#2628
Una bella copertina di Cavazzano fa da apripista a un numero molto buono, come da tempo non se ne vedevano. Ho già espresso la mia positività a riguardo: è bello vedere Topolino emergere dall'ottusità del politically correct e mettersi una volta tanto a fare satira politica, pur in modo molto soft e disneyano. Proprio un'iniziativa intelligente. Questo grande evento non occupa solo la copertina, ma all'interno è presente anche un servizio di sette pagine in cui le caricature Disneyane di famosi giornalisti televisivi intervistano i capipartito. Stupisce anche la naturalezza con cui sono state fatte concidere le caratterizzazioni coi programmi politici, in particolare quella di Dinamite Bla, visto qui come un vecchio e xenofobo conservatore. All'interno dell'albo sono presenti solo sei storie, tre lunghe e tre brevi. Ecco quindi i primissimi accenni di quella netta suddivisione dei ruoli che da tempo andiamo auspicando, e sebbene la storia di Panaro e quella di Badino non brillino di certo (Eta Beta extraterrestre sigh -.-), quella di Barbaro e Denegri intrattiene parecchio. Venendo poi alle storie più importanti:
Zio Paperone e il Telefonino Stregato (Gentina/Intini): Era dai tempi della Vecchia Ciabatta che una storia con Amelia e Zio Paperone non mi faceva scompisciare così. Il tema di Paperone coperto di ridicolo non è nuovo, ma vederlo vestito da coniglio è stato assai LOL. Molto buffa, e vede inoltre il ritorno di Intini ai disegni.
Pipwolf e il Mistero di Villa Templeton (Macchetto/Palazzi): Mi auguravo si partisse col piede giusto, e invece a giudicare da questa prima storia "normale" di Pipwolf sembra che vogliano relegare il pippide a storielle misteriose di poco conto. Del Disney di Nuova Generazione è rimasto ben poco, giusto qualche movimento di macchina da presa, qualche vignetta muta e una colorazione superiore alla media.
Topolino è assente. E non solo lui, non si fa menzione infatti di Topolinia ma di Mondo Reale. La paura che possano averlo tolto di mezzo per creare un filone indipendente è tanta, e non avrebbe assolutamente senso. Se invece si cominciassero a creare storie in cui Topolino visita il Mondo dell'Impossibile, come nei primissimi tempi di X-Mickey, quanto realizzato negli anni passati non andrebbe sprecato. E invece del vecchio cast compare soltanto il maestro Oldwolf, senza dubbio più vicino a Pipwolf dei vari Sentinel, Ice, Manny e Toppersby. Non si fa menzione inoltre del ruolo di Accompagnatore di Pipwolf, preferendogli quello di Risolutore. La trama si riduce a un'allegra disinfestazione che il pippide conduce in una villa del Mondo Reale.
Il tutto affoga nel nonsense, e potrebbe anche essere una cosa simpatica se all'inizio della storia non si respirassero ben altre atmosfere. E' quindi una certa indecisione tonale a farla da padrone in questa prima storia regolare di Pipwolf. Mi auguro che ci si dia ben presto una svegliata e si possa sfruttare il filone impossibilese in modo più consono e onorevole, coinvolgendo anche il personaggio che di tutto questo sarebbe il vero protagonista.
Premiata Ditta Filo & Brigitta - Missione Spesa Specifica (Muzzolini/De Lorenzi): Ed ecco la storia migliore del numero. Da tempo le storie appartenenti a questo filone si occupavano di ironizzare sulle ultime tendenze che la massa sembra prediligere nell'insidioso mondo del marketing, ma in questa storia ci si spinge ben oltre il solito standard, tracciando un convincentissimo ritratto del grande mercato globale. Un'intelligentissima riflessione sui consumi e sugli squilibri del mercato che porta ad un finale che non vede una netta vittoria di uno dei due schieramenti ma piuttosto un realistico riequilibrarsi del tutto. Da applausi..