Articoli introduttivi o "editoriali": quelli della Grande dinastia, a parte qualche eccezione, erano degnissimi. Qui non fanno altro che chiarire (?!), ogni due numeri, come funziona questa collana, e su Gottfredson, sul suo fumetto, penosi luoghi comuni.
Sono d'accordo con te su diverse cose, ma effettivamente ritengo gli articoli di Anni d'Oro migliori di quelli della Dinastia dei Paperi. Su Gli Anni d'Oro molti articoli sono di 2 pagine per storia, si cercano di inserire più interpretazioni critiche, ci sono immagini rare... proprio a sottolineare che è l'impresa maggiormente agognata dai curatori.
Nella Dinastia dei Paperi gli studi critici erano solo per la prima e per l'ultima storia dei volumi; per le storie centrali c'erano solo alcuni righi col riassunto della trama (sebbene fossero importanti le spiegazioni dei nomi originali) e le copertine originali.
Senza contare la maggiore pecca della Dinastia, cioè quella di utilizzare i
peggiori impianti in circolazione, con censure anche grafiche alle storie: le limature agli africani di
Paperino e il feticcio, la corda che scompare dalle mani di Char Ming in
Zio Paperone e il Tesoro di Marco Polo,
Paperino e l'isola misteriosa disegnata da Jippes e non da Barks... e con "peggiori impianti" intendo anche le traduzioni orrende dei primi numeri di
Zio Paperone, con lo squalo che resuscita e Paperina che usa pellicce... ecologiche.
Non so se qualche articolo degli Anni d'Oro è ripetitivo, ma in qualche modo dovevano pur vivacizzare i volumi di autoconclusive, e magari qualche ripetitività è derivata dal fatto che quasi ogni volume di autoconclusive si apriva con articoli "generali" di articolisti "occasionali" (nel senso che non sono i curatori) e cioè Brunoro e Cuccolini.
[size=10]comunque credo che gli errori e i refusi non siano dovuti al basso prezzo di copertina (che basso è, comunque, stiamo parlando dell'equivalente del prezzo di un'edizione economica di un qualsiasi romanzo, TEADUE o Oscar Mondadori, tanto per fare degli esempi; qui c'è una prima edizione di un volume con copertina rigida, ed in allegato un'anastatica nuova di un Topolino, che comunque ha dato parecchio valore aggiunto alla collana, ovvero ha moltiplicato le vendite!), quanto alla fretta! leggendo i post di chi ha lavorato alla redazione dei volumi si vede che per un'uscita avevano UNA settimana!!! forse avendo più tempo a disposizione certi errori si sarebbero evitati, altri no, semplicemente per una questione di probabilità su dei numeri così grandi di pagine...voi non notate mai dei refusi grammaticali, o peggio, quando leggete un romanzo? o quando guardate un film magari ambientato nel medioevo e una comparsa ha l'orologio al polso? [/size]
Le anastatiche di Topolino, poi, sono state una grande presa per il sedere: sono quasi tutte censurate perché hanno utilizzato non gli impianti degli albi, ma gli impianti delle ristampe.
Qui si parla di "fantasma" sostituito da "ficcanaso" e cose simili, come se i traduttori avessero operato indipendentemente uno dall'altro (il caso dello zucchero
*).
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(
*Su
Capolavori Disney 21 Boschi (o era Gori?) ricordano con nostalgia (sottolineando "
quand'è che sul Topo rivedremo espressioni così?") frasi come quella di Brontolo in
Biancaneve, la strega e lo scudiero:
Si è dileguato come sale nell'acqua!
Quindi perché in
Topolino sul Mongelato la frase di Clarabella "
Si potrebbe pensare che siamo fatte di zucchero... e una camminata sulla neve potrebbe scioglierci!" viene tradotta nella più banale "
Pensi che una camminata sulla neve potrebbe sfiancarci?". Personalmente non ci avrei fatto caso, se nella stessa vignetta Orazio non rispondesse: "
Zucchero? Non fatemi ridere!", segno che il secondo traduttore in fondo ha preferito la versione originale del balloon, e quindi forse non sapeva che era stato semplificato.)
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Magari a qualcuno non sarà sembrato così, ma io non me la prendo certo con i curatori dell'opera e degli articoli a parte alcune semplificazioni (anch'io ho sempre desiderato avere tutta la produzione sindacata di Topolino in una volta) - e guarda caso Becattini nel suo post se l'è presa con chi ha giudicato inutili gli articoli e le citazioni dei film, critiche cui io non presi parte -, ma maggiormente con chi avrebbe dovuto fare il lavoro di correttore! Molte traduzioni sono semplificate, ma riconosco che un ipotetico correttore non si prenderebbe la briga di controllare gli originali (alcuni coloristi non hanno neanche letto le storie che colorano! La trovo una cosa assurda!), ma controllare errori vari non è affatto difficile! Se me ne accorgo/ve ne accorgete voi nel momento che leggete la storia, in totale bastano circa 10 minuti per storia.
Sempre che la categoria dei correttori, come dice barksista, non sia esistita in questa iniziativa, e la cosa mi inquieta.
Infatti quello che mi dispiace sono appunto le traduzioni semplificate dovute alla ristrettezza dei balloons: personalmente non mi dispiace il lettering più piccolo (le edizioni su Disney Video Parade erano già di per sé piccole, ma i testi erano completi), ma la cosa principale che avrebbero dovuto fare era ingrandire le vignette (ci sono 4 begli spazi bianchi tra una striscia e l'altra!) di modo da evitare il problema dei balloon! (anche se vi invito a confrontare le vignette di Anni d'Oro con quelle del Messaggero, e vedrete che sono identiche in quanto a proporzioni).
Graficamente, comunque, è un bel passo avanti rispetto ai mediocri risultati (in termini di ristampa) della Grande Dinastia.
bastera partire dal 1975 per pubblicare il resto delle strisce, o delle tavole, se partiamo dal 1938, anche se non sarei per niente interessato ad un prodotto del genere.
Spero che non ti sentano, altrimenti forse sei tra quelli che stanno decretando la fine delle speranze :
Perché, comunque? Le altre strisce e tavole domenicali sono
solo disegnate, come Gottfredson ha
solo disegnato tutte quelle che ci hanno proposto finora. Vorresti davvero che finisse qui?
che una setta di adoratori mistici di filologicissime copie in bianco e nero, come le edizioni Comic Art, belle ma ferme nel Limbo, sia perche amatoriali sia perche avevano ben altri costi.
Poco ci manca che noi "adoratori" delle testate Comic Art diventiamo delle sette segrete e pericolose... comunque adesso il costo è calato