Note prelettura del quattordicesimo volume.
Niente di personale: capolavoro assoluto per la trama. Artibani ci mostra le conseguenze degli avvenimenti del numero precedente, e ci trasporta nella Paperopoli del 2015 (quanto sembrava lontano quell’anno nel 1999), dove ogni regola sembra sovvertita. E tutto potrebbe dipendere dalle scelte di un pestifero ragazzino, mentre un tale Deugemo, misteriosissimo personaggio, fa capolino quando un addestratissimo rapace sembra avere preso il posto del Razziatore. Ma chi saranno mai tutti costoro? Storia eccezionale, dicevo, dai ritmi perfetti, che alterna gustosissime gag ad inseguimenti al fulmicotone, in un crescendo di tensione resa in modo magistrale di colpo di scena in colpo di scena. Però i disegni di Nicola Tosolini sono, e spiace dirlo, inadatti alla storia, perché in troppi punti la rendono confusionaria e non fanno quasi comprendere cosa succeda (io ho capito solo poche settimane fa chi fosse una specie di clone di Urk in realtà, e solo per averlo chiesto qui sul Papersera). Ma, fortunatamente, il disegnatore migliorerà ben presto. Enna esordisce nelle brevi con la cosiddetta
Trip’s strip, che sembrava dovesse essere legata a doppio filo alla storia lunga e non destinata ad avere seguiti particolari, però... ne riparleremo presto! Non posso dire molto della trama, perché farei troppo spoiler pure sulla storia principale: diciamo che Trip si dà al fumetto, ed Enna ci rivela il suo ottimo lato comico, perfettamente reso da una Ziche che riproduce in modo fantastico il modo di scrivere che può avere un bambino un po’ discolo...
Clandestino a bordo (Xadhoom: the trilogy episode I): sempre il prolifico Artibani dà inizio alla storia che ci porterà nello spazio per tre numeri. Gli Evroniani sembrano potere sferrare l’attacco definitivo contro Xadhoom, ma Paperinik fiuta il pericolo e parte per lo spazio, un po’ fortuitamente, per salvare l’amica. Colpo di scena finale degno di ogni lode, quando scopriremo chi ha progettato il trappolone che fa da sfondo alla trama, anche se ben più geniali, secondo me, sono le disavventure di un certo papero sulla corazzata Zermatt (Artibani, apprezzi forse l’alta montagna?). Spassoso, ma con una suspense che ti toglie veramente il fiato pagina dopo pagina, sorretta alla perfezione dagli ottimi disegni di Manuela Razzi (chine di Soffritti e Matrone), spettacolari in tutto e per tutto. Niente storia breve sul numero originale, ma approfondimenti sul mondo evroniano che integrano e riassumono i Pkproject sinora comparsi in tema. Nella posta originale, segnalo un pker catatonico tardivo che faceva rilevare di avere scoperto il più grande segreto del Pkteam: l’identità di chi dormisse nei sotterranei della Duckair Tower. Risposta della posta (che ovviamente ha interrotto la lettera prima di svelare l’arcano): “Non che il pker abbia scoperto qualcosa d’importante. Ma volete mettere la tensione?” Tardivo fu il pker, però, perché noialtri veri catatonici già avevamo letto le righe microscopiche dello speciale DT pubblicato in coda allo 0/3, e lo sapevamo da tre anni. Ma non avevamo dato peso alla cosa... Uh? Adesso pretendete che ve lo dica io? Beh, volete mettere la tensione?
Comunque... chissà!
Lontano lontano (Xadhoom: the trilogy episode II): Macchetto prende il timone della saga e continua perfettamente la storia da dove Artibani l’aveva lasciata. E ci traghetta verso il cuore dell’Impero evroniano, che a sua volta si sta dirigendo verso una sorta di polpo interstellare, collegato ad un pianeta. Ma che ci sarà in quel polpo artificiale? E che diavolo c’entra Paperinik in tutto questo? I disegni di un fantastico Pastrovicchio rendono al meglio il crescendo di drammaticità che ci viene proposto magistralmente vignetta dopo vignetta. L’azione non è poi tantissima prima di arrivare alla fine, ma, per svolgere al meglio il compito di traghettarci all’episodio numero tre, Macchetto riesce a scrivere una storia dove è proprio il dramma dei personaggi coinvolti nella vicenda a farla da padrone! Da segnalare l’entrata in scena del Consiglio imperiale e dell’Imperatore supremo, Evron undicesimo alla quinta! In appendice, prende il via la serie Fuori onda, dedicata alla vita di Canale 00. I disegni sempre più sperimentali di Mottura saranno pure bellissimi nei loro vividi colori pastello sfumati, ma la trama è quanto di più piatto ed insulso abbiamo letto sulle pagine di PKNA: ancora spiace dirlo, però i testi di Fasano in questa serie tra noi Pker non hanno mai raccolto consensi. E sì che vengono dal creatore di Paperino Paperotto, che tante belle storie ci ha regalato sul Topo... Mah! :(