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Francia - Resoconto fumettistico

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    Francia - Resoconto fumettistico
    Domenica 3 Set 2006, 18:50:00
    Dopo quasi quindici anni sono tornato in Francia per realizzare uno dei viaggi più desiderati dal sottoscritto e da sua moglie, ovvero il giro della valle della Loira con visite ai relativi castelli. Ma non è questo l’argomento di questo messaggio, che vuole invece essere un resoconto fumettistico di questo viaggio, ovvero di come questa nazione vive e si nutre di bande dessinnée.
    Ed il primo impatto capita dove meno te lo aspetti, ossia dal benzinaio; appena uscito dall’aeroporto con l’automobile presa a noleggio una delle prime pompe di benzina incontrate, della Total, è addobbata di immagini di Gaston Lagaffe, Lucky Luke, Bill et Boule e Blake et Mortimer; solo alla fine del viaggio (per risparmiare sulle spese del carburante il pieno non si fa nelle pompe classiche, ma nei supermercati) scopro che, con un minimo di 30 litri di carburante e con l’aggiunta di una somma di denaro si ha diritto al ritiro a scelta o di un albo a fumetti o di un telo da mare relativo ad uno qualunque dei personaggi sopra citati.
    Il nostro alloggio per la settimana di permanenza si trovava a pochi chilometri da Amboise, cittadina prevalentemente turistica che vive intorno all’omonimo castello ed all’ultima residenza di Leonardo da Vinci, il Clos-Lucé; eppure, in mezzo a negozi di souvenirs, ristoranti e quant’altro trovo un negozietto che vende oggetti, gadgets, ma soprattutto meravigliose statuette raffiguranti Asterix, o Tin Tin, o Lucky Luke, ed anche Mickey Mouse, ovviamente in compagnia dei vari personaggi di contorno, a prezzi oltretutto ragionevoli; è stato molto difficile resistere alla tentazione di portarmi via, per una quarantina di euro, una statuetta di Topolino in calzoncini corti con una particolare espressione arrabbiata che in precedenza avevo visto solo in rappresentazioni paperinesche.
    Sempre ad Amboise ho il mio primo contatto con una libreria francese; inutile dire che il settore fumetti, pur non essendo particolarmente grande, era comunque zeppo di albi di vario tipo e formato; e questa situazione si è ripetuta non solo nelle altre librerie che ho visto, ma anche nei supermercati. Ed in uno di questi avrei potuto portarmi via l’opera omnia di Asterix a 5 euro a volume, visto che c’era un’offerta speciale in questo senso (altrimenti i prezzi si aggiravano tra gli 8 ed i 9 euro; un po’ di più per gli altri albi, con una media intorno ai 12-13 euro a volume). La libreria di Amboise era anche edicola, per cui ho avuto anche l’occasione di acquistarvi Le Journal de Mickey e Super Picsou Géant; ma soprattutto vi ho trovato il primo fascicolo (si, anche lì hanno le enciclopedie o le raccolte settimanali in edicola) di Asterix – Le jeu d’échecs, ossia un’opera al cui termine si possederà una scacchiera i cui pezzi bianchi sono gli abitanti di un certo villaggio gallico, con Asterix e Obelix (secondo fascicolo uscito e comprato proprio il giorno del ritorno a casa) cavalieri, Abraracourcix (terzo fascicolo) e signora re e regina, e via andando, ed i cui pezzi neri sono invece, ovviamente, i Romani (Cesare re, Cleopatra, quarto fascicolo, regina, soldati pedoni, ecc.); i pezzi che ho preso sono semplicemente spettacolari e già fanno bella mostra di loro nella libreria di casa.
    La località più importante della zona è Tours, cittadina comunque paragonabile ad una nostra città di media grandezza. Sulla strada principale del centro storico, rue du Commerce, si affacciano rispettivamente due negozi di videogiochi, altrettanti di giapponeserie e tre fumetterie: mia moglie ha dovuto armarsi di una buona dose di pazienza (ma in seguito si è abbondantemente rifatta) e seguirmi dentro due di queste ultime. La prima visitata vendeva soprattutto albi usati ed arretrati, ed era piena di ogni ben di dio (con rispetto scrivendo); alla fine mi sono limitato a prendere il n.100 di Super Picsou Géant al prezzo di euro 2,50 contenente l’intera saga crossover Topolinia-Paperopoli Millennium Orb, di prossima pubblicazione anche negli USA ma ancora inedita in Italia (magari sarà pubblicata in occasione del n.600 del Mega, New_AMZ?). La seconda vendeva invece esclusivamente albi nuovi, tutti rigorosamente francesi (non c’è stato verso di trovarvi un albo in lingua inglese, od in altre lingue, neanche a pagarlo oro) e gadgets di vario genere; ed in vetrina faceva bella mostra di sé una spettacolare ricostruzione del villaggio di Asterix: recinzione, strade di collegamento, abitazioni compresa quella di Panoramix in cima ad un albero, accessori ed ovviamente personaggi. Avendo a disposizione la modica cifra di € 1300 (milletrecento) si sarebbe potuto portarla a casa; per la stessa cifra era possibile acquistare anche la scena che conclude ogni albo della serie, ossia la megatavolata con tutti i personaggi.
    Ho avuto modo di acquistare, oltre agli albi già citati, anche un altro numero del Journal de Mickey ed un numero di Picsou Magazine; e dopo aver sfogliato tutto questo materiale prometto che cercherò di essere più indulgente, in futuro, nei confronti di quanto pubblica la Disney Italia. In generale tutte le riviste Disney francesi in vendita in edicola si rivolgono ad un pubblico di adolescenti; oltre ai fumetti vi sono articoli a loro dedicati, e poco o nulla di esplicativo relativo a quanto pubblicato. Il numero di agosto del tanto decantato Picsou Magazine è dedicato quasi interamente a Pirates des Caraibes 2 (per la cronaca già uscito in Francia, così come, ad esempio, Superman Returns è uscito già da una quindicina di giorni, mentre alcuni film dei quali qui in Italia avevo visto i trailers cinematografici prima di partire là erano già in vendita in DVD), con articoli su Johnny Depp (che, guarda caso, in Francia è una star perché ha sposato Vanessa Paradis), giochi a tema ed altro simile; mentre la parte fumetti è divisa tra Carl Barks, di cui vengono pubblicate due ten-pagers ed una storia lunga, La machine de Paul Bunyan (Paperon de' Paperoni e lo scassatutto), e William Van Horn, con due ten-pagers ed una storia di due pagine con Archimede e Jet McQuack. In mezzo appare la versione a fumetti della featurette Paul Bunyan, sicuramente la storia più interessante della rivista, oltretutto nella sua prima pubblicazione francese. Super Picsou Géant corrisponde a grandi linee al nostro Mega, pubblicando storie realizzate al di fuori dei confini francesi; e siccome l’Italia è al di fuori dei confini francesi, ecco che dopo alcune storie Egmont (Vicar, Rota che disegna una storia di Topolino in maniera… non trovo le parole, ma c’è la peggiore rappresentazione grafica del Topo che mi sia capitata di vedere da anni a questa parte, ed è stata veramente una brutta sorpresa, ed altri della casa editrice scandinava) appare all’improvviso una storia di PK, L’ennemi invisible (Nemico invisibile), che stacca completamente sia come tipo di storia che come layout da quanto pubblicato fino a quel momento, e l’effetto è a dir poco fastidioso. Infine il settimanale, lo storico Journal de Mickey: diciamo subito che ogni accostamento con il nostro Topolino è assolutamente fuori luogo. Come ormai noto questa rivista pubblica sia storie con personaggi Disney che storie con altri personaggi, assolutamente estranei al mondo disneyano; ma che in copertina di uno dei due numeri che ho acquistato ci fosse Nausicaa (proprio quella del film di Miyazaki) davvero non me lo aspettavo, tanto è vero che in un primo momento lo avevo preso per un’altra rivista; ed anche nella copertina dell’altro non c’è un personaggio disneyano, ma uno di quelli extra-Disney pubblicati nella rivista. Anche sul Journal de Mickey appaiono storie Egmont, mentre quelle originali francesi sono poche e spesso si limitano ad essere gags di una sola pagina (una di queste mi ha scioccato: in Francia Topolino sa che sono le noccioline a dare a Super Pippo i suoi poteri!!).
    Conclusione: la Francia è effettivamente il paradiso dei fumetto-dipendenti; chi è trattato male è proprio l’appassionato di fumetto disneyano…
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      Re: Francia - Resoconto fumettistico
      Risposta #1: Lunedì 4 Set 2006, 11:37:25
      Conclusione: la Francia è effettivamente il paradiso dei fumetto-dipendenti; chi è trattato male è proprio l[ch8217]appassionato di fumetto disneyano[ch8230]

      Concordo sul fatto che la Francia sia il paradiso dei fumetti, sia come qualita' che quantita', comunque vorrei citare anche il Belgio, in quanto molta della produzione che noi leggiamo in Francese e' stata creata in Belgio.  Tintin e Spirou tanto per fare due esempi.

      Non mi pare che tu abbia comprato il Mickey Parade Geant.  Anche questo e' strutturato in maniera simile al Super Picsou Geant, solo che c'e' piu' produzione italiana e attualmente stanno ristampando le storie di Pipwolf.  A me queste due pubblicazioni mensili piacciono, proprio per la loro natura antologica, in quanto essendo tra le poche pubblicazioni disney che riesco a trovare regolarmente ad Istanbul, mi offrono l'occasione di reperire storie che altrimenti non riuscirei a trovare, come per esempio PK e Pipwolf.  Comunque queste sono considerazioni di natura personale.

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        Re: Francia - Resoconto fumettistico
        Risposta #2: Lunedì 4 Set 2006, 11:58:35
        Non mi pare che tu abbia comprato il Mickey Parade Geant.  Anche questo e' strutturato in maniera simile al Super Picsou Geant, solo che c'e' piu' produzione italiana e attualmente stanno ristampando le storie di Pipwolf.
        In effetti, pur avendolo trovato, alla fine non l'ho preso un po' per la sua natura simile a quella di SPG, un po' perchè lo spazio nel bagaglio per il ritorno era finito (e mica ho riportato solo fumetti dalla Francia, che credevate). Comunque confermo, sfogliandolo sembrava di leggere Topolino, con la differenza della lingua e del formato (più grande e più pagine).
        « Ultima modifica: Lunedì 4 Set 2006, 12:00:01 da Alle »
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          Re: Francia - Resoconto fumettistico
          Risposta #3: Lunedì 4 Set 2006, 12:01:00
          Infine il settimanale, lo storico Journal de Mickey: diciamo subito che ogni accostamento con il nostro Topolino è assolutamente fuori luogo. Come ormai noto questa rivista pubblica sia storie con personaggi Disney che storie con altri personaggi, assolutamente estranei al mondo disneyano; ma che in copertina di uno dei due numeri che ho acquistato ci fosse Nausicaa (proprio quella del film di Miyazaki) davvero non me lo aspettavo

          ...pero'.... QUANTO mi piacerebbe una rivista "multitematica" di fumetti anche in Italia.

          Che nostalgia per "Il corriere dei piccoli/dei ragazzi"!

            - Paolo

            Re: Francia - Resoconto fumettistico
            Risposta #4: Lunedì 4 Set 2006, 12:48:10

            ...pero'.... QUANTO mi piacerebbe una rivista "multitematica" di fumetti anche in Italia.

            Che nostalgia per "Il corriere dei piccoli/dei ragazzi"!

              - Paolo

            Quoto per quanto riguarda il "Corriere dei Piccoli"; quello dei "ragazzi" mi piaceva meno.  Comunque stiamo finendo OT. :-)

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              Re: Francia - Resoconto fumettistico
              Risposta #5: Lunedì 4 Set 2006, 18:57:13

              ...pero'.... QUANTO mi piacerebbe una rivista "multitematica" di fumetti anche in Italia.

              Che nostalgia per "Il corriere dei piccoli/dei ragazzi"!

                - Paolo
              Io invece ho tanta nostalgia per "Il giornalino" di metà degli anni '80 (non quella smorta imitazione che è quello attuale)
              Pubblicava a puntate Asterix, i Puffi, Lucky Luke... e c'erano le storie disegnate da Mattioli, De Luca, Gavioli... quanto ben di Dio (considerando gli editori, ci stava bene la maiuscola  ;) ).
              "Coi dollari, coi dollari si compran le vallate / Così le mie ricchezze saran settuplicate" (da Paperino e l'eco dei dollari)

                Re: Francia - Resoconto fumettistico
                Risposta #6: Martedì 26 Dic 2006, 11:27:32
                Nell'ultimo numero di "The Economist" e' apparso un articoletto sul settore dei fumetti in Francia; sembra che si riferisca ad una pubblicazione sola, ma in realta' l'articolo e' generale, per cui mi aggancio a questo topic sullo stesso argomento.

                Link:

                http://www.economist.com/world/europe/displaystory.cfm?story_id=8454193

                E se non dovesse funzionare, contenuto:

                French books

                Comic wars
                Dec 19th 2006 | PARIS
                From The Economist print edition

                Alien invaders take on a French icon


                THE year is 2098. A Sorbonne student is defending his thesis, on [ch8220]one of the most fascinating political phenomena of the start of this century[ch8221]. So begins the latest French comic-book to fly off the shelves: [ch8220]La Face Karchée de Sarkozy[ch8221], a satire on Nicolas Sarkozy, France's interior minister and leading centre-right candidate in next spring's presidential election. It is currently third on Amazon's French bestseller list.


                The French love comic-books, known as bandes dessinées (BD). Six of France's current ten bestsellers are comic books, says Tite-Live Edistat, a publishing monitor, including albums with such homegrown characters as Titeuf and Lucky Luke. In 2006 France will have published 4,000 BD titles (ten times as many as 15 years ago), selling 13m copies.

                The country that in 1959 invented Astérix, the plucky potion-drinking Gaul, has a long comic tradition. Some BD aficionados trace its roots to prehistoric cave paintings in Lascaux or, more prosaically, to the Bayeux Tapestry. But Americans have comic-book superheroes; the Japanese have manga. What is special about French comics?

                Their form, for one thing. Unlike America's paper comics, French ones are glossy hardbacks. French men (as most readers are) build up collections rather as British men once collected vinyl records. Rows of comic-book albums can be found on the bookshelves of even the most bourgeois Parisian households.

                Another point is the status that France grants comic-book authors. [ch8220]The BD is not a genre, like science fiction or the thriller,[ch8221] says Benoît Mouchart, artistic director of the Angoulême BD festival, which in January marks its 34th year. [ch8220]It is a real form of artistic and literary expression, like the cinema or the novel.[ch8221] Every year 200,000 visitors descend on the town for a literary festival that also doubles as a trade fair.

                 A third difference lies in the themes that French comic-books treat. There are plenty of humorous titles for children, but many are designed for adults, from fantasy to politics. Philippe Cohen, one of the authors of [ch8220]La Face Karchée de Sarkozy[ch8221], is a journalist and co-author of [ch8220]La Face Cachée du Monde[ch8221], an exposé of the famous newspaper. The word karchée plays on one Mr Sarkozy used to talk of cleaning up the banlieues.

                Like Astérix, French comics face new invading forces. The craze for Japanese manga is taking the country by storm. These account for some one-third of the comic-books now sold in France. As ever, Astérix is busy fighting off this new menace. In his most recent album the pint-sized Gaul battles against the alien [ch8220]Nagma[ch8221][ch8212]a thin disguise for the invading Japanese comic-book.


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                  Re: Francia - Resoconto fumettistico
                  Risposta #7: Mercoledì 27 Dic 2006, 09:41:55
                  Mi aggancio anch'io qui per segnalare, per chi vive a Roma o per chi conta di capitarci, un negozio di fumetti francese: L'Aventure, in via del Vantaggio (tra via del Corso e via di Ripetta, non lontano da piazza del Popolo). In questi giorni ho avuto la scusa di poterlo visitare meglio di quanto non avessi potuto fare in altre circostanze (leggi: mia moglie mi ci ha comprato uno dei regali di Natale), ed è un negozio molto interessante. Chicche: l'integrale di Tin Tin, oltre che nei classici albi, anche in un'edizione cofanettata, anche se in formato ridotto; stampe di vari autori, anche non francesi (il regalo di mia moglie è stato proprio una stampa di Giardino, e lei se ne è comprata una di Mattotti); oltre ovviamente ai classici Asterix, Blake et Mortimer, e quant'altro (magari a qualcuno interessa Monster Allergy in francese, formato albo?).
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