Note prelettura dell’undicesimo volume.
Il tempo fugge: Faraci sceneggia una storia tutta particolare, che viene disegnata a sei mani: Gula, Barbaro, Urbano, Migheli, Tosolini e il “nostro” Turconi. Quella che oggi è la giovane generazione aveva mosso i primi passi proprio qui! E gli allora virgulti riuscirono a coordinare i loro stili in modo che la storia non sembrasse un’accozzaglia disordinata di dieci pagine in dieci pagine! Bravissimi! Quanto alla trama, questa sembra solo una divertente avventura a spasso nel tempo sinché… il finale non rimescola le carte alla grandissima! E l’arte ci viene sottoposta in una fuggevole ma profonda riflessione. Che c’entra l’arte? Oh, se c’entra (cit.)! In appendice parte la serie 5Y, di Artibani e Mastantuono, dedicata, con una garbata ironia, alle riflessioni sul nostro mondo umano ad opera di una droide del XXIII secolo, la quale non ha in memoria gli eventi futuri. Nella posta esordisce l’angolo della poesia, con commentoni da Pkteam ai componimenti dei lettori (“Se fossi una lacrima, non ti piangerei per paura di perderti.” “Ci hai fatto piangere!”), ed in fondo al giornale… il primo redazionale bertoniano ci attendeva! Credo sia il primo testo di Vitaliano su PKNA, ed è dedicato al futuro imbecille patentato che, come ci ha scritto Faustone nel topic di PKNA, all’inizio (appunto in questo improbabile viaggio sul globo alla ricerca dei quattro elementi fondamentali) doveva essere impersonato a turno dai vari componenti della redazione. Qui, infatti, vediamo prima Catenacci e poi Cordara “recitare” nel ruolo di Bertoni, ma subito il Pkteam comprenderà che solo Catenacci è davvero Bertoni. O Bertoni è davvero solo Catenacci… Fate voi, ecco, anche perché per rivedere Bertoni ci toccò attendere un anno!
I mastini dell’universo: capolavoro assoluto dell’avventura “classica”, nel senso che, mutatis mutandis (sapete tutti che voglia dire, vero? Altrimenti… dizionario!), Sisti si rifà alle grandi esplorazioni del mondo dei paperi, un po’ barksiane (con citazione annessa), un po’ ciminiane anche, e le trasporta nel mondo di PKNA con maestria e divertimento. La trama presenta a Paperinik un partner furfante, mascalzone, scapestrato, coraggiosissimo e vigliacchissimo allo stesso tempo, venduto al migliore offerente eppure lealissimo, che sa fare solo il suo sporco mestiere: come scrissero nell’editoriale, “lo odierete, ma non potrete più fare a meno di lui!” E sul filo dell’ironia la storia si dipana tutta, aiutata dai meravigliosi disegni di un ottimo Claudio Sciarrone, praticamente perfetto! Niente stoccate in questo numero? Manco per sogno! In uno scambio di battute che ho pure citato nel topic delle frasi famose e grandiose, Sisti tira una bordata a tutti noi, perché, secondo un certo Colonnello, nessuno è così stupido da fare una certa cosa in prima persona. E la frase smozzicata di rimando di Paperinik è forse più dura, nella sua cinica ironia, di una fatality a Mortal Kombat: impariamo, gente, quando le lezioni di morale sono tirate bene! 5Y prosegue tranquilla e divertente, mentre in appendice troviamo la sfida per avere il diploma di Pkmaestrino! In pratica, visti tutti gli errori rinfacciati alla redazione, il Pkteam lancia la sfida: solo chi risponderà esattamente a cinquanta domande “vero o falso” otterrà la simil-laurea plastificata di dubbio gusto ed utilità. Facile? Piccolo campionario di domande: “Ezio Sisto suona da anni l’arpa celtica”, “Valentina De Poli non è nel frullatore”, “Gli scorpioni sono fosforescenti”, “Leonard Vertighel è un personaggio talmente profondo da avere due timbri vocali”. Ammetto di non avervi partecipato; le risposte verranno pubblicate tre numeri dopo.
Metamorfosi: capolavoro assoluto dell’introspezione come solo il poeta Enna sa fare. Dopo gli eventi di Stella Cadente, investighiamo un po’ nella psiche di Xadhoom in una storia piena sia di pathos, sia di azione. Stupenda. La potenza psicologica di Xad si dipana in questa trama perfetta, senza una smagliatura, piena di battutine al vetriolo sullo sfondo di un attacco portato da un ceppo mutato di terrificanti Evroniani più bestiali del solito. Perché per amore si può anche percorrere l’intero universo alla ricerca della persona cara, ma a volte un vero amico può darti quell’aiuto che sinora ti è mancato. E finalmente si risolve l’annosa questione se Xadhoom conosca o no il piano segreto… 5Y tocca i cuori a sua volta: l’ironia artibanica è messa qui in disparte, ma la storia deve essere letta lo stesso, perché la poesia domina anche in questa breve, a complemento di un numero entrato nel mito. Nella posta, si pubblicano un murales di Milano (nel senso di “dipinto su un muro milanese”, non di “ad opera di Luciano Milano”) dedicato a Paperinik ed una striscia del Pitore di Santini dall’artibanico testo, dedicato ad un personaggio la cui città è piena di rifiuti perché non ci sono più scope di saggina; morale: poche ramazze da quelle parti! In appendice, altro quiz, a domande dalla triplice risposta, dedicato a Xadhoom: citando dal testo, “Non si vince niente, ma volete mettere la soddisfazione?” Ne riporto la domanda diciannove: “Perché le domande del quiz non sono venti?” Risposte: “1) Perché sì. 2) Perché sì. 3) Perché sì.” E c’era gente che si chiedeva come e perché un laureando in giurisprudenza leggesse questa roba! Per la verità, eravamo quattro (dei quali due a scrocco mio)… vero, RealPC?