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Pk il mito #17 - Istante infinito

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Sommo Zotnam
Pifferosauro Uranifago
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PolliceSu   (2)
    Re: Pk il mito #17 - Istante infinito
    Risposta #45: Domenica 10 Giu 2012, 23:32:35
    In ritardissimo, scrivo quel che so.

    Dopo la sfilza di fill-in (per quanto di qualità), inizia il conto alla rovescia per il finale di PKNA.
    Nei numero che vanno dal 43 al 48 (escluso il fill-in del 47) si concluderanno definitivamente gran parte delle sottotrame di PK. In questo volume due trame trovano la loro conclusione: la saga dei viaggi nel tempo (e quindi Tempolizia, Organizzazione, Lyla, Odin e Razziatore) e quella dell'Esercito (che avrà comunque uno strascico nel volume successivo).

    Tempo al tempo

    -A quanto pare Lyla ha bisogno (giornalmente!) di ricevere energia da Time Zero. Chi ha letto PK2, quindi, potrebbe farsi due domande a riguardo...

    -PK, guardando la Luna, dice "nel passato, avrei dovuto recarmi sul suo lato oscuro". Questo fa intuire che la storia, cronologicamente, si svolge effettivamente prima di PKNA 44, dove Paperinik si recherà effettivamente lì. Un aggancio alla storia successiva, insomma. Che a sua volta si ricollegherà al numero 45. Che a sua volta si ricollegherà al numero 46. Una sorta di mini-saga conclusiva, insomma.

    -I tre capi dell'Organizzazione vengono finalmente catturati, i viaggi nel tempo non sono più consentiti e PK deve abbandonare Lyla nel futuro. Questa sottotrama, ad ogni modo, continuerà a sopravvivere nella grande saga pikappica, benché in una forma diversa, come si vedrà in...futuro.

    -Il finale della saga è volutamente ambiguo. La microcontrazione è effettivamente avvenuta, come testimonieranno storie future: è inoltre plausibile che il responsabile di tutto sia proprio il misterioso vecchio, che a quanto pare è "il Signore del Tempo", l'entità "Tempo" incarnata o qualcosa di simile. Di certo non è solo una metafora nè un semplice sogno di Trip, dato che a metà della storia il vecchio ha conversato con il Razziatore.
    A quanto pare Trip riesce in qualche modo a entrare in contatto col regno del "Tempo", ed è riuscito anche a dargli una sonora lezione: che questo significhi che sarà Trip, un giorno, a fermare la microcontrazione riportando il timescape nei giusti binari?

    Sul lato oscuro

    Altro numero importantissimo, che vede la conclusione della trama dell'Esercito (iniziata nel terzo volume col mitico "Spore") e...degli Evroniani! Peccato che ai disegni sia stata scelta Roberta Migheli, dal tratto assolutamente PESSIMO e inadatto a questa storia, e che i dialoghi di Cordara stavolta non brillino (con tanto di numerosi balloon del pensiero tipo "uhm!" francamente inutili e fastidiosi). Molti personaggi, inoltre, agiscono in maniera totalmente illogica. Storia che meriterebbe di trovarsi tra le peggiori, se non fosse per il finale.

    -Come da titolo, Pk si reca sul lato oscuro della Luna (come aveva anticipato nella prima storia del volume). Facciamo la conoscenza della famiglia del burbero generale Westcock, che vediamo nell'inedita versione "amorevole padre di famiglia". Dopo la sua ultima apparizione (PKNA 29, "Virus", dodicesimo volume), il personaggio -che fino ad allora era considerato alla stregua di un antagonista- è diventato a tutti gli effetti uno dei "buoni".

    -Non si capisce bene che ruolo abbia Angela Bats: probabilmente è il capo dello staff del presidente (e chi ha visto la bellissima serie tv West Wing sa di cosa sto parlando).

    -No, non vi siete persi nessun albo: non abbiamo mai visto il primo incontro tra PK e la Bats. Cordara suggerisce che i due si siano già conosciuti in passato, "dietro le quinte", probabilmente un mesetto prima, nei colloqui preparatori per il viaggio lunare.

    -A quanto pare l'ambiguo ex-generale Wisecube diceva il vero quando sosteneva che non sarebbe rimasto in prigione più di 24 ore: ora è addirittura candidato alla vicepresidenza degli Stati Uniti!

    -Appare un altro dei 111 Consiglieri Imperiali di Evron: Zeron, che si autodefinisce "massima autorità scientifica di Evron". Ne deduco che in passato fosse un Capo-Branca scientifica: la mia teoria è che alcuni membri della Casta Alta (quelli che non hanno la coda parlante come l'Imperatore e il Sommo Zotnam) possano accedere al Consiglio Imperiale, come anche il Consigliere "militare" di PKNA 9 ("Le Sorgenti della Luna", quinto volume...è quello che parla con Zargon quando si trova sull'astronave) e i consiglieri "normali" della Trilogia di Xadhoom. Il fatto che in PKNA 30 si ritenesse normale che il generale Zukkon potesse "prendere il posto" del Sommo Zotnam è un'altra prova a riguardo.

    -Un po' forzata la scena del pranzo, non foss'altro che gli evroniani si nutrono di sola energia emozionale.

    -Penso che abbiano invertito i balloon di Zeron e del generale Zentium. Penso che sia Zeron in realtà a dire "Non posso fare a meno di pensare che tra voi si nasconda un traditore." e che sia Zentium a dire "Qual è la situazione, sottospecie di spore?". I caotici disegni della Migheli, di nuovo, non aiutano.

    -Penso inoltre che sia il generale Zentium a dire "Non credo proprio che accetteremo la vostra resa..." e che sia invece il capobranca Zeleron (appena rinvenuto) a dire "Io credo invece di sì!", anche perché sennò il dialogo successivo tra i due non avrebbe senso.

    -La Migheli, in alcune pose ed espressioni di Zeron, copia lo Zotnam di "Fase Due" (Zeron arrabbiato al processo) e l'Imperatore di Mastantuono (Zeron che prega tutti di aiutarlo a risolvere la situazione, durante la rissa una dozzina di pagine dopo). Anche il generale Zentium è ricalcato dal generale Zukkon, sempre di "Fase Due" (tant'è che quando Zeron lo sgrida sulla "questione d'onore" lui è inspiegabilmente sta indicando fuori campo col pollice, come faceva Zukkon quando aveva rivelato i piani di Krauton/Due).

    -PK da a Westcock un cd. Si tratta dello stesso cd che Xadhoom ha dato a PK nel finale della sua Trilogia, poco prima di trasformarsi in stella. Quel cd, come sappiamo, contiene la memoria della nostra xerbiana preferita...e questo particolare, insieme a quello dell'ultima pagina, fungerà da aggancio con la prima storia del volume successivo!

    -Sembrava un finale stucchevole-buonista, ma l'ultima pagina cambia tutto. Chiunque abbia letto PKNA 5 (terzo volume) sa benissimo chi sia Grrodon, l'ultimo evroniano.

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      Re: Pk il mito #17 - Istante infinito
      Risposta #46: Giovedì 14 Giu 2012, 16:38:36
      In ritardissimo, scrivo quel che so.
      -Un po' forzata la scena del pranzo, non foss'altro che gli evroniani si nutrono di sola energia emozionale.

      L'ho pensato anch'io.
      Mi domando inoltre: ma i nomi di Zentium e Zeleron vengono dai due processori per computer prodotti dall'Intel (Pentium e Celeron)?
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        Re: Pk il mito #17 - Istante infinito
        Risposta #47: Giovedì 14 Giu 2012, 17:19:44

        L'ho pensato anch'io.
        Mi domando inoltre: ma i nomi di Zentium e Zeleron vengono dai due processori per computer prodotti dall'Intel (Pentium e Celeron)?

        Sicuramente, dato che poi all'epoca AMD era ancora abbastanza sconosciuta e si stava facendo strada! Non dimenticarti che, a quel che diceva il PKteam, Cordara era peggio di un hacker supremo, e che la punizione per i "cattivi" della redazione era proprio quella di stare un giorno a parlare di computer con Cordara! ;D

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          Re: Pk il mito #17 - Istante infinito
          Risposta #48: Lunedì 25 Giu 2012, 16:49:23
          Lettering: Gallazzi (così non lo scrivo tutte le volte) Ocio allo SPOILER
          Tempo al Tempo (Enna/Barbaro/Maccari) quando uno legge Bruno Enna nei crediti di una storia puà andare sul sicuro, e così è con una trama coinvolgente e poetica (nel suo stile) che però non rinuncia all’azione, ai doppi giochi e al divertimento con gag memorabili. Colpi di scena a non finire, accompagnamento di battute e una trama scattante e coinvolgente potrebbero bastare a dargli dieci ma il voto si abbassa per un passaggio fatto veramente male. Scusate ma a me l’addio a Lyla e al Razziatore mi è parsa l’unica  cosa sottotono di tutta la storia, forse una battuta di quelle belle e poetiche che riesce a sfornarci con grande facilità avrebbe aiutato molto per lasciare un segno molto profondo nella saga che sta incominciando a sbriciolarsi con sfilze di storie bellissime ma che distruggono l’intera saga di PKNA, per il momento non dico se è un bene o un male ma questa è la pura verità (anche se sarà tutto messo in dubbio da “Se…”). I disegni sono inadatti al occasione, le vignette sembrano troppo affollate, piene di dettagli e peraltro ciò viene enfatizzato da una costruzione irregolare che le sovrappone. Insomma, troppo confuso e dettagliato, disegni non esaltanti ma che in certe vignette una certa atmosfera riescono a darla (le prime vignette e tutte quelle in cui compare il signore del tempo, oltre che essere ispirate ai surrealisti, sono splendide).
          Lo zen e la fisica di Quanti: Il sonno del drago/La porta della comprensione (Sisti/Turconi) colui che ha fatto partire il tutto con “Evroniani” ci regala una splendida serie di brevi, di una comicità fantastica che regalano una visione comica e divertentissima del monastero di Dhasam Bhul. Risate a volontà, tra ristrutturazioni e capocciate spanciarsi sarà quotidianità. Ho poco da dire, se non che scatenano una miscela esplosiva tra nomi e detti assurdi e gag stupende. I disegni di Turconi sono stupendi a dir poco, belli da vedere, curati, espressivi, divertenti solo nelle facce che i personaggi fanno, colorati divinamente eppure non pesano sulla sceneggiatura e sulla leggibilità di essa.
          Sul lato oscuro (Cordara/Migheli/Matrone) altra storia interessante, carina, leggibile, che riapre una sottotrama apparentemente concluse ma che non lo fa in maniera perfetta. La trama è interessante: complicata e con un finale assolutamente geniale, peccato che in parte la trama mi è parsa non perfetta, un po’veloce, troppo schematizzata nelle battute e con dialoghi con difetti. Rimane una storia interessante, carina e importante per smuovere le acque di questa sottotrama, ma non è a livelli di capolavori assoluti che hanno spopolato in questo fumetto. Molto carine le scene dei doppi giochi, mentre il finale è quello che rende questa storia veramente speciale, geniale, mitico. Insomma, una storia che si salva nel finale ma va avanti con difficoltà, preferivo Cordare quando usava il trucco delle trame parallele. I disegni della Migheli sono semplicemente inguardabili, forse sono proprio loro che mi hanno reso questa storia meno gradevole. Sproporzionati, pessimi nel rappresentare i personaggi, confusi, esageratamente dettagliati. A loro favore c’è l’essere espressivi e certe trovate non male nel costruire la tavola. I disegni rovinano una storia che non brilla al massimo tranne nel finale.
          Super (Faraci/Urbano/Zanotta – Enna/Migheli – Artibani/Gula – Sisti/Barbaro – Cordara/Tosolini – Macchetto/Razzi/Matrone) sarò strano ma non sopporto Bertoni, partiamo dal presupposto che odio le cose fatte con le foto nei fumetti. Quindi, chiedo venia, ma Bertoni mi sono rifiutato di leggerlo, è troppo demenziale per me. C’è chi odia Guerrini e chi odia Bertoni. Partendo da questo, mi è piaciuto abbastanza l’albo, a fumetti, non è ai livelli medi della serie normale ma fa ridere e come riempitivo è molto divertente. Mi fanno sganasciare le storie che spiegano in didascalie e poi nel testo o ne danno un esempio oppure fanno il contrario della didascalia. Addirittura una parodia del genere, allora siamo a quei livelli di comicità che piacciono a me. Inoltre come storia rappresenta in pieno la versatilità degli autori, i più importanti sceneggiatori e le new entry dei disegnatori si rivelano (in linea di massima) abbastanza buoni nel cucire e realizzare uno speciale abbastanza divertente. Peccato che sia appunto uno speciale comico e quindi non riesce a competere con quelli più seri.
          L’articolo, parlando di Bertoni, l’ho sorpassato con grande tranquillità e sicurezza.

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            Re: Pk il mito #17 - Istante infinito
            Risposta #49: Lunedì 25 Giu 2012, 21:08:57

            L'ho pensato anch'io.
            Mi domando inoltre: ma i nomi di Zentium e Zeleron vengono dai due processori per computer prodotti dall'Intel (Pentium e Celeron)?

            Questa non la sapevo!  :o

            Hai beccato una citazione, bravissimo! :)

            Scusate ma a me l’addio a Lyla e al Razziatore mi è parsa l’unica  cosa sottotono di tutta la storia, forse una battuta di quelle belle e poetiche che riesce a sfornarci con grande facilità avrebbe aiutato molto per lasciare un segno molto profondo nella saga che sta incominciando a sbriciolarsi con sfilze di storie bellissime ma che distruggono l’intera saga di PKNA, per il momento non dico se è un bene o un male ma questa è la pura verità (anche se sarà tutto messo in dubbio da “Se…”).

            Beh, dai, la frase sul "chiedere tempo al tempo" e il pazzo in cui PK vorrebbe toccare Lyla un ultima volta sono belli! :)

              Re: Pk il mito #17 - Istante infinito
              Risposta #50: Lunedì 25 Giu 2012, 22:21:21
              Altrochè belli, sono fra i più toccanti di tutto PK.

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                Re: Pk il mito #17 - Istante infinito
                Risposta #51: Martedì 26 Giu 2012, 14:22:44
                Altrochè belli, sono fra i più toccanti di tutto PK.
                A me non è parso così, ma ciò può anche dipendere dal momento in qui l'ho letta. Io in certi momenti della giornata faccio fatica a godermi fino in fondo una storia e forse è per questo che non l'ho sentita così. :)Oppure la colpa va al caldo (che è la scusa perfetta per eccellenza).

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