Si e no, nel senso che la cultura americana è fortemente incentrata su questo tentativo di forgiare un sentire comune, anche nel gusto e molto più di quanto avvenga in Europa. Quindi superficialmente può sembrare che apprezzino tutto quello che viene da fuori, ma ad un esame attento è una finta apertura mentale, perchè tutto è poi culturalmente fuorviato dalla loro personale lettura. E qui non parlo solo di cucina, penso alle tante manifestazioni di cultura popolare (San Patrizio, il Cinco de Majo, Columbus day ecc) che poi vengono completamente travisate e stravolte dal loro significato originario .
Si infatti il popolo americano e' formato da persone provenienti da culture e popoli diversi che si sono amalgamate e forgiate nel nuovo continente incrociando e modificando le varie tradizioni locali di provenienza. Questo e' socialmente normale. Il fatto che il significato originale di ogni festa o o cultura o cibo non viene mantenuto secondo le proprie origini non e' di per se un fatto negativo. ogni antica tradizione culturale ed anche religiosa di ogni paese si e' evoluta ed e' stata modificata nel tempo. Le feste e le tradizioni che abbiamo ora in Italia anche se di antiche origini in molti casi hanno poco a che vedere con il loro significato iniziale.
In linea di massima io se vado in un ristorante giapponese ci vado con lo spirito di gustare qualcosa di diverso, che può anche sorprendermi in positivo o negativo, altrimenti vado in pizzeria. Mentre gli americani vanno in un ristorante thai e pretendono che gli prepari le cose come piacciono a loro, della ricetta originale o dell'aspetto culturale non gliene potrebbe fregare di meno,
Conosco pochi italiani che vanno nei ristoranti etnici a cui frega veramente qualcosa della cultura di quel popolo. Io vado spesso dei ristoranti etnici sia in Itali che in USA e la situazione non e' cosi' schematica e generalizzata. Ho mangiato in ottimi ristoranti Libanesi, Thai, Indiani, Messicani (va bhe questi per forza), e Giapponesi in USA dove i loro piatti erano molto piu' simili a quelli originali di altri simili ristoranti in Italia, in altri i sapori erano assolutamente uguali agli stessi ristoranti Indiani, o Thai che ho anche trovato in Italia, altri erano diversi. Questi ristoranti anche in citta' del Sud degli USA quindi con molta cultura conservatrice erano frequentati da Americani che semplicemente si aspettavano di mangiare come noi qualcosa di diverso dal solito, non ho mai visto ne sentito nessuno che pretendeva di mangiare come diceva lui.
Sulla traduzione, dipende da quello a cui ti riferisci. La localizzazione prevede che alcuni aspetti siano modificati perchè alcuni riferimenti culturali non sarebbero altrettanto chiari nella lingua di arrivo. E anche il concetto di comicità e di humor è spesso profondamente diversa. Un americano medio ama la comicità di grana grossa e può rimanere completamente freddo e impassibile davanti all'humour britannico, e hanno in comune un po' la lingua, figuriamoci. Potrei citarti tanti film che da noi sono osannati e che ho fatto vedere ad amici americani che...non hanno apprezzato per nulla. Ecco perchè spesso le produzioni USA preferiscono rifare completamente serie televisive europee di successo, perchè molte componenti non avrebbero effetto sul pubblico americano, mancando loro molti riferimenti. Certo poi sta alla sensibilità e alla bravura del traduttore mantenere il più possibile l'intento originario dell'autore, limitandosi a rendere il testo (fumettistico o meno) più fruibile per il lettore medio.
Questo e' vero ed e' logico sia cosi', anche mia mogli preferisce infatti guardare i film americani ed i fumetti in lingua originale perche' ritiene che in molti casi le traduzioni stravolgono il significato o la battuta originale.
Alcune volte si stupisce anche lei del perche' il nostro traduttore abbia completamente modificato una frase, una parola , un nome quando anche l'originale avrebbe avuto senso nella nostra lingua, a volte vengono addirittura peggiorate o banalizzate.
Beh si ci sono tanti americani così, ne ho incontrati molti, ma è solitamente una percentuale molto molto ristretta,
di solito appartenente ad una certa fascia socio-culturale e con una certa sensibilità. La gente che gusta di più la vera cucina italiana (ed è anche un po' snob nei confronti della versione italo-americana) è di solito quella che è affascinata dalla nostra cultura (o in generale ha una certa apertura),
Bhe non so dirti la percentuale ma io ne ho conosciuti moltissimi di ogni fascia socio culturale: non ho notato una predisposizione socio culturale all'apprezzare la nostra cucina...era solo una questione di "panza" di gusti personali. Sono stato al ristorante in Italia con l' Americano di ampia cultura ma che in tema culinario gradiva poco se non quello che era abituato a mangiare a casa sua (in compenso di Italiani cosi' ne conosco parecchi focalizzati addirittura sulla cucina solo della loro regione). Sono stato al ristorante con dei veri Red Neck, buzzurri ed abbastanza ignoranti, o con dei conservatori di strette vedute socio culturali, che apprezzavano alla grande la nostra cucina.
Ma questi sono gli estremi nella maggioranza dei casi alcuni piatti "nostrani" venivano graditi altri no. Senza porsi troppe intellettualizzazioni socio culturali. Piuttosto invece la maggior parte dei miei colleghi quando andiamo in trasferta tendono per preconcetto a snobbare e rifiutare o iper criticare qualsiasi altra cucina che non la nostra o con dei sapori che non coincidono con le loro aspettative mentali.
La cucina è cultura e se dunque non ti approcci con rispetto verso la cultura di quel paese difficilmente ne gusti anche la cucina.
La cucina e' anche cultura ma non necessariamente per apprezzarla e' necessario anche conoscere bene la cultura di quel dato paese? Io apprezzo la cucina di svariati paesi di cui conosco poco la cultura anzi a volte non gradisco per nulla molti aspetti della loro cultura.
Di tutti gli Italiani che conosco di ogni estrazione socio culturale ci sara' un 5% che conoscono veramente la cultura di altri paesi e da questo a volte, ma non necessariamente, ne ne deriva un consequente apprezzamento della cucina.
Una buona percentuale crede o millanta di conoscere le culture di altri popoli in realta' si esprimo nei confronti di quelle culture con molti stereotipi, luoghi comuni, generalizzazioni, distorsioni, razionalizzazioni, ec.
Diversa la storia se devi accontentare una massa variegata, spesso anche ignorante. Il ristoratore italiano se vuole sopravvivere deve cambiare modo di cucinare perchè con le ricette originali italiane rischia di ritrovarsi quattro gatti. Io quando organizzavo cene tra colleghi mi facevo preparare piatti succulenti da amici italiani che avevano un piccolo ristorante e poi rimanevo sempre deluso dal fatto che la maggiorparte si limitava a sbocconcellare ma che in fondo si aspettasse di mangiare qualcosa di diverso e di più vicino al loro concetto (o stereotipo) di italiano.
Si e' successo anche a me in Italia tra colleghi provenienti da regioni diverse, figuriamoci in un paese straniero
p.s. a tal proposito c'è un film bellissimo proprio su questo argomento, si chiama Big Night con Stanley Tucci. Parla di due fratelli italiani che aprono un ristorante e si scontrano con l'ignoranza degli americani che non apprezzano la vera cucina italiana e vogliono invece mangiare come dicono loro
Non lo conosco ma spesso i film viaggiano per sterotipi e luoghi comuni, il loro scopo e' fare cassetta non mostrare la vera realta' o la logicita' dei fatti, anzi quasi mai. Altrimenti noi Italiani saremo tutti Pizza e Mandolino, (per non dire di peggio) i Tedeschi tutti Krauti e salsicce e gli Americani tutti ignoranti che mangiano solo Hamburger e Hot Dog e non apprezzano la cucina Italiana.
Discussione interessante ma credo siamo un poco off-topic