Indiana Pipps e la piramide del tempo: particolarmente apprezzate le citazioni di Numerobis e Stocafis nelle vesti dell'araldo e del capo progettista, oltre al fatto di vedere finalmente Übersetzen ("tradurre"... nomen omen) scritto come si deve. Dettagli nerdici a parte (mica tanto, li avrei notati anche a 12 anni...), la storia mi è piaciuta.
Lord Paperon e il giro del mondo in 5 ricette: tenuto conto che Verne è stato lo scrittore che mi ha accompagnato per gran parte dell'infanzia, parto prevenuto. Oddio, come presentazione non mi ha detto gran che, un po' campata in aria come pretesto. Tuttavia mi sono piaciuti i riferimenti alla realtà dell'epoca (la locomotiva che raggiunge i 20 km orarî considerati "velocità folle", sebbene fosse notizia di inizio '800, non di fine, ma son dettaglî), in particolare la torre Eiffel giustamente mostrata in costruzione. In anticipo di un po' d'anni, ma anche qui chi se ne frega: sempre fine '800 è, e non è detto che si debba situare per forza
Le tour de monde en quatre-vingt jours nell'anno esatto di prima pubblicazione. Staremo a vedere come si evolve.
Paperino al giro d'Italia: mah. Il senso di vedere Paperino al giro d'Italia non lo colgo, anche se essendo il personaggio piú largamente popolare tra gli italiani posso intuirlo. Per ora comunque i "gregarî" non si sono praticamente visti, e vedremo se giocheranno un ruolo piú largo col procedere della storia.
Pipwolf e il cacciatore della notte: uff. Pipwolf non lo sopporto, ma la cosa è ininfluente. Il mostrazzo è anche carino (e mi viene il sordido sospetto che ci si possa fare un gioco di carte in stile Pokemon, con tutti quei bei dettaglî maniacali nella scheda di presentazione... sarò maligno io
), cosí come è divertente l'idea dell'ufficio postale come luogo in cui si perde tempo (macché idea, è semplicemente la realtà!:P). Tuttavia la storiella non lascia gran che all'infuori di una moraletta sull'ingordigia. Magari ad altro target piacerà di piú.
Basettoni e la puntualità ostacolata: riempitivo, ci sta. Un'avventuretta estemporanea.
Gennarino e l'amico improbabile: la vera cosa improbabile è che Paperone intuisca subito che Gennarino possa aver perso la memoria, e anche che l'abbia riacquistata. Che è, un esper che può entrare nei pensieri di Gennarino? Comunque è anche vero che non la si può tirar lunga per pagine e pagine solo su questo punto, quindi ribadisco la parolina multiuso: chissenefrega!
La storia è anche carina, e i disegni di Pastrovicchio mi son piaciuti; peccato per la colorazione del blu su nero che crea nei bordi uno spiacevole effetto "macchia".
PP8 e le insidie agresti: un Paperino bastardo fin dall'infanzia, si potrebbe dire
Carina, tutto sommato.
Divertente come al solito il ciak di Faccini, e attendo con ansia il ritorno di Dinamite. Per ora segno questo e il ritorno delle storie a puntate (e soprattutto delle parodie!) come punti a favore assai promettenti