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L'opera omnia di Romano Scarpa - Considerazioni finali

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Vito65
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    Re: L'opera omnia di Romano Scarpa - Considerazioni finali
    Risposta #30: Sabato 6 Feb 2016, 18:27:39

    Non si trovano più su ebay? Questo sì che è un bel grattacapo. D:
    Se ne trovano solo pochi volumi, sempre gli stessi.

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      Re: L'opera omnia di Romano Scarpa - Considerazioni finali
      Risposta #31: Sabato 6 Feb 2016, 21:00:10
      Veramente?! :o
      E' come quei ristoranti che buttano via un sacco di roba che potrebbe essere recapitata alle Caritas o ad altre mense dei poveri!
      In questo caso, non so, potrebbero svendere le copie in eccesso alle edicole o alle fumetterie a prezzi stracciati o donarle alle biblioteche del fumetto...

      Oppure, cosa più logica, se sai che non vendi molte copie e che quel malloppo è destinato al macero, fai direttamente promozioni sul sito, magari con sconti del 50% o 60% invece che lasciare sempre il prezzo pieno :P
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        Re: L'opera omnia di Romano Scarpa - Considerazioni finali
        Risposta #32: Domenica 7 Feb 2016, 23:57:20
        Sono in vendita solo  i volumi, dei quali  non si sono immediatamente staccate le pagine .  :P

        « Ultima modifica: Lunedì 8 Feb 2016, 00:00:44 da ele684 »

          Re: L'opera omnia di Romano Scarpa - Considerazioni finali
          Risposta #33: Venerdì 12 Feb 2016, 14:37:47
          Sono in vendita solo  i volumi, dei quali  non si sono immediatamente staccate le pagine .  :P



          Mamma mia, sarebbe un miracolo! ;D Il mio povero volume sembra più una cartellina con dentro dei fogli da disegno... :-X Le pagine seguono un ordine indefinito... 3, 9, 2, 121...(per forza: a rimetterceli dentro non si può mica guardare pagina per pagina, ci metterei 3 ore! ;D)

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          Cornelius
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          PolliceSu
            Re: L'opera omnia di Romano Scarpa - Considerazioni finali
            Risposta #34: Venerdì 12 Feb 2016, 21:48:01
            Mamma mia, sarebbe un miracolo! ;D Il mio povero volume sembra più una cartellina con dentro dei fogli da disegno... :-X Le pagine seguono un ordine indefinito... 3, 9, 2, 121...(per forza: a rimetterceli dentro non si può mica guardare pagina per pagina, ci metterei 3 ore! ;D)
            Non so se sia ancora possibile ma potresti fartelo cambiare: io avevo l'abbonamento e due volumi difettosi li ho sostituiti con due (per fortuna) rimasti integri telefonando alla RCS.
            Se il volume difettoso lo hai acquistato singolarmente in edicola, adesso non so se la RCS potrà più effettuare questi cambi che all'epoca anche un acquirente occasionale in edicola poteva comunque richiedere.
            « Ultima modifica: Venerdì 12 Feb 2016, 21:49:49 da leo_63 »

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              Re: L'opera omnia di Romano Scarpa - Considerazioni finali
              Risposta #35: Martedì 23 Mag 2017, 16:08:49
              Sinceramente mi stupisce non poco il concentrarsi della vostra attenzione su aspetti diversi dalla mancanza di filologia e diffusa disomogeneità delle versioni in cui le storie sono presentate: questo, a mio parere, è il difetto principale dell'opera che ne riduce non poco il valore. Gli articoli mi paiono molto buoni, c'è la completezza (credetemi, non sarebbe stato meglio pubblicare le storie in ordini diversi da quelli cronologico), la grafica è decisamente migliore rispetto a quella della GDDP e i difetti di rilegatura talvolta presenti credo si debbano all'eccessivo numero e peso delle pagine per quel tipo di rilegatura (e di colla). Ma tornando alle storie, sono proprio le versioni in cui sono presentate il problema: si alternano storie riletterate e ricolorate per Zio Paperone, altre con le pagine originariamente in b/n ricolorate (male) per Paperino Mese o Topomistery, altre nella versione totalmente ricolorata più di recente per Paperino, ma con il lettering originale, altre con le pagine originariamente in b/n ricolorate con colori fedeli a quelli delle pagine colorate all'epoca, ma essendo tinte piatte digitali anziché tinte diluite stese a mano, la differenza si nota. Per non parlare poi delle censure, a cui solo in qualche caso si è rimediato: che senso ha ripristinare le tavole di fine e inizio delle diverse puntate, se poi il resto della storia è nella versionaccia uscita su Topomistery? Sono ben pochi i volumi uniformi e non venitemi a dire che in redazione conservano solo la versione più recente di una storia, perché non è vero: qui la scelta di utilizzare, dove esistenti, le versioni con i colori digitali sfumati è stata precisa e voluta. Anche non ci fossero più gli impianti originali delle storie anni '50, sarebbe stato comunque possibile eliminare il colore nelle tavole che hanno esordito in b/n e ripristinare le parole o brevi frasi censurate, riprendendole dagli albi originali: un lavoro editoriale ben più nobile rispetto alla colorazione per nulla necessaria delle pagine mai colorate prima, e non certo più impegnativo o costoso. Perciò accogliamo quest'opera nelle nostre librerie, sì, ma con la consapevolezza che si è trattata di una occasione splendida e purtroppo sprecata per realizzare qualcosa di straordinario di cui si sarebbe parlato per decenni, mentre invece si è preferito confezionare, a parità di lavoro, un prodotto raffazzonato e carente, all'insegna del tutto-colore e delle "migliori versioni disponibili" [sic].  :'(
              « Ultima modifica: Martedì 23 Mag 2017, 16:16:20 da -Max- »

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                Re: L'opera omnia di Romano Scarpa - Considerazioni finali
                Risposta #36: Lunedì 8 Mar 2021, 13:15:56
                Sinceramente mi stupisce non poco il concentrarsi della vostra attenzione su aspetti diversi dalla mancanza di filologia e diffusa disomogeneità delle versioni in cui le storie sono presentate: questo, a mio parere, è il difetto principale dell'opera che ne riduce non poco il valore. Gli articoli mi paiono molto buoni, c'è la completezza (credetemi, non sarebbe stato meglio pubblicare le storie in ordini diversi da quelli cronologico), la grafica è decisamente migliore rispetto a quella della GDDP e i difetti di rilegatura talvolta presenti credo si debbano all'eccessivo numero e peso delle pagine per quel tipo di rilegatura (e di colla). Ma tornando alle storie, sono proprio le versioni in cui sono presentate il problema: si alternano storie riletterate e ricolorate per Zio Paperone, altre con le pagine originariamente in b/n ricolorate (male) per Paperino Mese o Topomistery, altre nella versione totalmente ricolorata più di recente per Paperino, ma con il lettering originale, altre con le pagine originariamente in b/n ricolorate con colori fedeli a quelli delle pagine colorate all'epoca, ma essendo tinte piatte digitali anziché tinte diluite stese a mano, la differenza si nota. Per non parlare poi delle censure, a cui solo in qualche caso si è rimediato: che senso ha ripristinare le tavole di fine e inizio delle diverse puntate, se poi il resto della storia è nella versionaccia uscita su Topomistery? Sono ben pochi i volumi uniformi e non venitemi a dire che in redazione conservano solo la versione più recente di una storia, perché non è vero: qui la scelta di utilizzare, dove esistenti, le versioni con i colori digitali sfumati è stata precisa e voluta. Anche non ci fossero più gli impianti originali delle storie anni '50, sarebbe stato comunque possibile eliminare il colore nelle tavole che hanno esordito in b/n e ripristinare le parole o brevi frasi censurate, riprendendole dagli albi originali: un lavoro editoriale ben più nobile rispetto alla colorazione per nulla necessaria delle pagine mai colorate prima, e non certo più impegnativo o costoso. Perciò accogliamo quest'opera nelle nostre librerie, sì, ma con la consapevolezza che si è trattata di una occasione splendida e purtroppo sprecata per realizzare qualcosa di straordinario di cui si sarebbe parlato per decenni, mentre invece si è preferito confezionare, a parità di lavoro, un prodotto raffazzonato e carente, all'insegna del tutto-colore e delle "migliori versioni disponibili" [sic].  :'(
                Mi rendo conto che il messaggio qui sopra è del 2017, ma... soltanto in quest’ultimo periodo mi sto prendendo il tempo di leggere sul serio l’omnia di Scarpa.

                E come posso non condividere questo commento? Come si fa a parlarmi di “filologia” se queste imponenti e costose opere omnie non ripristinano, come minimo, il testo originale sbarazzandosi delle inqualificabili censure apportate nel corso dei decenni? Che senso ha cancellare ogni “dannato” e “dannazione”, ma poi lasciare parole altrettanto forti e mostrare comunque vignette dove Gambadilegno ha tutta l’intenzione di accoppare Topolino? Perché modificare “sternuto” in “starnuto”, perché ritoccare “debbo” trasformandolo in “devo” con una V che stona nettamente?

                E perché alcune storie col nuovo lettering e altre no? Ecc, ecc, ecc.

                Starebbe ancora bene, se poi non si riempissero gli editoriali con copertine straniere, nomi degli inchiostratori e ipotesi sull’ispirazione del naso del nano Zenzero, tutto con intenti “filologici” poi puntualmente traditi da ciò che conta maggiormente: le storie di Scarpa. Le quali, ovviamente, restano splendide, ma proprio per questo... perché non fare il passo in più e ripristinarle in modo, appunto, filologico (senza virgolette)? Un conto è far finta che certe sceneggiature di Martina (per dirne uno) non siano mai esistite e non ristamparle, un altro è fare un’opera omnia con versioni bastardizzate.

                Per fortuna lo Scarpa classico è comunque irresistibile. Ho scoperto alcune storie che non conoscevo, che capolavori! E che stile di disegno sublime, morbido, dalle prospettive perfette! Un’ispirazione anche dopo 70 anni.

                  Re:L'opera omnia di Romano Scarpa - Considerazioni finali
                  Risposta #37: Domenica 28 Mar 2021, 20:39:03
                   Chiedo a voi amici del forum un parere soggettivo.
                  Secondo voi i primi dieci volumi dell’omnia raccolgono in sostanza il miglior periodo dell’opera scarpiana?

                    Re:L'opera omnia di Romano Scarpa - Considerazioni finali
                    Risposta #38: Domenica 28 Mar 2021, 21:33:36
                    Sarò telegrafico: sì.
                    O Patria, mia solleva il capo affranto / Sorridi ancora, o bella tra le belle / o madre delle madri asciuga il pianto! / Il ciel per te s'accenda di fiammelle / Splendenti a rischiarar ancor la via / Sì che tu possa riveder le stelle! / Dio ti protegga Italia, così sia.

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                    brigo
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                      Re:L'opera omnia di Romano Scarpa - Considerazioni finali
                      Risposta #39: Domenica 28 Mar 2021, 22:17:11
                      Oltre ai primi 10 numeri ti consiglio anche il 22 ("Storia e gloria della dinastia dei paperi") e il 42 ("Paperolimpiadi").
                      Secondo me anche i numeri dal 43 fino al 50 non sono male, per avere le strip-story e praticamente gli ultimi anni della produzione del Maestro.

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                      Cornelius
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                        Re:L'opera omnia di Romano Scarpa - Considerazioni finali
                        Risposta #40: Lunedì 29 Mar 2021, 01:07:54
                        Romano Scarpa è bello tutto, ovunque e comunque  ^-^
                        L'unica cosa che non mi ha convinto della sua omnia è stato l'inserimento di diverse storie disegnate fondamentalmente da altri autori ma che il Maestro aveva aiutato e corretto in qualche tavola. Per cui si può intravedere un suo 'tocco' in illustrazioni che però sono palesemente di altri. Questo 'allungare il brodo' (arrivando a 51 volumi) non mi è piaciuto: è vero che una omnia, proprio perché tale, prevede 'tutto' di un autore ma in questo caso si è esagerato.

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                          Re:L'opera omnia di Romano Scarpa - Considerazioni finali
                          Risposta #41: Lunedì 29 Mar 2021, 17:47:29
                          L'unica cosa che non mi ha convinto della sua omnia è stato l'inserimento di diverse storie disegnate fondamentalmente da altri autori ma che il Maestro aveva aiutato e corretto in qualche tavola. Per cui si può intravedere un suo 'tocco' in illustrazioni che però sono palesemente di altri. Questo 'allungare il brodo' (arrivando a 51 volumi) non mi è piaciuto: è vero che una omnia, proprio perché tale, prevede 'tutto' di un autore ma in questo caso si è esagerato.
                          Ciao, Cornelius!
                          Io penso invece che abbia avuto senso proporre anche quelle storie che non sono state disegnate totalmente da Scarpa ma in cui abbia comunque aiutato il disegnatore (Maurizio Amendola e Sandro Del Conte, soprattutto).
                          Perché se vuole essere una opera omnia, deve effettivamente contenere tutta la produzione dell'autore (naturalmente riferita all'ambito del Fumetto Disney) come dici giustamente anche tu...  ;)
                          Romano Scarpa è bello tutto, ovunque e comunque  ^-^
                          Condivido in tutto e per tutto!!!  O0

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                            Re:L'opera omnia di Romano Scarpa - Considerazioni finali
                            Risposta #42: Venerdì 9 Apr 2021, 18:03:20
                            Oltre ai primi 10 numeri ti consiglio anche il 22 ("Storia e gloria della dinastia dei paperi") e il 42 ("Paperolimpiadi").
                            Secondo me anche i numeri dal 43 fino al 50 non sono male, per avere le strip-story e praticamente gli ultimi anni della produzione del Maestro.
                            Ora probabilmente per qualcuno dirò un'eresia... ma le strip stories impallidiscono di fronte al resto della produzione di Scarpa come autore completo, specialmente rispetto alla prima trentina di storie.
                            Il top del top è dal '56 al '63 (appunto la prima decina di volumi) insieme a poche altre selezionate nel corso degli anni. Il resto, mi si passi il termine, è ordinaria amministrazione, seppur di qualità.
                            Ma le strip stories personalmente non le considero per nulla imperdibili, anzi.

                              Re:L'opera omnia di Romano Scarpa - Considerazioni finali
                              Risposta #43: Venerdì 9 Apr 2021, 19:47:26
                              Ora probabilmente per qualcuno dirò un'eresia... ma le strip stories impallidiscono di fronte al resto della produzione di Scarpa come autore completo, specialmente rispetto alla prima trentina di storie.
                              Il top del top è dal '56 al '63 (appunto la prima decina di volumi) insieme a poche altre selezionate nel corso degli anni. Il resto, mi si passi il termine, è ordinaria amministrazione, seppur di qualità.
                              Ma le strip stories personalmente non le considero per nulla imperdibili, anzi.

                              Nessuna eresia, anzi è più che legittimo pensarla così.  ;)
                              Però, anche solo per il tipo di esperimento, credo che avere quelle storie in collezione rimanga imprescindibile per gli amanti di Scarpa, al di là del valore che si può dare alle storie.

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                              hendrik
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                                Re:L'opera omnia di Romano Scarpa - Considerazioni finali
                                Risposta #44: Martedì 20 Apr 2021, 11:00:04
                                Ma le strip stories personalmente non le considero per nulla imperdibili, anzi.
                                Cara PKa, concordo sull'eccellenza dei primi anni, molto meno sul giudizio sulle strip stories, a mio avviso invece davvero notevoli!
                                ... non ferma a Verkuragon!

                                 

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