imho l'85% degli acquirenti non conosce nè Barks nè Gottfredson.
sempre questo 85% è convinto d'aver comprato "tutte le storie belle di paperino" e adesso compra "le storie di topolino di un tempo, quando erano a striscie".
a mio avviso il rispetto verso gli appassionati c'è eccome, proprio perchè invece si fa leva (nella campagna promozionale) sull'aspetto filologico, sulla completezza, e si evidenzia bene anche il nome dell'autore.
la scelta di partire dal 36? ma è ovvia per ben due motivi!
il primo, chiaro per tutti, è che si parte da un periodo più "appetibile".
il secondo motivo è che, quest'opera -a differenza de LGDP, presenta una "lunga anomalia": mi riferisco al periodo 55-75 con le autoconclusive! Piazzare questo "interregno" troppo in là, cioè quando cmq in modo del tutto naturale le vendite hanno una flessione, avrebe significato uccidere l'opera a metà (beh, a 3 quinti, per la prcisione)!
la scelta invece, imho azzeccatissima è:
- parto col botto
- dopo un po' metto i volumi per gli appassionati, che cmq mi garantiscono vendite costanti (e, guarda caso, i volumi con le storie "meno impegnative", cioè le autoconclusive, sono nel periodo per noi -spero- vacanziero...)
- e poi ti vien detto: non perderti la seconda parte della serie perchè di roba appetibile ce n'è ancora tanta (7-8 volumi), e non solo 2 o 3 volumi
- chiusura col botto
Piaccia o non piaccia, per me è stata studiata (a livello di marketing) alla grande.
(ok, se non mi numeravano i volumi ero più feclie, lo ammetto) :