottima sinergia.
p. 120: già nel numero zero abbiamo visto Uno "ristrutturare" il piano. Chissà se quella gag fosse stata messa proprio in previsione delle scene di questo numero...
p. 141: l'allarme di Everett segnalava i malfunzionamenti delle apparecchiature della Ducklair Tower. A quanto pare Everett temeva quel che avrebbero potuto fare le sue semi-onnipotenti intelligenze artificiali. E non solo...
p. 146-150: primo vero incontro tra PK ed Everett Ducklair. Nuovo mistero: chi ha rivelato a PK la combinazione segreta per cancellare Due? L'unico che poteva saperla era Everett Ducklair. E il sorrisetto che fa a pagina 150 quando nega di averlo fatto perchè imbavagliato fa intuire che sia stato proprio lui. Ma come può esserci riuscito? Telepatia? E se sì, come può avere questi poteri mentali? Gli sono stati forse insegnati dai monaci di Dhasam-Bul? Ma perchè tenere nascosta questa abilità, negando l'evidenza? Altri misteri, altri enigmi. I segreti di Everett Ducklair sono ancora molti e ci accompagneranno per tutte e due le saghe pikappiche originali.
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p. 158: prima volta che viene menzionato il cognome di Lyla (Lay). Questo numero, comunque, è un piccolo capolavoro. Qui, tra nebbia, vento, pioggia, buio, vicoli luridi, atmosfere dark e personaggi ambigui, sia Sisti che Sciarrone iniziano a correre senza freni.
p. 164-165: primo cambiamento nello status quo di Paperino: a breve sarà licenziato come custode, e dovrà trovare un altro modo per giustificare la sua presenza nella DT. Nei prossimi volumi vedremo il suo nuovo, inaspettato lavoro.
p. 170: Camera 9 si rivela sempre più misterioso: una volta era curioso- dice -ora non più. A questo mistero verranno date piccole rivelazioni che in parte giustificano quella frase. Spiegazioni mai del tutto soddisfacenti per i fan, però. Nel bene e nel male, Camera 9 resta tuttora un mistero. E forse è meglio così. Degna di nota la rabbia di Lyla.
p. 172-173: prima apparizione del burbero Cronocomandante, capo della Tempolizia. Già il fatto di essere un papero con una vistosa cicatrice sull'occhio (che in certi albi scomparirà, però) lo rende diverso dal tipico canone Disney.
p. 181: la casa di Camera 9, zeppa di particolari. Premi, riconoscimenti, macchine fotografiche e foto d'autore di grandi eventi (festeggiamenti nella Formula Uno...e c'è persino IL PAPA!). Ma anche foto di soldati, bambini del Terzo Mondo...il nostro cameraman, si deduce da questo, era un fotoreporter piuttosto famoso, e ha visto tante cose nella sua carriera...forse troppe.
Nella scheda apparsa originariamente in PKNA 3, scoprivamo che è di nazionalità bulgara e si chiama Stefan Vladuck. Viene anche descritto come "appassionato di Pippero" (inesistente ballo nazionale bulgaro inventato dai mitici Elio e le Storie Tese nell'omonima canzone "Pipppero").
E' l'unico personaggio della saga di PKNA ad avere avuto ben DUE schede (una come Camera Nove e una come Stefan Vladuck - la seconda scheda rivela qualcosina in più, come il fatto che in realtà sia apolide, naturalizzato bulgaro). Inutile che cerchiate di scoprire che volto ha: non lo saprete mai. Il massimo che potrete scoprire di lui lo vedrete tra cinque volumi (con un'anticipazione tra quattro volumi). E -per il momento- dovrà bastarci.
p. 185-190: è sempre Stefan Vladuck/Camera 9 il tizio che ha seguito Lyla e che ha scattato le foto durante questa (splendida) scena sotto la pioggia, ovviamente.
p. 202: questo è un punto di svolta grosso come una casa, anzi, un pianeta. Tutto quel che credevamo di sapere è sbagliato: il Razziatore è sì un criminale, ma meno fetente di quanto pensassimo. E la Tempolizia si rivela essere spietata e tutt'altro che limpida.
Il futuro, però, prevede che Paperopoli debba essere (in gran parte) annientata da un'esplosione. La Tempolizia, in fondo, fa il suo lavoro. Se PK tentasse di impedirlo, sarebbe un cronocriminale. Farebbe probabilmente peggio di quanto avrebbe fatto il Razziatore con la cronovela in "il vento del tempo". Cambierebbe la storia, cambierebbe il futuro, cambierebbe tutto.
In questa scena, abbiamo un primo avvicinamento tra PK e l'"onesto pirata" Razziatore. I due si annusano a vicenda, non si fidano l'uno dell'altro, ma allo stesso tempo hanno la battuta pronta e si rispettano quel tanto che basta da collaborare. E' un inizio.
p. 213-217: PK alleato del Razziatore. PK che punta l'extransformer contro Lyla (divisa tra il voler aiutare un amico e il dover rimanere fedele alla sua missione). PK che stordisce un agente della Tempolizia. Succede anche questo, in PKNA.
Vediamo anche i primi attriti tra il "droide 5-Y 20/96/I" (sigla che forse rappresenta la data in cui Lyla è stata inviata dal 23mo secolo) e i suoi superiori, poco soddisfatti dell'autonomia del loro droide guardiano e pronti a sostituirla, considerandola solo "una macchina".
p. 220: la Tempolizia è fin troppo generosa con PK: in fondo, ha appena cambiato la storia come il peggiore dei cronauti fuorilegge. Cosa che di certo renderà PK molto apprezzato dai paperopolesi del futuro, ma pochissimo dalla Tempolizia, che difatti lo terrà costantemente d'occhio, in futuro. Questo evento, comunque, farà porre ai fan numerose domande, specie per quanto riguarda un certo costruttore di droidi...ma di più non dico.
p. 224: prima apparizione di "Ziggy", il fattorino di 00 News. All'inizio personaggio marginalissimo, dopo svariati cameo si scoprirà nascondere anche lui diversi segreti...