Papersera.net

Beh, la mia opinione sulle "storpiature" sembra essere in linea con quella della maggioranza, grosso modo.  Trovo che le storpiature siano molto divertenti, ma allo stesso tempo se c'e' un'avventura ambientata in una citta' o paese veri, con scenari realistici ci prendo molto piu' gusto.  Gli esempi citati per quanto riguarda l'Italia illustrano molto bene quello che volevo dire.  Comunque la mia preferita in questo campo rimane quella storia/pubblicita' del, credo, 1964, illustrata da Giovanni Battista Carpi, nella quale i paperi facevano un giro del mondo con la "850".

Per quanto riguarda la Turchia, le storie in teoria ambientate li sono sempre state molto fantasiose, con scenari da "1001 Notti".  Sarebbe bella un storia realistica ambientata in Turchia.  Non ci sono disegnatori Disney che siano stati ad Istanbul per esempio?  

Per quanto riguarda Carl Barks invece, i suoi paesi esotici sono immaginari, ma gli scenari sono realistici, infatti in un'intervista aveva detto di ispirarsi alle fotografie di "National Geographic".

I termini "papernet" e "mousenet" non posso proprio sopportarli.

Alla fin fine, Adnan, mi trovi perfettamente d'accordo con te!
Anche sulla questione delle storie ambientate in Turchia... Istanbul è una delle città più belle del mondo, se non la più bella, e meriterebbe una seria storia! Artisti del Topo, ascoltateci  *
Ma ora siamo troppo OT (si dice così, vero?)...

Leoni

Il ritorno!!!!! (tanto per tornare IT)

Gladstone

Intervengo sul fuori tema in merito alla questione dei nomi storpiati: io pure distinguerei caso per caso. Normalmente non mi dispiace, e anzi spesso mi fanno ridere. Vero è però che notare nomi reali è parecchio più esaltante. Le storie della macchina del tempo mi piacevano proprio in quanto legate alla nostra realtà, in cui i nomi dei personaggi (Leonardo, Nostradamus... ricordate?) non erano affatto storpiati. A volte addirittura nella stessa storia si perseguono due vie: Nelle Paperolimpiadi Scarpa chiamò la Corea col suo nome, e certo non si peritò di affrontarne (sia pure evitando riferimenti troppo pesanti) i trascorsi storici. Nella stessa storia tuttavia parla di "premi Snobbel" che si conferiscono nella città di Stockfish, capitale della Norvezia...
In sostanza, per me possono anche fare come vogliono: coi nomi reali una storia mi interesserà sempre di più che con quelli storpiati
Inoltre, sorvolando sui nomi di personaggi e luoghi esistenti o esistiti, cambiare il nome di oggetti o realtà di uso comune mi dà un enorme fastidio. Tale è il caso di mousenet/papernet: per me è come se parlassero di usare la paperauto o di accendere la topovisione...

Torno in argomento.
Un documentario per Indiana Pipps m'è piaciuto tantissimo, intanto per l'originale tesi della "scoperta al contrario" dell'Europa; poi per come si svolge l'avventura. Divertenti i varî tormentoni di Tarantella e di Pippo che si spiattella sugli alberi. Un po' stridente l'eremo tUbetano, ma se era già stato usato almeno crea continuità, su questo non ci piove.
PS a proposito di Tarantino, mesi fa m'era venuta in mente proprio la parodia disneyana di Kill Bill...

Pico de Paperis e il meeting degli intellettuali: semplicemente adoro Pico come lo disegna Gatto. A parte questo, la storia in sé è molto, molto interessante; anche perché la coppia di "investigatori per caso" Pico-Paperino/mente-braccio secondo me è una genialata che può avere un ottimo futuro, e che nella storia in questione mi ha lievemente ricordato le atmosfere alla Agatha Christie. Chiaro, molto più all'acqua di rose... ed è proprio il caso di dirlo visto il tema della storia Complimenti a Panaro per l'idea, che spero sfrutterà ancora.

Amelia e l'abbaglio anti-aglio è una breve niente male. Peccato che così si siano giocati la carta dell'immunità all'aglio
 
Manetta e la banda del commissariato non mi ha detto gran che, carina e col pregio di ripresentare l'ambiente del commissariato di Topolinia, ma effettivamente Manetta che per caso passa sotto villa Soldoni mentre Gamba ha appena finito, per giunta con Gamba stesso che, da professionista qual è, non controlla che sotto non ci sia nessuno... vabbè, di simili coincidenze se ne son viste anche di peggiori

Zio Paperone e il denaro cantante: cavolo ma è Cimino questo! Così mi son detto leggendola, e ho dovuto rileggere i nomi per accertarmene... manca il linguaggio "estremo" tipico di Cimino, ma il resto c'è quasi tutto: situazioni "di contorno" assurde (i nomi dei soldi nel museo...), terre lontane inesistenti, popoli pacifici e dalla vita idilliaca... manca il sovvertimento del loro ordine da parte dei paperi, ma chi se ne frega, va bene anche così (mica si deve prendere tutto, altrimenti tanto valeva ci fosse scritto Cimino ). Ebbravo Russo! Come nota a margine, mi piace vedere usato così tanto Pico di recente

Gastone e l'amicizia boomerang è un'ottima idea, che si svolge benissimo. Mi han fatto morire le espressioni di Paperino incavolato - grandissimo sbavante col vulcano in testa -, e la quantità di insulti che Gastone si becca subito a inizio storia mi ha procurato un benessere fisico  8-)
Non male anche l'aver rispettato il tacito principio secondo cui la fortuna di Gastone è illimitata fintanto che non la usa a sproposito; nel qual caso gli si ritorce contro...

La storia di indiana pipps, pur se prettamente umoristica è molto carina, spero anch'io che lo spunto sugli indiani scopritori d'europa non rimanga appeso (anche se non è originale al 100%, perchè castelli scrisse una bella storia di martin mystere al proposito una quindicina d'anni fa, mi piacerebbe vedere il mistero risolto dal parente di pippo). De vita effetivamente, ho cominciato a notarlo dalle sue storie con casty, ha leggermente cambiato il suo stile soprattutto nel volto dei personaggi, meno rotondi, più magri ma resta sempre de vita.

Anch'io avevo preso "il denaro cantante" per una storia di cimino visto anche lo splash panel all'inizio. Purtroppo soffre di un numero di tavole insufficienti. Dallo stesso male è afflitta, come tante storie recenti, anche "gastone e l'amicizia boomerang" e in questo sono d'accordo con ggrodon, qualche pagina in più gli avrebbe solo giovato perchè per il resto è riuscitissima (essendomi ormai rassegnato ad un paperinik difensore della legge ).

Per inciso: il fatto che "tubetano" fosse un'autocitazione doveva anche esser chiaro, dato che siamo in Norvegia e il nome non è stato storpiato, sebbene non credo esista un "fiordo impermeabile", perché tale è il senso di Regnfrakkfjord in norvegese
Che poi lo spunto della "scoperta al contrario" non sia originale mi sta anche bene e in effetti mi sarebbe parso strano, ma sul Topo non l'ho mai visto.

Mi piace che le storie si siano ridotte, ma mi chiedo un paio di cose: per cominciare, perché non aumentare il numero di pagine di quelle rimanenti? Altrimenti ha poco senso... anche se immagino che, se si tratta di una cosa recente (e soprattutto se è destinata a durare) ci sia il periodo "di assestamento" dovuto al fatto che gli sceneggiatori si erano abituati alle storie più brevi, ancora da smaltire quindi.
La seconda domanda è: le storie annunciate ma che non sono presenti (come quella di Paperino paperotto di questo numero, che tra l'altro non mi permette di votare le storie sul sito, essendo necessario votarle tutte... ma non posso inventarmi un voto per una storia che non ho letto!) che fine fanno?  

Anch'io avevo preso "il denaro cantante" per una storia di cimino visto anche lo splash panel all'inizio. Purtroppo soffre di un numero di tavole insufficienti. Dallo stesso male è afflitta, come tante storie recenti, anche "gastone e l'amicizia boomerang" e in questo sono d'accordo con ggrodon, qualche pagina in più gli avrebbe solo giovato perchè per il resto è riuscitissima

Sono d'accordo, anche secondo me negli ultimi anni troppe storie che potevano avere uno sviluppo avvincente sono state "mozzate" e quindi sprecate da un numero troppo basso di pagine... quand'ero piccolo le storie lunghe da due puntate mi piacevano un sacco! Ad esempio molte storie di Casty secondo me sarebbero potute essere in 2 puntate come quelle storiche di Scarpa... pure certe storie alla Cimino potrebbero essere più lunghe, permettendo così situazioni e dialoghi più divertenti (in cui Cimino era un maestro) e maggior soddisfazione alla fine della storia. Sarebbe bello poter rivedere certe storie tanto intricate che da bambino a volte non capivo bene e dovevo tornare indietro per chiarirmi, ma mi esaltavano lo stesso, mi davano l'impressione di essere spettatore di una cosa grandiosa!

(essendomi ormai rassegnato ad un paperinik difensore della legge ).

A me non dispiace il Paperinik "supereroe"!

A me non dispiace il Paperinik "supereroe"!

Qua rischiamo di cominciare un OT niente male, ma se ne già discusso altrove. E' che a me piaceva di più l'idea del paperino vendicatore di se stesso (una specie di conte di montecristo), lo trovavo una figura più originale rispetto al classico supereroe. E' pur vero che quelle storie che avevano un senso nel clima "rancoroso" instaurato da martina non avrebbero significato nell'attuale panorama un pò scipito delle avventure papere.

Qua rischiamo di cominciare un OT niente male, ma se ne già discusso altrove. E' che a me piaceva di più l'idea del paperino vendicatore di se stesso (una specie di conte di montecristo), lo trovavo una figura più originale rispetto al classico supereroe. E' pur vero che quelle storie che avevano un senso nel clima "rancoroso" instaurato da martina non avrebbero significato nell'attuale panorama un pò scipito delle avventure papere.

A me i "due Paperinik" non dispiacciono ambedue, e non sono certo inconciliabili. La storia di questo numero, per esempio, vede Paperinik come esecutore materiale di una vendetta di Paperino, sia pure nell'ambito di una assodata "rettitudine supereroica" di Paperinik stesso; una vendetta certamente assai meno machiavellica di quelle tipicamente ordite dal personaggio di Martina, ma i tempi cambiano. Magari in futuro ci ritroveremo altri sconvolgimenti che indurranno gli autori a ripresentare il vendicatore, forse anche piú cattivo, che ne sappiamo. Fine del fuori tema...

Magari in futuro ci ritroveremo altri sconvolgimenti che indurranno gli autori a ripresentare il vendicatore,

Veramente già ora la richiesta da parte della redazione è quella di fare storie dove PK è più un "vendicatore" di sé stesso che non quello che manda in galera i Bassotti... Ovviamente, però, senza tutta la cattiveria Martiniana. Questa storia mi sembra quindi nel complesso riuscita più che bene.

Veramente già ora la richiesta da parte della redazione è quella di fare storie dove PK è più un "vendicatore" di sé stesso che non quello che manda in galera i Bassotti... Ovviamente, però, senza tutta la cattiveria Martiniana. Questa storia mi sembra quindi nel complesso riuscita più che bene.

Infatti io stesso avevo rilevato questa caratteristica della storia. Tuttavia mi pare che, in tal caso, il vendicatore si sia fuso col supereroe; in quanto Paperinik è da tutti considerato, e a tutti gli effetti è, il secondo, anche se usa il suo personaggio per fare pure il primo...

Beh, se la redazione mi stupisse con qualche storia più "nera" di paperinik (ovviamente senza gli eccessi del professore) non potrei che esserne felice. In effetti le ultime due sono concnetrate di più sul riscatto paperinesco però sono molto all'acqua di rose, in questo senso mi aveva colpito più alcune di marco gervasio. Comunque il pk  supereroe va bene anche a me, pollice verso invece per la macchietta di pezzin, proprio non riesco a farmela piacere /

Veramente già ora la richiesta da parte della redazione è quella di fare storie dove PK è più un "vendicatore" di sé stesso che non quello che manda in galera i Bassotti... Ovviamente, però, senza tutta la cattiveria Martiniana. Questa storia mi sembra quindi nel complesso riuscita più che bene.

 :o E tu queste cose come le sai?! Hai contatti con la redazione? Oppure sei un autore? :o

Panaro e' stato criticato molto in questo forum, ma a me la storia di Panaro con Pico, che ho appena letto mi e' piaciuta molto con la sua atmosfera da Agatha Christie o Ellery Queen (un gruppo di persone, abbastanza isolate, che stanno cadendo vittima di un delinquente, ma alla fine il mistero viene risolto).

Per intenderci, questa era una  di quelle storie che si definiscono "prima o ultima storia del Topolino", nonostante fosse in "mezzo".  

Panaro e' stato criticato molto in questo forum, ma a me la storia di Panaro con Pico, che ho appena letto mi e' piaciuta molto con la sua atmosfera da Agatha Christie o Ellery Queen (un gruppo di persone, abbastanza isolate, che stanno cadendo vittima di un delinquente, ma alla fine il mistero viene risolto).

Per intenderci, questa era una  di quelle storie che si definiscono "prima o ultima storia del Topolino", nonostante fosse in "mezzo".  

Oddio, fosse stata un po' più lunghetta, magari... però vedo che anche tu hai notato l'atmosfera alla Dieci piccoli indiani eh
A quando una bella coppia Pico-Paperino che indagano su degli omicidî? Ok ok sto scherzando...