Ho tutte le serie (e parecchio di più! ), quindi avevo deciso di saltare in toto la serie, ma, attirato dall'inedita, ho preso il n. 31. Ebbene, sono rimasto un po' deluso: davvero una testata di ristampe (seppur corredata da un'ottima confezione editoriale, da articoli e chicche) non si poteva proporla a meno di 9,99 euro? A me pare, proprio perché il grosso sono ristampe, un prezzo spropositato!
@Uno_Due, non è una critica a te, ci mancherebbe, ma una vera domanda.
Grazie!
Ciao
anche a me piacerebbe avere una vera risposta (nel senso di definitiva) alla tua vera domanda.
Il fatto è che le questioni riguardanti il bollino del prezzo vengono prese nell'empireo del marketing e volano molto ma molto al di sopra delle nostre povere teste "editoriali", per cui non ne sappiamo molto di più di voi. Un fatto è certo: un'edizione su licenza come questa deve accontentare due editori. Disney che concede il permesso di ristampare e RCS/Gazzetta che pubblica. La ragionevolezza economica di un'operazione come Pikappa nasce dal punto di incontro dei due editori, ognuno dei quali ha strutture ed esigenze diverse che, ribadisco, non conosciamo.
Rispetto la tua opinione ma non concordo però con chi come te dice che "costa tanto" per essere "solo" una ristampa. E cerco di illustrarti il perché. Il punto di partenza, l'idea editoriale è stata la seguente: diamo la possibilità alle nuove generazioni di lettori e a chi all'epoca ha seguito PK magari solo in parte di avere in un'unica edizione tutte le storie di Pikappa pubblicate.
Si tratta di un fumetto tutt'ora valido. All'epoca in cui è apparso è stato rivoluzionario per certi versi e per un editore come Disney.
Al prezzo di cover scelto un lettore "nuovo" di roba da leggere ne ha... e in "soli" 8 mesi e mezzo di pubblicazioni si porta a casa qualche anno di fumetto Disney ottimo/buono e in certi casi - e a detta di molti - appena passabile.
Sì, lo so, ci sono i mercatini dell'usato e gli originali si trovano a poco prezzo, ma realisticamente non è la soluzione "per tutti", men che mai "per i nuovi".
In edicola, dove ci presentiamo, con 3 euro oggi compri una storia mensile inedita in bianco e nero di 96/112 pagine. Ma già se in copertina compare la dicitura "Speciale", il prezzo sale. Anche da un becero punto di vista mercantile delle materie prime, della qualità della stampa e della confezione fate voi le debite proporzioni per vedere se "il prezzo è giusto" o meno... Secondo me PK - Il Mito non sarà l'affare del secolo ma non ha da temere il confronto con nulla di quanto offre oggi l'edicola. Un prezzo "spropositato", se lo fosse veramente, sarebbe un suicidio, non credi?
Poi, per quello che ci riguarda come curatori della collana, visto che abbiamo avuto la fantastica opportunità di accedere al materiale originale di redazione, ci siamo detti: "Alé, svuotiamo i cassetti!" e completiamo l'edizione con un "dietro le quinte" quanto più possibile degno di questo nome. Abbiamo anche regalato - e si tratta di un'esclusiva - la styleguide a schede che è servita da "bibbia" per i licenziatari e gli editori che all'epoca hanno sviluppato prodotti a tema Pikappa. Molti l'avranno intesa come una "raccolta di figurine" ma chi ha un minimo di passione o interesse per il disegno sa di quale prezioso strumento professionale si tratti: ti fa vedere come disegnare Pikappa e come evitare gli errori più comuni nel disegnarlo. Magari non interessa a tutti, ma nessuno l'aveva fatto prima. In definitiva, per tutti coloro che PK lo avevano già letto in tutto o in parte ci siamo detti: "facciamogli vedere COME è stato fatto Pikappa".
In quest'edizione abbiamo cercato di metterci "tanta roba" ma soprattutto "tanta passione", per fare una pubblicazione che ci sarebbe piaciuto leggere da lettori. Tante volte è la formula migliore per tenere il timone nella giusta direzione. Sappiamo che è impossibile accontentare tutti, sempre. Ma se abbiamo conquistato qualche neofita e INSIEME soddisfatto qualche appassionato della prima ora, sinceramente, da un punto di vista editoriale devo dire che abbiamo condotto la nave in porto. Quindi non ho che da ringraziare comunque voi tutti che con i vostri consigli e osservazioni ci avete aiutato "in tempo reale" a rendere il prodotto, anzi il giornale, migliore. E anche questa, non è una novità da sottovalutare.