Mi devo esser perso un pezzo... perché?
Be', è intuibile. Gottfredson è Gottfredson; se si fa il tutto Gottfredson (che io ho intenzione di acquistare) sarebbe un lavoro oneroso (già lo è di per sé l'intera opera) unire alle strisce e tavole autoconclusive di Gottfredson anche quelle di Gonzales, soprattutto perché sarebbe necessario pensare: "da quale anno in poi tagliamo Gonzales per mantenere solo Gottfredson?". Il fatto è che, come ben sanno gli appassionati più esperti, le tavole di Gonzales del '38-'40 si integrano perfettamente con la dimensione più intimistica delle scene casalinghe impostate da Gottfredson, soprattutto perché gli sceneggiatori erano gli stessi. Io parlo soprattutto degli anni 1938-39.
Se volete una prova, andate a leggere lo splendido VIDEO PARADE #10, in cui la serie di tavole gottfredsoniane incentrate sul carattere di Pippo si fondono mirabilmente con quelle di Gonzales, come se fosse un discorso unico.
Ecco perché io penso che, almeno nel periodo 1938-1942, le tavole domenicali (non parlo ovviamente delle strisce quotidiane) sono pressoché inscindibili (in fondo non sono "storie" come lo erano quelle di Barks) dalle analoghe di Gottfredson (cui quest'ultimo come sappiamo non metteva più mano), anche perché qualitativamente non c'è differenza. Non possono paragonarsi alla successiva produzione dei 2 autori a partire dagli anni '50 in poi, secondo alcuni dai disegni ottimi, però aggiungo: dai testi molto più scialbi.
Comprendo che redigendo il Tutto Gottfredson, giustamente, non si può fare altrimenti.
Infatti nel mio precedente post perlopiù esprimo il mio rammarico per la mancanza di una pubblicazione - oggi - che possa ristampare le tavole di Gonzales di questo periodo, veramente indispensabili. Insomma, nelle più antiche tavole di Gonzales il Topo ancora non aveva le iridi per come le conosciamo oggi, quindi potrebbe considerarsi come facente parte sempre dell'Epoca Gott.
Ecco perché mi piaceva la vecchia collana GERTIE DAILY.