In recupero degli albi sono riuscito a leggermi questo albo contenente tre storie davvero fantastiche.
Seconda Stesura (Sisti/Sciarrone/Gallazzi) una storia davvero bellissima, commovente, una storia che confonde, non si sa chi è il buono e chi è il cattivo. Costruita in maniera perfetta da Sisti che in questi primi numeri aveva ,più che altro, il ruolo di costruire un'identità al personaggio e poteva dedicarsi meno alle parti più interessanti e emotive delle storie. Tutto ciò si ritrova proprio in questa storia. Le parole sono poche per dire che mi ha commosso come pochi hanno fatto. Certo la parte ironica di Pk è un po'sacrificata in questo contesto ma passa tutto quando una storia è ben fatta come questa. Anche i disegni non scherzano, Sciarrone ci regala dei disegni interessantissimi dal punto di vista grafico e non si dimentica di inserire tra la Tempolizia qualche volto noto. Certo l'aspetto narrativo sorpassa un po'i disegni che non sono al top come nelle sue prime storie.
Angus Tales: Il posto sbagliato/Il grande scoop (Faraci/Ziche-Silvia Ziche) Credevo durasse di più invece è già finita questa serie davvero magnifica dal punto di vista della comicità ma anche della ricerca ,basti guardare i colori molto particolari che accompagnano questa serie di brevi, se così le si può chiamare in quanto hanno tutto: una trama solida, battute durante le storie abbastanza ironiche e battuta finale degna della migliore comicità. I disegni sono densi di ironia come è obbligatorio aspettarsi da Silvia Ziche, curiosa la caricatura di Faraci nell'unica storia del ciclo che non ha scritto lui.
La notte più buia (Cordara/Guerrini/Gallazzi) tanti commenti critici ma a me non è sembrata tanto male, l'inizio non è dei migliori con una quasi assenza del personaggio principale che sembra stia facendo i preparativi per andare a una festa di compleanno che per salvare il mondo, ma alcune parti centrali sono davvero ottime. Difettuccio di Cordara l'ho evidenziato prima: andare molto sui fatti centrali tralasciando dei fatti secondari però importanti per rendere la storia migliore. Simpatica le citazione baksiana (per chi non l'avesse capito è a pag.120). Colpi di scena continui e parte comica finale salvano la storia che ci riporta ,dopo numerosi viaggi nel tempo, agli Evroniani che di certo non sono ciò che viene meglio al disegnatore della storia, peccato perché la maggior parte dei personaggi era disegnata bene, con le giusta espressioni e con elementi di sfondo molto interessanti. Curiose ,come sempre, le inquadrature che non si limitano ad essere particolari nelle parti importanti ma lo fanno anche nelle piccola storie correlate alla principale come quella che chiude l'episodio.
Carpe Diem (Artibani/Barbucci/Migheli/Gallazzi) ritorniamo ai viaggi nel tempo e ritorniamoci in maniera ottima. Un'interessantissima storia, anche qui i colpi di scena non mancano ma la cosa che predomina è l'ironia dilagante di Pk e del Razziatore che non avevamo mai visto così umano, comprensivo e fedele prima. Stupisce come nella storia lo "str....nzo" sia proprio Pk e non sia invece il cattivo di turno. Davvero divertentissime certe scene, come quella del mal di testa a pag.200. I disegni di Barbucci sono ottimi per la loro versatilità, riescono a essere comici e dopo poche pagine ad assomigliare di più allo standard di Pk. Devo dire che questa storia ,sia per i disegni che per la sceneggiatura, mi è parsa più rilassata. Non c'è il papero qualunque che si trova in guai superiori a lui e quindi è tesissimo, c'è invece il supereroe per eccellenza, ovvero quello che non si sbilancia troppo in quanto è abituato a cose ancora peggiori.
Arriva Trip: Padri & Figli (Artibani/Barbucci/Canepa) mah!A me Francesco piace di più nelle storie serie che nelle brevi e questa conferma questa mia opinione. Non è da storie brevi perché le sue sono abbastanza sconclusionate con una trama sottile e poche battute in mezzo e ,insomma, non mi ha fatto ridere come l'hanno fatto le Angus Tales. Certo c'è anche la difficoltà di trovarsi davanti ad un personaggio nuova, completamente da creare, ciò non toglie che avrei preferito rispecchiasse di più la struttura delle Angus che crearne una nuova più ironica e meno comica. I disegni sono ottimi anche in situazioni comiche come già detto sopra. Ciò di veramente particolare sono i colori, davvero magnifici e fuori dal comune, cosa che ci si può permettere solo in brevi storielle a se che in parti fondamentali della saga.
Gli articoli sono interessanti e ben curati, sopratutto l'intervista a Ghiglione che ci rivela particolari sconosciuti della parte meno fumettistica di Pk.