Poi, il fatto che il rapimento fosse avvenuto un anno prima, e che solo un anno dopo si sia sbloccata la telefonata e Topolino abbia potuto aprire l'indagine, più che a una serie di CASUALMENTE mi sembra riconducibile a una GENIALE trovata di chi l'intreccio l'ha scritto. Non dimentichiamoci che se la signora in giallo non avesse CASUALMENTE notato che le scarpe del nipote della vittima fossero CASUALMENTE asciutte nonostante fuori CASUALMENTE piovesse non avrebbe CASUALMENTE risolto il caso, in quanto il nipote era CASUALMENTE rimasto nella magione per poter CASUALMENTE uccidere la vecchia zia e impossessarsi CASUALMENTE dell'eredità visto che CASUALMENTE era lui l'unico erede della CASUALMENTE immensa fortuna... Non dimentichiamoci, prima di cercare di trovare il CASUALMENTE a tutti i costi che è una successione di casi su cui si basa il giallo. Perché se CASUALMENTE il colpevole non lasciasse tracce sul luogo del delitto tanti saluti anche a quelli di CSI...
Riguardo ai pochi interni della storia: non so se avete visto "In linea con l'assassino", un thriller che si svolge tutto in una cabina telefonica. Anche se questa è solo una coincidenza voglio solo ricordare che le storie gialle meglio congegnate sono quelle che hanno meno ambientazioni possibili: dall'Orient Express di Agatha Christie alla Finestra sul Cortile di Alfred Hitchcock, tutti i più grandi si sono misurati con ambienti sempre più piccoli, claustrofobici, per non dare al lettore una via d'uscita sino alla fine. E in questo mi sembra che Mezzavilla sia riuscito bene, avendo ambientato tutta l'indagine all'interno di una cabina telefonica, utilizzando semplicemente la ricostruzione degli avvenimenti.
Ancora un punto: lo scienziato smemorato è uno dei classici cliché del fumetto (e non solo). Non facciamo i pitignosi anche su questo.
Detto questo non vorrei continuare oltre, perché gli escamotage narrativi della storia sono tutt'altro che semplici (l'unica cosa che mi sembra semplicistica è l'analisi di Lucio della storia, che troppo impegnato a demolire con l'ironia l'intreccio, forse si è dimenticato di rileggersi la storia). Non trovo infatti alcuna mancanza di azione, di gag (chi ha già ricordato "Contare con le dita?"), non trovo ambientazioni banali (anzi, la cabina telefonica e la casa abbandonata del professore erano tanto pregne d'atmosfera che hanno troneggiato su tutti i primi numeri di Topomistery).
L'unico appunto da fare, l'unica cosa troppo fantastica e poco reale, come ho detto, è la telefonata. Ma almeno io so cosa sto leggendo.